Fine agosto. Faceva caldo quel giorno, ma non eccessivamente, non era quel caldo afoso che ti toglie il respiro e la voglia di vivere, tra l'altro.
Angelina, come al solito, era fissa davanti all'armadio da dieci minuti, l'aria assorta, senza sapere minimamente cosa indossare. Non aveva nessun impegno importante, un giro in motorino...
«Merda!» il suo telefono aveva iniziato a squillare.
«Scendi, sono arrivata.»
«Arrivo, dammi qualche minuto!»
E riattaccò. A quel punto prese le prime due cose che aveva a portata di mano e si vestì, si pettinò i capelli, lasciandoli sciolti, ben consapevole che il casco li avrebbe guastati tutti. Si guardò allo specchio: nonostante si fosse vestita così velocemente, l'outfit era carino e le stava bene.
Angelina amava la moda, vestirsi, fare mille abbinamenti, che nella maggior parte dei casi, venivamo bene. Aveva un talento innato.
Prese la borsa, ovviamente abbinata, le chiavi ed il casco e scese.
Roxie l'aspettava giù, con la testa china sul cellulare ma lo sguardo impaziente.
«Scusa il ritardo» le fece, con un tono di scuse.
Lei sorrise, come a dire "non preoccuparti". Era una bella ragazza, alta e magra, i capelli castani che le ricadevano giù per le spalle, e delle labbra carnose.
Accesse il motorino e si posizionò in modo che l'amica potesse salire.
«Andiamo verso il mare?» le disse, con un tono di voce leggermente più alto, per via del rumore.
«Certo!» e partirono. Ci avrebbero messo all'incirca un quarto d'ora. Entrambe amavano passare i pomeriggi in quel modo, a girovagare per la città con quella spensieratezza che solo i diciottenni posso avere. In realtà Angelina avrebbe compiuto diciott'anni due settimane dopo.
Non gliene importava granché in realtà, odiava i compleanni da quando quattro anni prima, per il suo quattordicesimo compleanno, non si presentò quasi nessuno.
Però, la maggiore età, era un traguardo importante, le dicevano, e stava cercando di organizzare una festa.
«Ti va un caffè?»
Erano arrivate al mare. Li, c'era un piccolo bar, che solitamente brulicava di turisti.
«Si.»
Così svoltarono a destra, Roxie fece scendere l'amica e parcheggiò il suo Liberty.
Entrarono, e si sedettero, nell'attesa del cameriere.
«Cosa vi posso portare?»
«Due caffè al ghiaccio.»
«Arrivano subito.»
Il posto era accogliente, e stranamente più vuoto del solito, forse dato l'orario. La gente probabilmente era in spiaggia.
«Ma tu ci pensi che questo è l'ultimo anno di liceo?»
Wow. Era strano pensarci in realtà, ma entrambe non vedevano l'ora di iniziare un nuovo capitolo della loro vita.
Angelina sarebbe andata a Firenze, per studiare moda e Roxie anche, ma per studiare architettura. Avrebbero condiviso un appartamento e non potevano essere più felici di così, andavano d'accordo su praticamente tutto ed erano grandi amiche.
«E che a breve, prenderemo anche la patente?»
«Come compi diciott'anni ci iscriviamo subito a scuola guida!»
Nel frattempo il cameriere era arrivato con i caffè.
«Quest'anno, comunque, credo che sarà molto impegnativo: la maturità, la patente, la preparazione all'università...»
«L'importante è non innamorarsi di nessuno! Insomma, che senso ha? Tanto l'anno prossimo ce ne andiamo, ed io odio le relazioni a distanza. E poi come sarà bello iniziare tutto da capo, in una grande città dove non ci conosce nessuno!»
«Promettiamoci una cosa», disse Roxie «quest'anno, nessuna di noi due si fidanzerà. Single fino a settembre 2022!»
«Te lo prometto.»
Continuarono a parlare del futuro, con aria sognante e gli occhi lucidi finché il ghiaccio nel bicchiere non fu completamente sciolto e la gente aveva iniziato a riempire il bar. Così, dopo aver pagato, si rimisero il casco e ripartirono, fermandosi di tanto in tanto per ammirare e scattare qualche fotografia al tramonto.ANGOLO AUTRICE
ciaooo a tutti
ho voluto pubblicare il primo capitolo subito dopo il prologo, cosicché magari poteste farvi un'idea migliore di quella che sarà la storia! spero vi piaccia!!
un bacioooo fatemi sapere ❤️❤️
tik tok: @comeanimeperdute_wattpad
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Come Anime Perdute
General FictionC'è chi sostiene che sia tutto già scritto, da prima che nasciamo. Destino? Fato? Programma divino? Una vecchia canzone diceva "il destino te lo crei, non te lo scrivono." Qualunque sia la verità, nessuno può programmare niente. La vita fa il suo...