-Lily alzati! È Natale, accidenti!- Emmeline Vance urlava dalla Sala Comune, tentando di svegliare la sua migliore amica.
-Lily!-
L'amica in questione tentava di soffocarsi con un cuscino, ignorando la voce che la chiamava. Quando Emmeline si mise a sbattere i pugni contro la porta, Lily si alzò, furiosa. Non riflettendo sul fatto che indossava un semplice paio di pantaloncini e una canottiera, spalancò la porta, convinta di trovarsi davanti semplicemente Emmeline. Ovviamente, non fu così. Alle spalle della amica una serie di visi curiosi e divertiti la scrutavano. Intravide Alice e Frank, intenti a scambiarsi effusioni un attimo prima, che la fissavano, con un sopracciglio alzato. Una serie di ragazzi più piccoli sembravano imbarazzati. Vide Susan Baston che spingeva Jasper, per impedirgli di fissare Lily. Poi c'era Remus, che, da bravo ragazzo e da buon amico, tentava di non guardarla, così come Peter. Al contrario Sirius Black si alzò, per scrutarla meglio, facendo vagare lo sguardo sulle sue gambe nude e sulla scollatura della canottiera. Accanto a lui, Potter, incastrò il suo sguardo luminoso negli occhi verdi di lei, interrompendo però quel contatto visivo dopo brevi secondi. Spinse un cuscino sulla faccia di Sirius, con fare geloso e protettivo. Emmeline aveva gli occhi argentati sgranati e aprì le braccia, facendole da scudo. Alice si precipitò da lei, spingendola dentro, e chiudendosi poi la porta alle spalle.
-Lily Evans! Si può sapere dove hai la testa?- sbottò la mora. Lei si sedette a terra, nascondendo la testa sulle ginocchia. -Non lo so, Ali.-
L'amica si abbassò al suo livello.
-Stai bene?- domandò, seriamente preoccupata. Lily la guardò negli occhi, dopo tanto tempo. Alice, la dolce Ali, la brava Alice, che le leggeva dentro, le stava offrendo una spalla su cui piangere, su cui sfogarsi. Avrebbe tanto voluto urlare, sputare tutto fuori, ma non poteva. Semplicemente non poteva. Sarebbe stato pericoloso. E poi, che avrebbe detto? Sai, Ali, ho scoperto di amare Potter e subito dopo sono venuta a conoscenza che il nostro grande amore sarà la causa della nostra morte. E poi? Questo avrebbe compromesso il futuro. E se per colpa sua anche Alice sarebbe morta? Non poteva, maledizione.
-È per James?- domandò, cauta. Lily affondò di nuovo nelle ginocchia, sospirando. Non poteva parlare, ma continuando così Alice l'avrebbe capito da sola.
-No, tra me e Potter è finita.-
Vide la porta aprirsi e, per uno scherzo del destino, James si affacciò, preoccupato. Lily fece finta di non averlo visto. Maledizione. Che ci fai qui? Potter doveva starle lontano, era rischioso. C'era solo un modo, per proteggerlo: farsi odiare.
-Lils, a me puoi dire tutto. Perché avete chiuso?- continuò Alice, ignara del dolore di Lily. La rossa usò tutto il suo coraggio per spezzarsi il cuore. Alzò gli occhi, fredda.
-Chiuso? Tra me e lui non è mai iniziata.-
James si fermò, chiudendo i pugni. Alice la guardò, con gli occhi socchiusi.
-Ma che dici? Eravate entrambi molto presi. Io ti conosco.-
Lily rise. La lama era affondata. Doveva solo spingerla più a fondo.
-Io lo odio. L'ho sempre odiato. E sempre lo odierò. Tu non mi conosci.-
Uno a zero per il destino.
Vide James esitare, così come Alice.
-Stai mentendo.- sussurrò, incerta.
-Io non potrei mai amare James Potter.-
No, James io ti amo. Ti amo. Ti amo.Due a zero. Sentì il cuore lacerarsi. Troppe bugie. Lily abbassò lo sguardo. Serviva il colpo di grazia.
-Non voglio vederlo mai più.-
No. No. No. James la guardò e, finalmente, lei ricambiò lo sguardo. Sussultò quando vide il volto di Potter vuoto da ogni emozione. Non c'è urlo più forte del silenzio. Non c'è dolore più profondo dell'indifferenza. Uscì, sbattendo la porta, proprio quando Alice si voltò, capendo finalmente le parole dell'amica. Vide Lily sgretolarsi come un vaso di terracotta che colpisce il pavimento. Di slancio, senza domande e senza pretese di risposte, abbracciò la sua migliore amica, impedendole di rompersi in mille pezzi. Come se fosse convinta che, stringendola, avrebbe fermato la sua caduta. Ma lei si ruppe lo stesso, lanciando un urlo straziante, sulla spalla della bionda. Un urlo senza lacrime. Perché quello non era dolore. Era disperazione pura. Alice in risposta la strinse ancora. Lily sembrava sotto shock, in preda ad un dolore straziante. Sussurrò impercettibilmente il suo nome, come se da esso dipendesse la salvezza.
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Solemnly Swear
Fanfiction《-Torna da me.- gli disse. James si voltò, ghignando. -Farò tutto il possibile.- -Giura, Potter!- -Te lo giuro solennemente, Evans.-》 Il principio della storia più amata e conosciuta al mondo. L'amore, contrastato e segnato dal destino, di due giova...