Ed è amore

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Federica prendeva in giro Cecilia.
Diceva che l'amore per Roberto era una cosa strana, diversa, impossibile...
Ma a Cecilia piacevano le storie impossibili, le davano speranza.
Finita la giornata scolastica, la ragazza tornò a casa, con il cuore in fiamme e lo stomaco vuoto.
Mangiò la pasta preparata dalla madre Valentina il giorno prima, era dura come la roccia.
Nonostante non la volesse fu costretta a svuotare il piatto, che finì in quattro bocconi.
Corse in camera, si mise una maglietta azzurra, si abbottonò i pantaloncini di jeans, afferrò le chiavi di casa e salutò la sorella Chiara con un bacio frettoloso.
Uscì e vagò in giro per il paese in cerca dell'amore che desiderava.
Lo cercava dentro le macchine, al di là di una finestra, in un cortile, ma non lo trovò materialmente.
Lo trovò spiritualmente, dentro la sua mente, in una canzone, in un ricordo.
Passò davanti ad una palestra dove si stava allenando la squadra maschile di pallavolo quando, ad un tratto, un tuffo al cuore, uno spavento e quella voglia di amare.
Era Roberto, si stava allenando, era il più bravo.
Cecilia entrò in palestra e si mise a sedere sui gradini di acciaio, rimanendo immobile a guardare le sue due ragioni di vita: Roberto e la pallavolo.
Rimase con lo sguardo fisso per un'ora, o poco più, quando ad un tratto una voce calda chiamò il suo nome:"Ciao Cecilia, cosa ci fai qui?" le chiese Roberto.
"Passavo di qua e mi sono fermata a guardare gli allenamenti... Sai che vado pazza per la pallavolo!" replicò la ragazza, diventando rossa per l'imbarazzo.
Iniziarono a ridere senza un motivo ben preciso.
Cecilia rideva e intanto tremava, per l'emozione, per amore...
Roberto, avendo interpretato male il gesto della ragazza, le mise la sua felpa calda sulle spalle, pensando che avesse freddo.
Era una felpa senza tasche e senza cappuccio, nera, solo una scritta bianca: BELIEVE IT!
Roberto la salutò, lasciandole la sua felpa, e Cecilia tornò a casa con il sorriso di chi aveva assaggiato, per la prima volta, il sapore della felicità.
Entrando in casa, sentì urlare la madre. Chiamava lei e sua sorella a tavola.
Ma Cecilia non aveva fame quella sera... Quel giorno lei si era cibata di amore, e questo le bastava.

Quella voglia di amareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora