CAPITOLO 1

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Nathan è un ragazzo come tanti, va a scuola ogni giorno, si incontra spesso con amici, lavora per poche banconote a settimana in un piccolo negozio di proprietà dello zio, e va a trovare suo nonno a piedi a 700 m di distanza da casa sua. Ha una profonda passione per gli hoverboard, ed una cosa che è sicura, non si fida molto dei suoi amici per vari inconvenienti in passato: appena 3 anni prima, nella totale incoscienza di un falso amico, si fece prestare da esso un androide ridotto in pessime condizioni, se lo tenne in casa finchè non scoprì che quell'androide, aveva in realtà all'interno di esso una cimice spia. Abita nella New Los Angeles, una delle città più all'avanguardia degli USA, caratterizzata dalla innumerevole presenza di androidi, che svolgono quasi tutti i lavori tranne le forze dell'ordine che sono ancora umane. Questo aumentare della disoccupazione dei cittadini ha causato numerose rivolte da parte loro (specialmente da quelli in difficoltà economica) che però sono state sempre represse.

Nathan pur se odia molto la scuola, tende a frequentarla spesso a causa delle continue romanzine dei genitori: "Lo stiamo facendo per te", "Cosa farai non appena sei grande!?", "Che futuro orrendo che ti aspetta" ecc...; quando in realtà loro non sapevano che per Nathan già questo "futuro" è orrendo. Tutto ciò che dà a Nathan una brutta visione del mondo non è il luogo per sè, ma si sente come se fosse vissuto nel periodo del nonno, immaginando già come sarebbe cambiato il mondo sia positivamente che negativamente.

Questa storia dei racconti del nonno sono iniziate come semplici passatempi per far smettere di piangere il piccolo Nathan, quando man mano che cresceva si stava accorgendo del grandissimo divario tra la sua epoca e quella passata. Sviluppa così una specie di preferenza per il mondo più vecchio che quello moderno; gli androidi sono interessanti si, ma di certo preferisce il mondo dove non appena uscivi di casa potevi ancora annusare e vedere le bellezze della natura, tra tantissime specie di alberi ora estinte; un paesaggio verde ormai non esiste più, per cercare un albero devi addentrarti nei luoghi dove il governo non ci vuole nemmeno mettere piede per la scarsità di materie prime da trovare in quel luogo. Il territorio naturale è la cosa più amata da Nathan e, anche se è stato costruito artificialmente per poterlo ricordare un tempo nella sua grandiosa bellezza, esso non lo gradisce e ritiene che sia solo una grande illusione dove l'uomo si vuole alludere che abbia superato la forza della natura e ora sia lui a curarla; alcuni tipi di piante sono state salvaguardate ed altre no, e sono ora tenute nei musei più importanti di tutto il mondo.

Nathan da come abbiamo avuto modo di comprendere, è un ragazzo molto sicuro di, sè ed è forse uno di quelli con più pensieri in testa tra tutti. La TV non fa molti riferimenti al passato, ma prevalgono le rivolte da parte degli umani.

In una affollata mattina, Nathan osserva dalla finestra della sua cameretta, centinaia di migliaia di persone che stanno camminando lungo lo stretto più largo di tutta West Hollywood. Nel mentre Nathan si trova con suo nonno che gli aveva affidato a esso 20$ per comprare al supermercato pasta e pomodoro. Non appena scende da casa nota la folla di persone che avanzano nel largo centro; una fila lunghissima di persone occupano intere strade e i negozi principali sono irraggiungibili tramite veicoli da terra. Nathan scende e subito dinanzi a lui si presentano due persone che lo invitano a unirsi alla manifestazione, esso passa tra loro due ignorandoli e andando a compiere il suo unico obiettivo: fare la spesa. La situazione è molto caotica essendoci cittadini presenti in ogni vicolo, creando scompiglio con enormi manifesti e gruppi di persone. Ad un certo punto del suo percorso, la strada diventa inaccessibile anche alle persone ma fortunatamente il negozio si trovava prima del grande assembramento. Nel negozio, finalmente trova la tranquillità e no il caos di strada, si addentra nel selvaggio corridoio dei pelati e ragù, afferra il suo primo oggetto, poi nel corridoio della pasta dove sono presenti 3 androidi che stavano comunicando, Nathan prova a passare inosservato a loro per evitare interazioni per poi provare ad afferrare l'ultimo oggetto richiesto, i rigatoni. Con successo, si reca alla cassa per pagare all'androide, quando improvvisamente dopo aver pagato i due oggetti l'androide ritira i due prodotti e tutti i soldi che aveva versato, accusando Nathan di essere un ladro. Nel frattempo si avvicinano gli altri 3 androidi che lo prendono per le braccia e lo buttano fuori dal negozio. Nathan completamente pieno di rabbia, vorrebbe tanto prendere la prima persona che gli capita davanti e sfogarsi in faccia sua urlandogli contro. Nella strada del ritorno non faceva altro che pensare a quanto si sentisse un'idiota per essersi fatto rubare 20$, camminando non dava un minimo di attenzione a tutte le persone e androidi per strada, l'unico suo pensiero è tornare da suo nonno e farsi consolare da esso; l'unica cosa che farebbe tornare di buon umore Nathan in quel momento. La situazione non può far altro che peggiorare quando in lontananza vede un gruppo di ragazzi che odia più in assoluto, composto da 2 delinquenti e quel grande traditore che odia ancor di più: Mike, l'amico che gli aveva prestato in precedenza l'androide spia. Il gruppo che per intere giornate cammina per la città imbrattando muri e menare androidi, senza mai farsi beccare dai vigili, è composto inoltre da questi due ragazzi fuori di testa, Phil e Lance, che hanno davvero cambiato la mentalità di Mike con tutte le loro follie e l'hanno portato a fare questo orribile scherzo a Nathan.

Nathan pur per evitare quei 3 folli si getta completamente tra la folla facendo anche cadere un paio di persone; arriva dall'altro lato della strada senza farsi notare da loro. Scappa impaurito per non avere più le loro facce impresse nella sua mente, sperando di non incontrarli più nella sua vita. E' orario di pranzo, la folla stava diminuendo e finalmente poteva tornare a casa in tranquillità. Arrivato a casa del nonno, non c'è più tanta gente fuori come questa mattina. Entra sconsolato e triste, e il nonno notandolo in questa situazione gli chiede il motivo del suo umore. Nathan gli racconta dei due episodi che gli sono capitati in mattinata, e il nonno dopo aver ascoltato le parole di Nathan decide di raccontargli una delle sue storie di quando era giovane per provare a consolarlo. 

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