Aveva la strana abitudine di tenersi tutto dentro nonostante i ricordi fossero troppi.
E facevano male.
Quella ragazza tanto fragile, in realtà, era la più forte di tutti,
Il problema è che nessuno riusciva a capirlo.Le 5.00 di mattina, una stazione.
Cecilia era seduta su una panchina, fredda come quella giornata.
Di fronte a lei era seduto Roberto, dormiva, con la testa appoggiata allo zaino vuoto.
Lo fissava quasi come se fosse la luce del paradiso.
Quando arrivò il treno lo perse di vista, poiché i loro treni andavano in direzioni diverse, proprio come le loro vite.
Salì e si mise seduta da sola, cuffie nelle orecchie e una canzone, che canticchiava sottovoce, che diceva:"Il primo sguardo la mattina va solo a te e a voce bassa vorrei dirti se ti va di raccontarmi ancora qualche fiaba e di stringermi forte quando torno a casa."
Ascoltava le parole di una persona che l'aveva capita senza il bisogno di conoscerla.
Quando il treno arrivò al capolinea, Cecilia scese, zaino in spalla, occhi spenti, sigaretta accesa, che teneva dolcemente fra l'indice e il medio della mano destra.
La portava alla bocca sperando di volare via insieme a quel soffio di fumo.
Si sedette sul marciapiede davanti alla sua scuola aspettando le sue amiche, poi abbassò di nuovo lo sguardo, e fissò il grigio monotono della strada.
Dopo alcuni minuti passati a fumare, gettò il mozzicone per terra e notò con sorpresa una figura,simile a quella di Roberto, spuntare dall'angolo della strada.
Lo osservò e capì che era lui.
Una sagoma non tanto alta, capelli corti e, anche lui, sigaretta in bocca.
Barcollava stanco in cerca di un posto dove sedersi.
Scelse di riposare le gambe affaticate sul marciapiede, di fianco a Cecilia.
Piano piano l'ingresso del liceo artistico si riempì ci studenti.
C'erano persone di tutti i tipi: felici, tristi, svogliati...
Arrivarono anche le amiche di Cecilia e insieme si diressero verso l'aula.
Trovò già seduta al penultimo banco, come al solito, la sua migliore amica, Federica.
Iniziarono a parlare senza sosta di ogni genere di cose.
Ma ben presto il rumore si tramutò in un profondo e imbarazzante silenzio.
Cecilia pensava solo a lui, quel ragazzo dai capelli corvini e dagli occhi neri, che riusciva a riempirla d'amore.
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Quella voglia di amare
RomanceCecilia e Roberto,innamorati inconsciamente l'uno dell'altra,si conoscono per caso e saranno fin da subito inseparabili;fin che un giorno le loro vite inizieranno a mutare e si allontaneranno sempre di più. Ma l'amore ha vinto,vince e vincerà!