•2 l'inizio di tutto...

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La mattina successiva...
Giusy: T/N SEI PRONTA?!
T/n: SI SI 5 MINUTI
Ovviamente io ero ancora nel mio letto, mi girai e guardai la sveglia, era TARDISSIMO erano le 3:45 e io avevo il volo alle 7.40.
Caddi dal letto e corsi in bagno, mi misi i vestiti preparati ieri sera, avevo una tuta e felpa grigia per stare comoda, scesi correndo, per poco cadevo dalle scale.
Giusy: muoviti siamo in ritardo, dobbiamo prendere Leo
T/n: Leo? ah ecco perché non stava con me nel letto, ero così di fretta che neanche ci ho fatto caso
Giu: si, Leo è andato via sta mattina presto, per salutare Giorgio e prendere le valigie.
T/n: ah va bene
Presi la valigia, le airpods, il telefono, la borsa e andai in macchina.
Dopo circa 10 minuti eravamo arrivate sotto casa di Leonardo, scesi e lo trovai davanti alla porta insieme a Giorgio.
Ma cosa è successo?
Non è mai stato puntuale.
Scesi dalla macchina.
T/n: tutto bene?
Leo: si, perché?
T/n: no no, tu non sei vero, sei un illusione
Leo: ma quanto puoi essere stupida?
T/n: in 15 anni di vita non sei mai arrivato puntuale, cosa è successo?
Giusy: T/N SIAMO IN RITARDO SALII!!
T/n: SI ARRIVIAMO
Salutai Giorgio con un abbraccio e io e Leonardo salimmo in macchina.
Nel traggitto non ci fu molto silenzio, perché mia mamma iniziò a dirci di comportarci bene con le nostre famiglie e di non fare danni.
Giusy: ah T/n, soprattutto tu non metterti nei casini e non picchiare nessuno intesi?
T/n: si mamma stai tranquilla
Leo: Giusy tranquilla la controllo io
Feci il dito medio a Leonardo.
Arrivammo in aeroporto e salutai mia mamma con un abbraccio che durò circa 2 minuti, non me l'aspettavo ma si mise a piangere.
T/n: ma no mamma ti prego cosi fai piangere pure a me
Giusy: lo so amore scusa, so che è solo una settimana ma, mi mancherai tantissimo
T/n: ti voglio bene mamma, ma adesso io e Leo dovremmo amdare che siamo già in ritardo.
Giusy: va bene andate, ciao amore, ciao Leo
Leo: ciao Giusy
T/n: ciao mami
Ci incamminammo per fare il check-in.
Dopo aver finito tutto ci sedemmo e aspettammo.
Non me ne accorsi neanche ma mi addormentai sulla spalla di Leonardo.
Dopo quasi due ore Leo mi sveglió
Leo: svegliati stupida ci stiamo per imbarcare
T/n: oddio mi sono addormentata, non me ne sono neanche accorta
Leo: ho notato, dai andiamo sennò perdiamo l'aero
Per fortuna l'aereo non era in ritardo quindi ci imbarcammo.
T/n: io prendo il posto al finestrino
Leo: no no cara mia, mi dispiace, ma lo prendo io
T/n: e perché? sentiamo
Leo: perché io vomito
T/n: ma cosa vomiti stai zitto
Mi misi a correre fino a che non trovai i nostri posti e mi misi seduta dalla parte del finestrino.
Leo: si si, al ritorno però ci sto io, tutta colpa delle tue foto aestetich
T/n: certo, devono venire bene.
Era cosi carino il posto c'era una copertina, un cuscinetto e un piccolo televisore.
Passarono 5 minuti e vidi Leo un po' triste.
T/n: Leo ma stai bene?
Leo: si perché?
T/n: ti conosco e so quando qualcosa non va, che succede?
Leo: beh...sto pensando di lasciare danza per un tempo...
In quel momento la mia faccia fu indescrivibile.
Leo: solo per poco, dopo ritorno, te lo prometto
T/n: Leo lo sai che ti voglio bene e che ogni decisione che farai io ti appoggeró sempre, però, credo che dovresti parlarne con tuo padre...
Leo: lo so, è difficile, ho molta paura per la reazione che potrebbe avere, ho fatto tanto per arrivare a questa accademia è solo che... non vorrei beh aver sprecato tutti questi anni inutilmente, quindi farò questo stage
T/n: va bene tranquillo dopo ci pensiamo, adesso riposati, si vede che non hai dormito stupido, dai che hai delle occhiaie che arrivano per terra HAHAHAHA
Leo: ovvio continuavi a muoverti sta notte, come sempre
Ci mettemmo a ridere come dei matti, dopo un po' un signore ci disse di smetterla ma io e Leo ci guardammo e ridemmo ancora di più, sì siamo odiosi.
Il viaggio durò tantissimo, sembrava infinito, però con Leo era molto più divertente, ridevamo tutto il tempo, ci avevano dato da mangiare ma non era buonissimo...
Dopo un po' mi sentii scuotere e mi svegliai con Leo che mi urlava che eravamo arrivati.
Scendemmo e prendemmo le nostre valigie però io e Leo ci dovemmo subito separare per andare dalle famiglie che ci ospiteranno per una settimana, mi dispiaceva lasciarlo perché sentivo che Leo aveva bisogno di me...
Mi guardai attorno e vidi una bella donna con un cartello con su scritto "Benvenuta T/n".
Rimasi scioccata quando vidi 4 figli... non sapevo avessero dei figli, o cavolo, e adesso?...
Un bambino della loro famiglia il più piccolo mi venne incontro e mi abbracciò.
?: benvenuta T/n
T/n: ciao piccolino, tu chi sei?
?: ciao io sono Daelo
?: VIENI T/N
Urló la bella donna, quindi mi avvicinai a loro
?: ciao io sono Jessica
T/n: piacere mio
Jessica: loro sono mio marito DJ, mia figlia Jayla, Daelo, Javon e Jaden
tutti: ciao
Jessica: Jaden ma almeno saluta, e leva quel telefono
Il ragazzo roteò gli occhi.
Jaden: mamma basta, sto scrivendo alla mia ragazza e poi non mi interessa di lei
E se ne andò.
Ma che antipatico questo.
Jessica: scusalo cara
T/n: ma no tranquilla
Jayla: CIAOO, non vedevo l'ora di incontrarti, diventeremo migliori amiche me lo sento
T/n: certo perché no
Ci avviammo alla loro macchina...

while it lasted.../𝙹𝚊𝚍𝚎𝚗 𝚠𝚊𝚕𝚝𝚘𝚗♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora