occhiolino

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Tra pochi giorni inizia in campionato,e come da tradizione sto andando a comprare la maglietta del brasiliano dell'anno,Junior Messias.Appena arrivò davanti al negozio noto che c'è più fila del solito ma non ci faccio caso,scavalco la fila ed entro per dare un occhiata in giro e decidere che maglietta prendere,prendo la maglia home e vado a farla personalizzare,mentre aspetto sento delle urla e degli applausi
"deve essere arrivato" bofonchia un adetto a un suo collega
"chi?" chiedo incuriosita
"Leão,è qui per un incontro con i tifosi,sai per autografi e quant'altro" mi risponde un ragazzo sulla ventina,con i capelli biondi.Mi ci vollero un paio di secondi per realizzare ciò che aveva appena detto
"tieni,la tua maglietta" il ragazzo mi porse una busta e la presi
"grazie" risposi e mi avviai verso l'uscita
"Mi chiamo Vincenzo comunque" lo senti parlare alle mia spalle e mi girai
"alba,piacere" e me ne andai al piano superiore,dove si trova l'uscita.
Evidentemente oggi la fortuna non è con me perché appena salì le scale un pallone tirato alla ceca mi colpì,la mia vista si offuscò e iniziai a sentire tutti ovattato fino al risvegliarmi con delle voci acute vicino a me
"si sta svegliando" disse una voce vicino a me,aprì gli occhi e mi guardai intorno spaesata e girandomi alla mia destra vidi un conto conosciuto..LEÃO? oddio che figuraccia
"ben svegliata" disse qualcuno alla mia sinistra,un paramedico credo,non risposi
"sei muta?" continuò lui e mi strappò un sorriso
"no,non ancora" risposi ripensando alla figuraccia che avevo appena fatto,davanti a tutta questa gente! Davanti a un calciatore del Milan! Volevo sotterrarmi
"madre de Dios!" esclamai toccandomi la tempia
"hai mal di testa?" chiese il paramedico
"si,un po',non mi dica che sto per morire" esclamai con un finto torno di tristezza e scatenai la risata del paramedico e del ragazzo alla mia destra che guardando la mia busta esclamò "Junior messias? porque? Sono meglio io" disse con un tono di fierezza,non riuscì a rispondere,ero in shock totale
"vabbene ho capito, per farmi perdonare ti farò dare due biglietti vip per venire a San Siro" disse alzandosi e porgendomi la mano per farmi alzare,si avvicinò al mio orecchio "magari dopo la partita ti do la maglia" poi si allontanò dal mio orecchio sorridendo
"gracias" bisbìgliai e lui mi fece l'occhiolino.
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Mentre camminavo per tornare a casa non facevo altro che ripensare a ciò che era accaduto poco prima: pallonata,buio,biglietti vip,occhiolino. Quelle immagini andavano in loop nella mia testa.Entrai in casa e andai spedita da mio padre per consegnargli la maglia
"la postina è tornata" annunciai porgendogli il pacchetto "e questo non è tutto" sorrisi,sapevo quanto mio padre amasse andare allo stadio e questo era il momento giusto per dirgli dei biglietti "non chiedermi come ma potrei avere due biglietti vip per andare a vedere Milan-Cagliari" mio padre si alzò in piedi e si mise difronte a me
"come li hai avuti?" chiese con un pizzico di giogia nella voce
"ti ho detto di non chiederlo!" esclamai e lo abbracciai
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28.01.21
Oggi ricomincia il campionato,la prima partita è in trasferta a Genova contro la Sampdoria.Io e mio padre siamo già seduti sul divano io con la maglietta di Thiago Silvia e il cappello con lo stemma mentre lui con la maglietta di kakà.Fischio d'inizio nessuno in casa osa parlare,siamo tutti concentrati
9' goal di brahim ed esplodiamo di giogia.
La partita dopo è stata noiosa ed è finita 1-0.
Il giorno dopo esco con delle mie amiche in Duomo e mentre passeggiamo per raggiungere il bar in cui stiamo andando guardando dritto vedo IL calciatore del Milan,appena anche lui incontra i miei occhi si avvicina a passo svelto verso di me, mi ha riconosciuto? si ricorda di me per quella figuraccia!
"alba" mi richiama una mia amica e mi giro verso di lei "Leão sta venendo verso di te,nel caso non lo avessi notato"
"si lo avevo notato" rispondo sarcastica "penso si ricordi di me per quella figuraccia di cui vi ho parlato"dico abbassando lo sguardo sull'asfalto
"vi lasciamo soli" mi sussurra una mia amica mentre scappa via.Dio mio,no vi prego,venitemi a prendere
"non ci siamo presentati l'altra volta" inizia lui
"mi hai spaventata" sussurro,non mi esce la voce,non capisco cosa mi succede
"io sono Rafael,Rafael Leão" dice porgendomi la mano,come se non fosse ovvio che io già lo conoscessi
"Alba,Alba e basta" rispondo "e togli questa mano perché non la stringerò" lui prese la mia mano e la unì alla sua,a quel contatto il mio cuore perse un battito
"molto piacere Albaebasta" disse sorridendo
"ci vediamo allo stadio" disse allontanandosi e mandandomi un bacio,oddio che vergogna! voglio sprofondare.

Nós e um balão||Rafael LeãoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora