A/N
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Non abbiamo nemmeno il tempo di presentarci come si deve che quel ragazzo che mi ha
raccolto l'ipod prima entra in classe."Silenzio ragazzi, sono entrato."
Appoggia il suo zaino sulla sedia, quella vicino alla cattredra.
Ah.
Quel ragazzo giovane, con i capelli corti ma non troppo, il taglio al sopracciglio, magrolino e non tanto alto, è un prof.
Un prof.Si guarda attorno, poi, lentamente si avvicina e si appoggia al mio banco con le mani, e, sorridendo, mi dice: "non ti avevo detto di spegnere l'ipod?"
Mi tolgo le cuffie in fretta e le metto in tasca insieme al mio piccolo dispositivo.
Nanna mi guarda con una espressione confusa, bisbigliando un solo "lo conoscevi già?"
Io le faccio spallucce, sorridendole.
"Ci siamo incontrati per sbaglio, in realtà" ridacchio.
Lei fa lo stesso.Ci fu qualche chiaccheratina da parte degli studenti attorno a me e poi il prof richiamò la nostra attenzione.
"Che ne dici di venire alla lavagna a presentarti?" Chiede lui.
Sapevo bene che stesse parlando di me.
Non era stato particolarmente serio o scocciato a domandarmelo, ma comunque deciso poiché aveva alzato leggermente la voce.
Aveva un tono abbastanza basso.Mi alzo di scatto e con passo svelto mi metto vicino alla lavagna, con il professore di fianco a me.
"Ciao..!"
Ho tutti gli occhi puntati su di me, ma cerco di sembrare il più sicur* possibile per non fare una figuraccia.
"Mi chiamo y/n, vengo da Monza, ma mi sono trasferit* qua a Firenze da non molto tempo; ho diciotto anni e li compio il 29 febbraio. La mia fortuna è qualcosa di incredibile."
Sento qualche risatina amichevole.
Bene, ho fatto una buona impressione.Senza aggiungere altro, un po' imbarazzat*, torno al mio posto, e appena rialzo lo sguardo, noto che il prof mi sta guardando, ghignando.
"HAHAH! Guarda il prof! Sembra che si sia innamorato di te, osservandoti in quel modo!" Nanna esclama, bisbigliando.
"...Ehh?? Dai, piantala! Solo perché sono troppo forte e sono stat* sicur* nel fare il mio discorsetto... è fiero di me!"
"Sì sì, certo certo..!" Mi dà una pacca sulla schiena.
Alzo gli occhi al cielo.Dopo una lunga, lunghissima lezione di integrali aritmetici, suona la campanella che segna la fine dell'ora.
Stavo per andare via, quando il prof mi chiama alla cattedra.
"Ho guardato" incomincia a dire "il tuo pagellino- della tua vecchia scuola. Ho notato che non vai benissimo in matematica", dice ridacchiando.
"Se ne avrai bisogno ti posso dare ripetizioni, non è tanto un problema per me."
Io, un po' indietreggiando, dico: "No, no, grazie dell'offerta. Per ora penso non mi serva.""Sicura?" Mi domanda "Ti ho visto abbastanza addormentata e distratta durante la lezione. Ci sarà una verifica tra non molto tempo. Ti rilancio la offerta per sicurezza."
A questo punto sorrido, "Allora le manderò una email nel caso avessi bisogno!"
Lui mi sorride, e io prendendo lo zaino, seguo la mia classe in un'altra aula.Entro per ultim* in classe.
Il professore dell'ora che ci doveva essere in quel momento ancora non c'era.
Mi guardo attorno, ma non trovo posto che sia libero.
Eppure, non troppo in fondo alla classe ma neanche troppo avanti, trovo Nanna, che mi invita a sedermi accanto a lei, facendomi segno di avvicinarmi con la mano."Preparati!" Esclama "Il prof Thomas è un FIGO! Bellissimo!"
Mi metto a ridere scuotendo la testa ridendo e tiro fuori il tablet.
Non credevo che ci possa mai essere un prof che mi piacesse seriamente, per la me del passato di quel momento era impossibile- quasi inesistente la possibilità.La porta si apre.
Un uomo alto sulla trentina entra in classe e appoggia il suo zaino sulla cattedra.
Si sistema gli occhiali e sorride agli alunni.
Senza aggiungere niente si siede e accende il computer.Devo ammettere che è carino, ma non capisco quello che volesse dire Nanna.
Mi giro verso di lei.
Era persa.
Sembrava seriamente innamorata- aveva gli occhi a cuore."...Nanna?"
Non mi rispose.
"...Nanna!"
Lei si girò di scatto verso di me, sopresa.
"Cosa?"
"...T'appost?"
"...Uhm."
Sposta di nuovo lo sguardo verso il prof, mentre quest'ultimo era ancora concentrato a scrivere sul registro elettronico.
"No." Sussurra, e io inizio a ridere.Noto che il professore si accorge della nostra presenza, alzando la testa dallo schermo.
"Anna, perché stai ridendo?" Chiede con un sorriso.
Io e lei ci guardiamo e, ridacchiando, Nanna dice, gesticolando attorno a me: "Ha visto prof? Abbiamo una novità!"
Il prof si alza e si avvicina, per poi posizionarsi proprio di fronte a me.
Si appoggia al tavolo con le braccia, sorridendomi.
"Sei tu quindi, Y/N. Appena trasferita da monza?" Mi chiede.
Annuisco, e ora che lo avevo davanti, effettivamente mi ero accorta di quanto fosse un bel ragazzo.
Non sembra essere un tipo di tante parole.
Sorridendo ancora si rigira, prende in mano la fotocamera e si avvia verso il cavalletto in fondo all'aula.
"Allora, ragazzi, chi vuole scattare un paio di foto?"
Senza dire una parola, mi alzo e mi dirigo al cavalletto.Word count: 849
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𝓣𝓮𝓪𝓬𝓱𝓮𝓻𝓼
Fanfiction𝓣𝓲 𝓼𝓮𝓲 𝓪𝓹𝓹𝓮𝓷𝓪 𝓽𝓻𝓪𝓼𝓯𝓮𝓻𝓲𝓽* 𝓪 𝓕𝓲𝓻𝓮𝓷𝔃𝓮: 𝓾𝓷𝓪 𝓷𝓾𝓸𝓿𝓪 𝓼𝓬𝓾𝓸𝓵𝓪, 𝓷𝓾𝓸𝓿𝓲 𝓪𝓶𝓲𝓬𝓲... 𝓾𝓷𝓪 𝓷𝓾𝓸𝓿𝓪 𝓿𝓲𝓽𝓪... 𝓶𝓪 𝓼𝓸𝓹𝓻𝓪𝓽𝓽𝓾𝓽𝓽𝓸 𝓷𝓾𝓸𝓿𝓲 𝓹𝓻𝓸𝓯...