Chapter 18: La Piuma della Speranza

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Mesi dopo...


Eijiro ammirava il suo ultimo arrivato.

Aoi Bakugo-Toyomitsu era un bambino paffuto, con i capelli un po' rossi alle radici e un po' biondi alle punte e gli occhi grandi e dolci, di una tonalità corallo. Era un Omega venuto al mondo nel bel mezzo del compleanno di Katsuki.

Sbuffò una risatina nel ripensare a quanto rumore aveva fatto il suo compagno quando, mentre gustava la terza fetta di torta al cioccolato, aveva notato una macchia umida tra i pantaloni cobalto. Successivamente, il suo viso si era arricciato nel puro dolore e un po' di paura.

«Aoi, sei davvero un bellissimo bambino...» gli sorrise appena.

Il piccolo si agitò leggermente nella copertina bianca e tra le sue braccia muscolose. Tutti i suoi cuccioli amavano il suo odore e si calmavano istantaneamente.

«Se Yuri Onii-chan fosse qui ti direbbe che mi assomigli moltissimo ma non dirlo alla mamma che pensa che sei la sua copia spudorata».

Con grande delicatezza gli baciò una guancina paffuta, poi prese a cullarlo mentre puntava lo sguardo alla finestra dell'appartamento che avrebbe visto ancora per qualche settimana.

Insieme a Katsuki, con l'aiuto di Keigo e Yagi, aveva trovato un altra casa bella spaziosa e con un giardino a pochi passi dalla palestra e dalla Petit Fleur. Certo, gli sarebbe mancato quel bugigattolo dove aveva trascorso tanti anni prima con suo padre e Yuri, poi da solo, infine con Katsuki e la sua meravigliosa famiglia.

La maggior parte delle cose era già stata impacchettata.

Due improvvise mani calde gli strinsero affettuosamente la vita. Eijiro non sobbalzò né ebbe paura. Non si voltò neppure per capire chi fosse stato: vide i capelli biondi e gli occhi rossi di Katsuki riflessi nel vetro del balcone chiuso della camera da letto. Era una bellissima giornata di fine aprile; il cielo splendido quanto cristallino, un po' di vento non così gelido e le nuvole bianchissime che sembravano tanti gattini.

«Aoi è tranquillissimo» disse Eijiro, in un fil di voce.

«Già» rispose l'altro.

Teneva, ora, il mento poggiato sulla sua spalla sinistra per poter guardare il suo piccolo bimbo nella tutina di un colore cobalto pastello.

«Che coraggio a interrompermi la festa di compleanno» ridacchiò il biondo.

«Puoi dirlo forte. Sarà un Omega fortissimo!».



«Cazzo, alla fine due gemelli, voglio dire!».

Anche se Katsuki aveva udito più e più volte la storia di Yuzuki e Yuna che era perfettamente sana di già quasi quattro mesi, non smetteva mai di chiederla e di rivivere con l'immaginazione la sorpresa di aver avuto non uno bensì due neonati in un colpo solo.

Aoi scalciò con forza nel suo pancione di nove mesi. Il biondo poggiò la forchettina sul piatto dove giaceva ancora una fetta generosa di torta per poterselo accarezzare con affetto.

Izuku teneva al petto sia Yuzuki sia Yuna che poppavano indisturbati, mentre Kiyo e Keiko giocavano con la piccola Yuki. Hiromi e Yuri stavano disegnando e facevano a gara per l'opera d'arte più bella secondo Mitsuki, Yagi, Enji, Keigo e Masaru.

Improvvisamente, però, l'Omega biondo sentì una fitta proveniente dal ventre. Dopo qualche istante, una sensazione viscida, calda e umida inumidì le sue mutande, creando un alone scuro in mezzo alle gambe.

Petit Fleur Extra 3: La Vendetta di Yoarashi InasaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora