Il pullman era quasi vuoto a quell'ora della sera ed Emma seduta in disparte si sentiva in pace con se stessa mentre andava a casa di Jess con le cuffiette nelle orecchie. Era una tradizione ormai, andare a dormire dalla sua più cara amica il venerdì sera. Portare il gelato, guardarsi un film e godere della calma di quella casa.
I genitori di Jess la ritenevano orma un'altra figlia e lei si sentiva coccolata ogni qual volta varcasse quella soglia.Al contrario, la sua famiglia era tutto il contrario. L'avevano cresciuta rigorosamente, aspettandosi sempre il massimo dall'unica figlia femmina che avevano. Speravano che forse un giorno sarebbe potuta diventare un medico come il fratello maggiore o magari un avvocato.
Emma sapeva quanto loro volessero solo il meglio per lei ma a volte si sentiva oppressa e mai premiata per tutti gli sforzi che compiva.La vista della casa di Jess la distolse a un tratto dai suoi pensieri.
Arrivata, si rifugiò nella camera dell'amica trovandola distesa sul letto col cellulare in mano."Ehi" disse quindi.
"Sei arrivata finalmente!" Rispose quella annoiata.
"Mike mi ha scritto di voler partecipare alla nostra tradizione e che si sente escluso, gli ho detto che avrebbe dovuto tenere il suo grosso culo gay fuori da casa mia" disse Jess.
Sapevano tutti quanto lei e Mike si volessero bene nonostante si tirassero sempre frecciatine.
"Povero, dovremmo includerlo qualche volta!"
"Non se ne parla neanche." Disse scherzando "Comunque ho incontrato jack oggi" continuò quella cambiando discorso.
"Mi ha chiesto se saresti andata a vederlo giocare alla partita sabato prossimo. Quel ragazzo è cotto!" Disse eccitata.
"E tu cos'hai risposto?" Rispose Emma, già sospettando la risposta.
Jack era un ragazzo più grande, frequentava l'ultimo anno e secondo Jess aveva sempre avuto un debole per Emma. Non che non fosse carino, ma avevano interessi e abitudini troppo diverse per essere compatibili.
"Ovviamente, ho detto si" disse quella facendo finta di non vedere lo sguardo truce che le stava lanciando la ragazza seduta sul letto insieme a lei."Quante volte te lo devo ripetere Jess? Non sono interessata. Cosa posso mai avere in comune con un ragazzo che non sa parlare d'altro che di football e di quanto siano belli i suoi bicipiti"
"Oh non mi interessa, okay? Noi andremo a quella maledettissima partita e festeggeremo come tutti gli altri l'inizio del campionato. E chi lo sa, magari con un drink abbastanza forte capirai che è la tua anima gemella." Sbottò quella.
"Non ho altra scelta, vero?" Disse Emma, ormai senza speranza.
"No, non ne hai" ribattè Jessica con sguardo vittorioso.
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Hello everybody! Mi scuso per non avere aggiornato per un po' ma spero che cominciate a capire meglio il personaggio della protagonista.
Questo è solo un capitolo di passaggio necessario ma spero che qualcuno di voi abbi voglia di continuare a seguire questa storia ugualmente!
A presto
/b/
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The revolution
FanfictionRivoluzionario. Emma Smith credeva che l'amore fosse così. Voleva un amore per cui struggersi, essere felice fino a farsi esplodere il cuore, piangere e ridere. Voleva provare anche lei quello che provavano i personaggi dei suoi libri preferiti. H...