Christian odiava il lunedì. Sua mamma gli aveva sempre detto che odiare fosse una brutta parola da usare, ma non ci poteva fare nulla, lui odiava letteralmente il lunedì. In alternativa, sarebbe potuto scendere a compromessi e usare parole come disprezzare o detestare - si ricordò di una volta in cui sentì il termine "esecrare", forse poteva andare bene anche quello - ma il succo rimaneva sempre lo stesso.
Se fosse dipeso da lui, avrebbe già fatto rimuovere per sempre tutti i lunedì presenti sul calendario. In fin dei conti, sosteneva con chiunque fosse disposto ad ascoltarlo, non era poi così difficile, bastava riorganizzare la settimana su sei giorni invece che su sette, il mondo era già sopravvissuto a tante rivoluzioni, di certo non sarebbe finito per una sciocchezza simile.
Ma c'era una cosa che Christian odiava più del lunedì, una sola in tutto il mondo.
Questa cosa viveva nell'appartamento di fronte al suo e portava il nome di Mattia Zenzola.
...
E va bene, nonostante gli costasse parecchia fatica ammetterlo, non si trattava propriamente di una cosa ma di una persona, o quanto di più simile a una persona ci fosse. In realtà, dubitava seriamente che fosse umano, anzi, sospettava da sempre che avesse stretti legami con qualcuno giù negli inferi, anche se Alex, il suo coinquilino, lo prendeva per pazzo ogni volta che provava ad esporre la sua teoria pseudo-cospiratoria.
La cosa più strana di tutta questa faccenda era che Christian, nei suoi vent'anni di vita, non aveva mai odiato nessuno, nemmeno il bambino che gli rubava sempre la merenda alle elementari, né quello stronzo dell'istruttore della palestra - per quei due mesi in cui si era degnato di andarci - che metteva continuamente in dubbio il suo metodo per fare le flessioni. Non che lui avesse barato per fare finta di farne di più, sia chiaro.
Ma il punto era che, nonostante fosse un incredibile testardo, a volte lievemente lunatico, spesso acido e all'apparenza un tantino freddo, sotto sotto era un gran tenerone - se Alex si fosse azzardato ancora una volta ad appioppargli quell'aggettivo gli avrebbe staccato le palle - e non litigava mai con nessuno. Generalmente prediligeva l'indifferenza nei confronti di chi non gli andava particolarmente a genio. In questo caso, "non andare particolarmente a genio" era un dolce eufemismo, di certo non equiparabile all'odio che provava verso il suo adorabile vicino di casa.
"Io lo ammazzo, giuro che lo ammazzo" tuonò scostando il piumone con uno scatto e afferrando il cellulare per guardare l'ora. Per poco non gli cadde la mascella in terra, erano le sette del mattino, le fottutissime sette. Avrebbe avuto almeno un'altra ora di sonno davanti a sé prima di andare a lezione. Invece, il suo delizioso vicino aveva deciso che le fottute sette di un fottutissimo lunedì mattina fossero un orario adeguato per far partire Justin Bieber a tutto volume. E lui odiava Justin Bieber. Beh, in realtà aveva tutti gli album in ordine di uscita sulla seconda mensola in camera e forse anche un piccolissimo poster dietro la porta, ma se Mattia Zenzola ascoltava Justin Bieber, allora lui l'avrebbe odiato. Bisogna anche specificare che la musica non fosse proprio a tutto volume, ma il caso ha voluto che le loro stanze fossero una accanto all'altra, separate da pochi, insulsi, centimetri di mattoni, attraverso cui si sentiva qualunque cosa. Comunque, alta o bassa che fosse, la musica l'aveva destato dai suoi sogni un'ora prima della sveglia prevista, di lunedì per giunta.
Giornata di merda in vista.
Christian si fiondò in cucina a passo spedito, con un diavolo per capello e un'espressione furibonda disegnata in faccia, borbottando un buongiorno al suo coinquilino, che stava tranquillamente leggendo il giornale.
"Buongiorno raggio di sole" lo canzonò notando la sua espressione inviperita "brutto risveglio?"
No, perché sarebbe dovuto essere un brutto risveglio?
STAI LEGGENDO
Con te ho ignorato i segnali di pericolo - Zenzonelli
Teen FictionChristian odia solo due cose: il lunedì e Mattia, il suo vicino di casa che ascolta Justin Bieber a tutto volume. - Questa storia non mi appartiene, l'ho solo riadattata e rivisitata. La storia originale è "With You I Ignored The Warning Signs [Fenj...