cap 11

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La festa duro fino la sera. Bambini erano sfiniti. Jimin fece portare yuna da sua madre a casa. Se ne andarono quasi tutti trane amici di Jimin. Si sedettero su un tavolo. C'erano Jimin, Tae, hobi, Nam,Suga e jung-kook.
" Mi serve da bere "
Disse Jimin. Tae lo guardo in modo brutto.
" Non guardarmi così Taehyung"
" Allora andiamo al mio locale?"
Annuirono tutti. Chi per qualche motivo quella sera volevano bere tutti. Arrivarono nel locale e ordinarono alcolici . Mattina dopo Tae si sveglio con un gran mal di testa. Si alzò dal letto e capi che non era in casa sua. Vide Suga dormire acanto a lui. Scese dal letto ,voleva fare silenzio ma non riuscì.
Suga si sveglio.
" Ciao Tae."
" Ciao Suga. Come mai dormo nel tuo letto?"
" Eravamo tutti ubriachi e io vi ho portato qua. Ma sono riuscito portarti a letto soltanto a te ,il resto della ciurma dovrebbe stare ancora nel salone buttati su divano ."
" Suga per caso noi . Noi abbiamo fato?"
" No Tae, non sono un animale, non tromberai mai una persona che ha perso sensi. Abbiamo solo dormito insieme."
" Oh. Grazie per non aver approfittato di me. "
Suga sorrise. Gli stampo un bacio a stampo sulle labbra.
" Andiamo fare caffè e vedere come stano i altri?"
" Si ok."
Così si alzarono dal letto diretti nel salone. La scena era bellissima. Nam era buttato a tera con la schiena appoggiato su divano., Sopra di lui dormiva jin, sdraiato su divano ,con sopra Hobi. Tae guardo bene. Poi si girò verso Suga
" E jung-kook e Jimin?"
" Jung-kook e Jimin andarono prima di noi dal locale."
Tae prese panico. Prese telefono e chiamo Jimin. Squillava a vuoto.  
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Nel fra tempo a casa di Jimin.
Jimin dormiva beato. Senti suonare telefono e allungo la mano per prenderlo.
" Pronto."
" Jiminie stai bene?"
" Perché non dovrei stare bene alieno?"
" Perché ieri sera sei andato via con jung-kook."
" Che? Che cazzo dici?"
" Si controlla nel letto. "
Jimin si girò spalancò liocchi . Trovando Jung-kook dormiente a canto a lui.
" Jiminie ,jiminie ci sei ?"
" Si tae sono qua?"
" Dorme nel tuo letto?"
" A quando pare si."
" E siete vestiti o nudi?"
" Kim Taehyung e una domanda da fare questo?"
" Si lo e. Allora siete nudi.?"
" No Tae siamo vestiti."
" Ti fa male per caso culo?"
" No Tae mi fa Malle la testa."
" Peccato."
" Ma sei scemo ?"
" No per niente. "
" Ciao Tae."
" Jiminie aspetta."
Ma Jimin chiuse la telefonata. Guardo jung-kook con la dolcezza , si avvicinò a lui e gli si accoccolo a canto. Jung-kook si girò e abbraccio Jimin istintivamente

 Jimin si addormento beandosi di quel calore così desiderato

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. Jimin si addormento beandosi di quel calore così desiderato. Jung-kook si sveglio ,non riusciva muoversi guardo bene e vide agrapato a se un  coala vivente di piccolo mochi. Jung-kook sorrise, gli accarezzo capelli dolcemente. Jimin apri liocchi e incontro liocchi meravigliosi di Jung-kook.
" Buon pomeriggio piccolo mochi. "
" Buon pomeriggio anche a te."
" Vedo che non sei sorpreso a vedermi nel tuo letto. "
" No non lo sono."
" E come mai?"
" Sta mattina mi ha chiamato Tae avvisandomi che noi eravamo andati prima dal locale e guadare se ti trovavi qui con me. Ed era vero c'eri qua "
" E come mai non mi hai buttato fuori a calci? Ma ti sei acocolato a me?"
" Scusami non volevo . N-o-n vo-levo e-eco."
" Mochi calmati, non ho detto che non volevo ,e ne meno che mi sia dispiaciuto , anzi mi piace molto svegliarmi con te . "
" Da vero?"
" Si mochi io ti amo. Ti ho sempre amato."
Jimin si sentì preso in giro salto dal letto.
" Cosa stai dicendo Jeon? Mi hai lasciato con un smsm riempiendomi di parole brutte. E adesso mi dici che mi ami e mi hai amato."
" Mochi calmati. Non ti ho mai mentito , a parte quel smsm. Ma sono stato costretto a scrivere credimi. Mentre facevo mio cuore era spezzato. "
" Cosa stai dicendo Jeon?  Come costretto ? E perché?"
" Mochi se non ti lasciavo ti avrebbe uciso ."
Jimin spalancò la bocca. Non riusciva parlare, ragionare, la testa gli stava scopiando
" Jeon forse meglio che parli chiaro una volta nella tua vita "
" Forse hai ragione jiminie. Ma prima posso lavarmi denti e bere un caffè ?"
" Si certo. Anzi se voi puoi fare anche la doccia . Ti porto un cambio. Asciugamani ci sono in bagno e c'è anche un spazzolino nuovo. "
" Grazie allora vado."
Jung-kook si diresse nel  bagno . Jimin prese telefono e chiamo Tae, gli racconto tutto.
" Che cosa hai deciso di fare jiminie?"
" Gli ascolterò Tae. Voglio sapere la verità, mi sono ricordata le parole della infermiera e di sua madre, c'è qualcosa sotto lo sento. "
" Ok jiminie , ascoltalo bene. Non tirare conclusioni prima."
" Ok Tae lo farò . Ti voglio bene. Non fate casino con Suga."
" Ti voglio bene anche io jiminie. Con Suga e tutti ok."
" Ci sentiamo più tardi alieno."
Jung-kook fece una doccia calda. Si lavo denti e uscì fuori dalla stanza.
" Hai finito io ho fatto caffè. Fai come se fosse a casa tua, io vado lavarmi, e poi parliamo."
" Ok mochi ti aspetto."
Jimin si fece la doccia ,si lavo bene denti, mise un pantalone di jaens e una maglietta . Andò nel salone vide jung-kook seduto sul divano con la tazza del caffè in mano. Jimin gli siede acanto.
Jung-kook alza la testa. Sorride, si avvicina a lui e gli diede  un Baccio a stampo
" Mochi promettimelo che qualsiasi cosa ti racconterò  ci penserai bene."
" Te lo prometto , non saltero conclusioni affrettati."
" Grazie , non interrompere ti prego, non è facile per me."
" Ok . "
Jung-kook fece un bel respiro e poi comincio a raccontare.
" Come sai sono nato in una famiglia benestante . Mi madre e una brava donna.,dolce e gentile, intelligente, mio padre invece non lo era. Sono figlio unico. Quando avevo 5 anni  io e la tata Min-so tornano a casa in anticipo. Trovai mia madre insanguinate in cucina. Ma ero piccolo non capivo bene. Nei anni vedevo mia madre sempre triste e sofferente. Capi pian piano che mio padre la picchiava. Avevo 15 anni quando capi di essere gay. Mio padre mi pochino talmente tanto che non uscì di casa per 10 giorni, ( a Jung-kook sfuggì una lacrima) da quel giorno comincio mio calvario. Mi portava da un strizza cervelli per curarmi dalla mia patologia diceva lui. A casa mi picchiava spesso talmente tanto che perdevo senesi. Non voleva avere un figlio frocio. Mi madre cercava di proteggermi ma non ci riusciva. Fini la scuola e mi mando a studiare in America con jin, sperando che mi passasse la mia omosessualità, quei anni per me furono una liberatoria dalle sue grinfie. Ma quando tornavo a Seul cominciava tutto da capo. Poi ci conoscemo e io mi innamorai di te perdutamente. Avevo paura ,ma decisi di confessarti tutto sperando che visto che stavo lontano lui non poteva sapere.  E per un paio di messi fu così. Quei messi con te fu la cosa più bella della mia vita. Io ti amavo più di qualsiasi altra cosa. Avrei dato la mia vita per te. Fino a quel giorno maledetto . Giorno prima dell diploma. A casa venero due uomini , e mi diedero una busta, apri la busta dove c'erano le nostre foto. Mentre ci abbracciavamo e ci baciavano. E anche tue da soli. In vicinanza di casa tua e in università. E poi c'era una lettera dentro, scritta da mio padre , dove mi ordinava di tornare a casa , se no ti avrebbe fatto del male. Non potevo permettere così tornai quella sera stessa a Seul. Dove venni sequestrato per una settimana. Senza cibo e senza acqua. Dopo che mi avevano liberato mio padre mi disse che tu mi stavi scrivendo messaggi e mi disse di scriverti una risposta cattiva. Io mi rifiutai, così mi picchiarono in due. Mio padre mi ordino parole per parole scrivere quel maledetto messaggio se no scrivevo  aveva pianificato di farti violentare e poi ucciderti . E lo avrebbe fatto. Scrissi smsm e mi lascio stare. Mio cuore ormai era spezzato a mille pezzi. Mi rifugai  nelle braccia di mia madre  gli raccontai tutto.mi consolo dicendomi che avremo trovato modo di contattarti . Cercai di contattarti ma lui venne sapere così picchio mia madre talmente tanto che non riusciva stare in piedi. Mi disse se avrei cercato di nuovo a contattarti lui avrebbe uciso mia madre. Così passarono 4 anni . Poi lui si amalo e fortunatamente morì. Pensai di cercarti ma mi fermati. Se avevi costruito un altra vita senza di me ti avrei causato un altro dolore immenso e io non lo volevo."
Jimin stava piangendo disperato.
Jung-kook gli presse la mano , gli asciugo le lacrime .
" Mochi dimmi qualcosa ti prego."

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