CAP. 14: MAMMA E PAPÀ

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Eh?
Sorellina.. acquisita?
?: <<Ma come Y/N, ti sei già dimenticata di me? E di quando giocavamo con N/P insieme nella stanza azzurra con gli specchi? Andiamo.. non puoi esserti dimenticata del tuo esperimento preferito~?>>
Mi accascio a terra, mani prementi sulle tempie dal forte dolore che mi si è formato solo al ricordo di quegli anni.
?: <<Oh andiamo, Tomura, lascia stare la mia lupacchiotta>>
Quella voce.. quella dolce, calma, familiare e rassicurante voce.
<<Mamma>> dico alzando la testa.
Era proprio lei! La donna che credevo fosse morta ormai da tempo è adesso dinnanzi ai miei occhi, viva e vegeta, con il suo caldo sorriso di una volta.
Mi avvicino lentamente di qualche passo e mamma fa segno che potevo finalmente riaverla con me tra le braccia: uno scatto in avanti e la stavo stringendo piangendo tutte le lacrime che i miei occhi hanno portato per 11 lunghissimi anni ma nel contempo felice di riaverla al mio fianco.
Dopo che mi sono calmata, entrambe ci sorridiamo a vicenda; non è eccessivamente cambiata: alta poco meno di me, occhi verde acceso, le solite pupille da lupa, i capelli li aveva lasciati crescere fino a dietro le ginocchia ma avevano un colore bianco che virava verso il color dell'acciaio ed erano molto fluidi, aveva un villain costume abbastanza.. corto, mostrava molta pelle, ed era tutta ricoperta di cicatrici grandi o piccole che siano.
Mamma non sembra essere invecchiata neanche di un anno, anzi, sembra essere ringiovanita, ma penso che io sia felice di questo, posso rivederla al massimo della sua bellezza ancora una volta.
M/N (mamma): <<Allora, Y/N, non ricordi di Tomura?>>
V/C: <<Mia signora, non può essere sua figlia questa->>
M/N: <<un'altra parola e ti taglio la gola>> Dice mamma sorridente, interrompendo il villain camaleonte. Lui sbianca dalla paura, indietreggia e fa retrofront uscendo dal bar correndo.
M/N: <<Allora cara, dov'eravamo? Ah, giusto, lasciati rinfrescare un po' la memoria...>>

SKIP TIME -------> un'ora più tardi...

Dopo che mi ha spiegato tutto, rimango a bocca apert: in sostanza, mamma era riuscita a scappare con Tomura ancor prima che io mi organizzassi, e sono stati insieme come una famiglia in compagnia di tutti i villain presenti in questa stanza, che scoprii erano anche loro, in un certo senso, buoni. Ma ancora qualcosa non quadrava, e mamma se n'è accorta
M/N: <<Lupetta, cosa ti cruccia?>>
Y/N: <<Non ha senso. Perchè lavorate per lui?>>
Mamma mi si avvicina all'orecchio e sussurra molto flebilmente
M/N: << Y/N, siamo sotto copertura, in realtà gli stiamo contro. E per favore, abbassa la voce, lui sente tutto. Ed in qualunque momento.>>
Annuisco quasi impercettibilmente e chiudo gli occhi riattivando il quirk del lupo. Faccio scodinzolare la coda in un certo modo assieme alle orecchie guardando verso Tomura, come fanno i cani per attirare l'attenzione, e gli do' quello sguardo che dice: "Tomu, ho da confessarti qualcosa..." lui stranamente capisce ed annuncia
T/S: <<Madre, io e Y/N andiamo a mangiare qualcosa fuori. Faremo attenzione. -e dopo una breve pausa pronuncia un nome- Kurogiri..>>
Il fumo viola appare di nuovo ed io ed il mio fratellone scompariamo in esso.

Una volta di nuovo alla luce della luna, io e Tomura ci incamminiamo per la periferia della città parlando di ciò che ho tenuto nascosto per un po': Katsuki.
Gli raccontai tutto ciò che aveva fatto per me, i nostri momenti più belli passati insieme ma anche quelli più ostici; fu poi il suo turno e mi raccontò delle stronzate varie che lui e mamma avevano fatto sotto il controllo di All For One.

T:<< Oh,Y/N, non hai idea di ciò che la mamma ha passato mentre eravamo con lui... è stata veramente una bella sfida evitare di rivoltare la situazione a mio piacere, prendere mamma per mano e scappare da questo buco di pazzi sclerati. E... io- >>
Senza pensarci due volte, lo stringo in un abbraccio accarezzandogli la folta massa di capelli azzurri scombinati che si ritrovava in testa. Poggio la testa sulla sua spalla con l'altro braccio ancora attorno al suo collo e lui continua ciò che stava provando a dire prima: << Ti voglio bene, sorellina. Sarà difficile per tutti qui, ma speriamo vada per il meglio.>>

Sorrido a quelle parole e, mano nella mano, ci incamminiamo per tornare al bar malmesso ed abbandonato.

La faccia di Tomura diventa scura come entriamo nell'edificio: il televisore adesso è acceso e tutti i presenti sono voltati verso di esso; sul monitor c'è una scritta che recita "VOICE ONLY".
T/S: <<Y/N, vieni a sederti vicino a me e mamma>> mi dice ad un tratto lui, sempre con lo sguardo basso, a tratti infastidito.
Mi siedo sullo sgabello appena dietro quello di mamma, Tomura invece si siede davanti a lei.

La voce dalla tele inizia a farsi sentire, e caso vuole...
AFO: <<Ci rivediamo, Y/N... Era ora che ti unissi ai nostri.>> inizia lui con un fare divertito.
Y/N: <<Si, padre. Ho cambiato idea>> continuo io, spudoratamente mentendo
AFO: <<I tuoi cari "amici" -dice mettendo particolare enfasi su questa parola- saranno in pensiero per te, mia cara, dovresti rornare; però, invece di una normale liceale, sarai anche la nostra spia... inizierai a raccontarci nei minimi dettagli che cosa i pro-heros fanno durante il periodo scolastico. Ci stava pensando Tomura ma, a quanto pare, ciò che può raccogliere in fatto di informazioni ha un limite. Tu, d'altra parte, sei libera di gironzolare per la scuola, i corridoi, i bagni e persino l'aula professori; quindi perchè non apprifittarne?>> conclude ridacchiando in modo sinistro.

[A questo punto, l'unica cosa che rimane da fare è accettare, ho già il piede nella fossa, perchè non metterci l'intera gamba?]
Y/N: <<Lo farò con molto piacere, padre.>> anche solo il pronunciare quest'ultima parola mi fa salire l'intero pranzo del giorno prima.
AFO: <<E bravo il mio esperimento. Mantieniti sotto copertura ovviamente e non dialogare con nessuno se non è strettamente necessario, sono stato chiaro?>>
Y/N: << Si. >>
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~𝕀𝕝 𝕥𝕦𝕠 𝕣𝕚𝕔𝕙𝕚𝕒𝕞𝕠..~     bakugo x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora