Capitolo 6

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Ogni uomo ha un suo compito nella vita, e non è mai quello che egli avrebbe voluto scegliersi.

(Hermann Hesse)

Sebastiano e Adele correvano l'uno accanto l'altra in un silenzio imbarazzante,interrotto soltanto dal frinire delle cicale e dai loro respiri regolari,talmente sincronizzati da sembrare uno solo. Melania si era dissolta,tornata nel corpo di Sebastiano,ed era stranamente silenziosa.

-allora...vai spesso a correre?- chiese lui,cercando di cominciare una conversazione.

Adele continuò a guardare fisso di fronte a lei,Il respiro leggermente appesantito.

-si,qui è sempre molto bello.- accennò Adele con un mezzo sorriso.

-si hai ragione. Poi non passa nemmeno una macchina.-

-già.-

Silenzio.

Sebastiano pensò che Adele era una ragazza molto timida e riservata. Eppure non gli era sembrato così guardandola in classe,le era sembrata socievole. Il silenzio che si creava con lei stava diventando abbastanza seccante.

-tu invece... Vai spesso a correre?- Con sua sorpresa,continuò lei il discorso. E lui rispose immediatamente.

-Praticamente tutti i giorni. Nel posto in cui vivevo prima facevo anche palestra.-non era esattamente una bugia,ma nemmeno la verità. Non poteva certo dirgli che faceva degli allenamenti intensivi ogni giorno,che andavano dal karate al tiro al bersaglio.

-Capisco... Devi essere un tipo molto sportivo.-

-diciamo di si...ho cominciato da piccolo e poi è diventata una sorta di abitudine,ormai non ne posso fare a meno. Tu invece?-

-Ehm...diciamo che io lo faccio per dimagrire e rimanere in forma,sinceramente non mi è mai piaciuto lo sport. La corsa e il nuoto sono gli unici due sport che sopporto.-

Sebastiano cominciò ad ansimare, i muscoli delle gambe e dell'addome completamente in tensione. Una goccia di sudore scese dalla tempia per finirgli nella barba,creandogli un leggero fastidio. Il sole era forte,ma c'era un leggero venticello ad addolcire il tutto.

-Comunque... qui è tutto così incontaminato e genuino...sapevo che era un posto in mezzo al verde,ma qui è tutta un'altra cosa- questo era vero. Era piacevole.

-non sei mai andato in campagna con la tua famiglia?-era abbastanza sorpresa.

-no in realtà. Ecco...i miei sono più tipi da lavoro e città, cose così.-

L'unico verde che aveva visto prima di adesso era quello dei parchi e dei viali,e le campagne le vedeva da lontano,mentre si spostava da una città ad un altra.

Prese un respiro,assaporando l'aria pulita.

-Però...mi sono accorto che mi piace tantissimo.-

Gli occhi della ragazza si illuminarono.

-Anche io lo adoro. Di solito la gente ama la città,i posti movimentati,i negozi,le macchine e cose così, e non è che non piacciano anche a me. Tuttavia...c'è qualcosa in questo posto che mi attira quasi come se fosse...il mio habitat naturale o una cosa del genere.-

Alzò una mano ,indicando il paesaggio circostante.

-Ci venivo sempre con mio nonno,a passeggiare. Raccoglievano gli asparagi,i funghi,le more e le erbe selvatiche,quelle che si mangiano cotte. Avremo ispezionato ogni minimo centimetro di queste colline. Tutto quello che so sulla natura l'ho imparato da lui.-

E si fece stranamente silenziosa,persa per i suoi pensieri.

"Chissà,forse ripensa alla sua infanzia" pensò lui,osservando il suo viso. Sembrava un'altra persona con i capelli legati e gli occhiali,ma non cambiava molto per lui,la trovava sempre carina.

A soul in the dark(interrotta)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora