«DRIIIIINNN»
E così oggi,come ogni giorno,questo suono dà il via alla mia triste esistenza.
Prendo il cellulare,dó una sbirciata all'orario,mi rendo conto che sono in super ritardo,lo spengo e lo poso sul comodino.
Mi catapulto in bagno dove mi lavo i denti e la faccia a tempo di record,talmente veloce che potevo sbagliarmi e lavarmi la faccia con il dentifricio.
Metto un paio di jeans,una camicetta a quadri,un paio di converse grigie e mi catapulto giù a fare colazione.
«Buongiorno Dakota!» Esclama mia nonna.Andiamo,come si fa a dire buongiorno quando il risveglio assomiglia di più alla fine di un anno di coma.
«Buongiorno nonna...» Risposi io.
«Allora,pronta per la gita?» Mi chiese,con un tono maledettamente allegro.
«Ehhmm...Si,certo nonna..»
Cavolo,me ne ero completamente dimenticata.
Mi fiondo in camera,prendo il primo zainetto che trovo,ci ficco dentro un pacchetto di crackers,biro,quaderno per gli appunti e una felpa.Dopodichè corro davanti a scuola e salgo sul pullman insieme ad i miei compagni e mi metto l'anima in pace.Ce l'ho fatta,sono in orario.
Presi i posti davanti che non si piglia mai nessuno,comincio a pensare alla gita.Andremo in un castello in cima ad una montagna.Su esso si narrano tantissime leggende.È un po' un castello dell'orrore.Sinceramente io non credo a nulla di queste stupide favolette,penso sia solo un castello dalle mura scure e freddo per la sua posizione in alta quota.
Ad un certo punto sento esclamare:"Signori passeggeri,siamo arrivati a destinazione."
Riconosco subito la voce,é quell'antipatica della Professoressa Sparkles,con quella vocina acuta e insopportabile.
Diamine,stavo finendo di fantasticare e farmi film mentali.
Mi alzo con fatica per il peso dello zainetto e faccio la fila per scendere.
Scesi tutti dal pullman, ci ritroviamo davanti al castello.