thinks

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Yoongi entró nella sua stanza preferita, dove condivideva la sua passione, la musica e anche la sua quasi persona.
Era felice, era davvero felice.

A passo svelto, con un sorriso gigante, si fece strada per andare nel suo posto per respirare nuovi fiorellini, leggere nuove lettere ed essere ancora più felice.

Con tutta l'adrenalina del mondo aprì la porta andando subito a passo svelto dal suo amato pianoforte quando il suo sorriso si spense in un batter d'occhio.
perché non c'erano i fuori? perché non c'era alcun fiore? perché era tutto vuoto?

Ci era rimasto male? beh si.
Da quando quella persona gli porgeva certe attenzioni ha iniziato a vedere il mondo anche con un'altro colore, il bianco.
Fino ad all'ora vedeva tutto nero o magari anche qualche sfumatura di grigio, ma da quando lui è entrato nella sua vita, beh, si sentiva normale.

Per Min Yoongi è un privilegio sentirsi normale e non male.

Deluso da quel momento, iniziò a suonare, iniziò a trasmettere tutta la rabbia che gli provocó la vita, trasmetteva tutta la tristezza che il fato ha deciso di incidergli, trasmetteva tutto il rancore che si portò dietro per lunghi anni, in quella stanza c'era troppa aria negativa, c'era una gigantesca nuvola nera, non ci pensó, smise di suonare sbattendo le mani sopra il piano forte ripetutamente, per poi fermarsi e respirare affannosamente.
ho fatto qualcosa di sbaglaito?
diede l'ultimo colpo e si alzò uscendo da quella stanza

Voleva solo andare a casa...

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