CAP 7: LA UA - UN VECCHIO AMICO

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Appena sveglia, Y/N si ritrovò in camera di suo fratello rannicchiata con la piccola testa inclinata sul suo petto. Tenya, già sveglio da un po', le sorrise appena lei lo guardò e disse con voce dolce, tranquilla e con un sorriso:

"Buongiorno!"

Y/N: "C-... ciao..."

Disse lei, ancora frastornata, sottovoce.
Tenya si alzò, si stiracchiò, e si mise in piedi.

T: "Il professor Aizawa e il professor Sekijiro Kan ci hanno dato il permesso di stare a casa per oggi, quindi non ti preoccupare, ora ci penso io a fare la tua colazione."

Detta l'ultima frase con fierezza, si avviò verso la cucina; intanto, Y/N si rolse il pigiama e mise delle culotte a pantaloncino ed una maglia oversize sel suo colore preferito, e anche lei camminò verso il tavolo da pranzo.

Y/N
Giro l'angolo e trovo tutti i miei compagni di classe e le persone che erano presenti in infermieria, forse anche qualcun'altro della classe A, meno che la persona che ieri cercavo di raggiungere.

In un secondo, ritrovo tutti gli occhi puntati su di me; Monoma mi si avvicina e con la sua aria superiore, e dice:

"Ma che hai combinato ieri eh~?! Ovvio, un pasticcio, perché sei super distrat--"

Subito Kendo lo rimette a posto con una manata sulla collottola, che lo stende.
Due ragazze della mia classe, Pony e Kinoko, si avvicinano per essere sicure che stia bene: annuisco chinando di poco la testa.

Mi avvicino a Tenya e gli prendo la manica e, guardando verso il basso, lo porto dietro l'angolo.

Y/N: "D-dov...è..."

T: "Dov'è chi, Y/N?"

Y/N: "Kat....suki"

IIDA
[Vuole sapere di Bakugo? Perché?]

"Y/N, perché devi saperlo? Non è lui che ti ha ferito?"

Lei mi guarda con un espressione implorante e.. frustrata, o forse preoccupata?

"Non so dove sia, mi discpiace"

Lei velocemente si trasforma, rizza le orecchie, chiude gli occhi ed inizia a muovere le orecchie a destra e a manca per intercettare qualche rumore. Pochi secondi e le sue orecchie si fissano si un punto, spalanca gli occhi e corre subito fuori, mentre tutti la guardiamo confusi.

Y/N
Aumento la velocità e abbasso le orecchie in dietro. Continuo a seguire la traccia con l'olfatto, ora udire non serve: corro troppo veloce e c'è troppo freddo.

Sono al centro della città e metto in funzione la testa per ricordarmi dove si trova la casa del mio migliore amico; dritto... destra... vicolo... rotonda... passo il sushi...

"Dritto"

Dico davanti alla costruzione. Mi avvicino e suono il campanello: nessuno risponde.
Risuono.
La porta non si apre.
Chiamo.
Per l'ennesima volta, niente.

Un po' delusa, me ne torno a casa, che nel frattempo si era svuotata, e mi butto sul mio letto.

————Il giorno dopo, alla UA————

Y/N
Entrata in classe, i pochi che erano in infermieria - Shinzo, Kendo, Tetsutetsu e Monoma - erano seduti al posto e miguardavano normalmente sorridendo, sapendo che stavo bene, mentre gli altri mi accerchiarono e tempestarono di domande, a cui non risposi, mentre andavo a posto.

(Per chi si fosse chiesto: "ma come, non c'erano anche Kinoko e Pony?" No, pk loro non hanno visto le ali di Y/N, non sono andate in infermieria e quindi non sanno dei molteplici quirk)

[Ma quando finisce...ormai è un ora e mezzo circa che Mr. Kan va avanti a parlare della pericolosità che si può incontrare se ci si scontra con uno sconosciu-] nemmeno finito il mio pensiero, che Shota Aizawa, il coordinatore della 1A, irrompe in classe aprendo rumorosamente la porta.

A: "Iida è qui?"

(ho messo il cognome di Tenya, dato che vi considerate fratelli)

V.K: "SÌ, devi parlarle?"

A: "Esatto, Iida, vieni con me"

Io sistemo la mascherina di stoffa in modo tale che mi copra anche il naso, mi alzo, prendo le mie cose e seguo Aizawa.
Lui mi porta nella stanza del preside, che mi fa accomodare su un divanetto, e mi porge una tazza di tè.

Nezu: "Sentiti tranquilla di parlare e sfogarti quanto vuoi cara, ma ora, parliamo di ciò che è successo ieri; Shota puoi uscire? Grazie"

Così ha attaccato a parlare per più di due ore di qualsiasi cosa che gli passasse in mente correlato all'evento di ieri.

[Stento a tenermi sveglia, MA QUANDO FINISCE?! Vorrei proprio andarmene... QUALCUNO VENGA A SALVARMI.]

———————————————————

[Sono. Passate. Quattro. Dannatissime. ORE!!]

Ed in quel momento, la porta si apre. Io guardo il mio salvatore entrare:

[SHINZOOOOOOOOO]

Lo guardo quasi con le lacrime agli occhi

S: "Y/N, vieni, Mr. Aizawa ti vuole"

Subito scatto in piedi e lo raggiungo, mi giro prima di uscire, mi inchino al preside, mi rigiro verso il ragazzo e ci incamminiamo verso il cortile della scuola.

La classe 1A e mr. Aizawa erano tutti davanti a me. Guardo Aizawa con sguardo interrogativo e lui ricambia guardando una palla che tiene in mano e il telefono con un numero: 780

(Raga non mi ricordo quanto Bakugo ha fatto nella prova sorry)

Inclino la testa come segno che non capivo, e lui mi dice che è il numero che uno dei suoi ha fatto, lanciando la palla con il quirk.

A: "Prova. Ragazzi chiudete gli occhi e giratevi, se non lo fate sapete le conseguenze"
tutti fecero come chiesto e Aizawa mi diede la palla.
Attivo il quirk elementare e prendo la palla in mano, tendo il braccio davanti a me, concentro la potenza, chiudo gli occhi... ciò che si sente è solo un fischio lungo che pian piano si dissolve.

^be-beep^

Apro gli occhi, disattivo il quirk e tutti si girano.

Il contatore aveva segnato...

1A: "2.000 METRI?!?!"

Questione di qualche millisecondo che vengo accerchiata da ragazzi e ragazze curiose.

?: "Come ha fatto?!"
?: "Il colpo doveva essere fortissimo!"
?: "Devo prendere appunti su di lei."

A: "State zitti! Y/N..."

Aizawa mi si avvicina, e all'orecchio sussurra:

"Devi stare attenta alla potenza, per poco perdevi il controllo. Per evitare di uccidere qualcuno con il tuo quirk, ho dovuto disattivartelo per poco, ma tu eri troppo concentrata per sentirlo"

Io getto lo sguardo terra e poi lui dice, ad alta voce, che io avrei partecipato agli allenamenti della classe.

Avevo gli occhi spalancati per lo stupore e, senza esitare ovviamente, accetto la proposta con un cenno deciso del capo e sguardo serio.

Quando Aizawa mi stava scortando in classe mi disse:

"Y/N, prometti che non ti avvicinerai e parlerai con bakugo finché lui non scopre da solo chi sei"

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Come Aizawa disse l'ultima parola, Y/N aveva gli occhi spalancati ma, seppur titubante, lo promise. Dopo essersi separati, Y/N entrò nella propria classe; inutile dire che tutti i suoi compagni erano eccitati nel sentire che fosse successo, ma lei non proferì parola e si andò a sedere al posto.

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⊹ ࣪ ˖ Prossimo cap. : Inizia l'allenamento

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