prologo

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Pov: ?

 " Era estate, e io e kacchan stavamo andando a caccia di  cervi volanti per la prima volta insieme, ma solo per la pura volontà delle nostre madri visto che si conoscevano da una vita, mio fratello non c'era neanche era via, quindi mamma mi ha detto di far amicizia con questo ragazzo Katsuki che da poco lo chiamavo Kacchan ed aveva due anni in più di me.

Fra noi ci fu un silenzio tombale ed intorno c'era il canto delle cicale e il ruscello che era alla nostra sinistra che scorreva lentamente creando un 'ambiente tranquillo e innocuo; il primo a rompere il silenzio fu proprio lui  in cui mi chiese quale fosse il mio quirk, in quel momento di tranquillità per me si trasformò in ansia avevo paura di come avrebbe reagito a quel che stavo per dire , avrei rovinato tutto, come sempre è l'unica cosa che riesco a fare. Iniziai a torturarmi le mani per trovare coraggio a dirlo, mi feci coraggio sospirando,

\ i..io no.. non ce l'ho, cioè non è detto solo che non l'ho ancora manifestato\ risposi balbettando

Lui improvvisamente si fermò e da lì presi a tremare come una foglia, ecco avevo rovinato tutto.

\ tks\ rispose con uno schiocco di lingua come se per lui fossi una doppia scocciatura adesso e riprese di nuovo a camminare e poi continuò a dire: \ lo sai che sei proprio un Deku\

\un che..?| dissi con aria confusa

\il tuo nome si può leggere così "Deku" che vuol dire buono a nulla, quindi da oggi ti chiamerò deku \ disse di ricambio

A questa affermazione ci rimasi un po' male, a chiamarmi così ci pensava già mio padre più adesso te, *cosa ho fatto di male* mi chiedevo.

\ S.. smettila kacchan\

\K.. Kacchan?\

\ Adesso è il nomignolo che voglio dare a te visto che tu vorrai chiamarmi Deku io ti chiamerò Kacchan\

\ tsk.. fai come vuoi\

\ kacchan..\

\ che vuoi ancora?\

\ qual è in tuo quirk?\

Ti girasti dalla mia parte e camminavi all'indietro sicuro di te e mi risposi:

\ esplosioni\ e me le facesti vedere quelle piccole esplosioni che uscivano dalla tua giovane mano

\ che figata!!\ Dissi quasi urlando e d'intanto i miei occhi penso che si misero a luccicare dalla meraviglia, e dalla mia reazione te ridacchiasti e poi ti rigirasti di spalle guardando avanti in faccia avevi un'espressione di felicità e superiorità rispetto a tutti.

La giornata passo velocemente ed avevamo catturato tanti cervi volanti, e iniziammo a legare di più, e questo mi tirò su di morale dimenticandomi tutti i problemi che poi mi aspettavano a casa.

Appena varcata la soglia della porta d'ingresso del nostro appartamento, vidi una scena al quanto ripugnante: mia madre era in cucina come ogni giorno, però la differenza che aveva qualche livido sul suo esile corpo e stava piangendo, mentre mio padre era sulla poltrona intento a guardare la televisione con una birra in mano e mezza cassetta a terra vuota e le restanti bottiglie erano sul tavolino in mezzo al soggiorno, e sopra al tavolino c'erano delle carte ma non riuscivo a vedere cosa c'era scritto; appena udirono la porta d'ingresso chiudersi attirai l'attenzione dei due adulti, mio padre si alzò dalla poltrona barcollante venne verso di me.

Di nuovo ubriaco.

Mi prese dai capelli in modo violento e mi scaraventò nel soggiorno, mancava qualche millimetro prima che sbattessi contro il muro, istintivamente mi rannicchiai su me stesso in posizione fetale con le braccia cercavo di riparare il capo dai colpi he dovevano arrivare, strinsi gli occhi come per attituire i  colpi in modo tale da prepararmi a quel inferno, ma una persona si mise davanti a me, alzai lo sguardo, era mamma.

\ LEVATI BRUTTA TROIA !!!!\ Disse mente gli diede un grosso spintone da farle perdere l'equilibrio e sbattere a terra, nel mentre era in preda alle lacrime.

\ STA ZITTA NON SAI NEANCHE PARTORIRE UN FIGLIO DECENTE, è TUTTA COLPA TUA SE QUESTA FAMIGLIA è UNA VERGOGNA\ Disse urlando e colpendola in viso \ E tu... \ continuò e io alzai lo sguardo verso la sua direzione impaurito \ TU MOCCIOSO DI MERDA SENZA QUIRK, SEI UNA VERGOGNA PER QUESTA FAMIGLIA NON MERITERESTI NEANCHE DI VIVERE!!! ANZI ERA MEGLIO CHE NON FOSTI MAI NATO\ Nel mentre pronunciava queste parole mi riempiva di calci e pugni, in quel preciso momento realizzai che quei fogli erano il risultato delle analisi che avevo fatto qualche settimana fa.

In quella stanza oramai rimbombavano le mie urla ed implori rispetto a mio padre che mi picchiava ancora più forte, mia madre invece era a terra, piangeva mentre sussurrava qualcosa di incomprensibile ma che io capivo chiaramente.

\ Izuku, mi.. mi dispiace\ un singhiozzo

\ Mi disp... dispiace\ un altro singhiozzo

\ Ku...\

\ Uku..\

\ Zuku..\

\ IZUKU\

....

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CIAOOO.... non odiatemi per questo inizio così triste T-T 

Presto caricherò il primo capitolo, premetto già che ci metterò una vita.

Spero che come inizio vi piaccia anche se devo dire che è venuto corto spero  che il prossimo sia più lungo.


Non me l'aspettavo che eri tu| bakudekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora