Dave piantò i gomiti sul bancone e sospirò.
«Una birra, per favore.»
Il barista annuì, servendogli la bottiglia; l'aprì con il tira tappi e gliela porse. Il soldato l'afferrò e prese un lungo sorso, facendosela scorrere per l'esofago con una voglia matta di dissetarsi. Quasi metà della bottiglia era già dentro il suo stomaco; l'appoggiò sul legno con un lieve stridore, sbuffando con una punta di soddisfazione. Era sera, poco dopo l'ora di cena; dopo essere tornato dal magazzino, si era ricongiunto con Noah con la speranza di poter trovare qualche altra prova decisiva che avrebbe dato ampio spazio per proseguire le ricerche, eppure – a detta del ragazzo – erano finiti in un vicolo cieco e per il momento forse era meglio che si fermassero. Avevano cenato separatamente; in cucina con un bel piatto di pasta, il primo; in camera con il solito fast-food fritto e rifritto, il secondo.
Dave era consapevole che la scelta del giovane era da accostare al non volerlo sentire discutere sul caso, ma quelle foto che aveva rinvenuto nella spazzatura del nascondiglio di Gonzales non facevano altro che ronzargli per la testa come una zanzara intenta a non volergli riconciliare il sonno. Non erano foto scattate in giro per la città negli ultimi mesi; risalivano a dieci anni prima. E Morrison non era in grado di farsene una ragione per questo motivo; come poteva starsene sereno e tranquillo se quel dannato assassino aveva avuto tra le mani delle foto che solo qualcuno avrebbe potuto dargli, o che qualche hacker esperto aveva rubato dai server del Navy SEAL?
Troppe domande vagavano per la mente di Dave da fargli dimenticare di essere al bar e di avere la bottiglia di birra in mano; la libera la teneva davanti alle labbra, gli occhi marroni fissi sul vuoto a pensare a tutto quello che era accaduto in neanche ventiquattro ore. Noah non gli aveva detto nulla che potesse estinguere i suoi dubbi; l'unica cosa che avrebbe potuto fare era inoltrarsi nei server del Navy SEAL per assicurarsi che vi fosse stata o meno una violazione nei loro archivi. Niente di più. Anche se era un hacker, non avrebbe potuto introdursi nella mente delle persone, quindi tutto ciò che andava al di là della tecnologia rimaneva inviolabile. Doveva esserci qualcosa in più che gli era sfuggito, che poteva scovare anche a mani nude. Ma cosa? Gli arrivò una pacca sulla spalla. Dave sbatté le palpebre un paio di volte, scuotendo la testa.
«Pronto? Terra chiama Dave.» disse una voce alla sua destra.
Scoccò un'occhiata, incontrandosi con le iridi verdi, socchiuse e profonde, di Gregory Reed. L'amico era seduto al bancone, bottiglia di birra in mano e labbra incurvate in un sorrisino leggermente amareggiato.
«Uh... – Dave si grattò il retro del collo con disagio, curvando la schiena in avanti. – Ci sono. Ci sono.»
Gregory sbuffò una risata. «Davvero? Allora ripeti quello che ti ho raccontato negli ultimi dieci minuti.»L'altro si passò una mano sul viso stanco per l'imbarazzo di essere stato colto in fragrante. «Perdonami, Greg. Mi sono perso non appena hai detto che avevi scattato delle foto alla nuova cucina. Non volevo.»
L'amico, nonché Sottoufficiale capo, sospirò dalle narici. Prese un sorso di birra e si guardò intorno con nonchalance. La serata non era molto viva, di lunedì. Quello era il tipico bar cui erano soliti andare dopo una missione finita con successo; erano passate ventiquattro ore precise dalla loro partenza verso Ocean City e al ritorno era troppo tardi per poter festeggiare. Kyle stava bevendo più in là da un bel boccale di birra, sfidando Gavin a berne uno intero in un unico sorso, sebbene quel povero giovane avesse negato con una supplica. Liam e i suoi assistenti erano seduti con degli studenti di medicina incontrati per puro caso – e quando due o più simili si riunivano, non la smettevano più di parlare dei loro studi e delle loro competenze. Ci avrebbe scommesso che l'arroganza si era impossessata di loro per sfoggiare quante più conoscenze avessero assimilato negli anni con l'esperienza sul campo. E poi c'era Sully. Almeno...c'era stato. Lo aveva visto abbordare una ragazza, anch'ella sicuramente studentessa di un college rinomato, ed era letteralmente sparito senza dire niente. Inutile dire che fine avesse fatto. Per fortuna Dave non si era accorto di nulla, altrimenti lo avrebbe tirato per le orecchie per la poca serietà mostrata con addosso delle piastrine.
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MIND OF GLASS: OPERATION Y [REVISIONATO]
Mystery / ThrillerDave Morrison, Capitano del Navy SEAL, è un uomo determinato, autorevole, ma sconsiderato e fiscale. Noah Finley, hacker impeccabile, è un ragazzo distaccato, stoico, ma anche molto ribelle e testardo. Due personalità opposte, non si sopportano e t...