Capitolo 18

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Un libro babbano che parla di psicologia diceva che quando provi un dolore a livello emotivo altamente straziante, esso si ripercuote sul tuo corpo diventando un dolore fisico altrettanto straziante. Un po come se ti stessero staccando un braccio, o se ti stessero estraendo il cuore dalla bocca. I tuoi sensi si annebbiano. Ti senti in una bolla di vetro in cui sta finendo l'aria. E non puoi uscire. Allora guardi il punto che ti fa male, aspettandoti ferite, sangue, orrori. Ma non c'è niente. Perché è solo uno scherzo del tuo subconscio. La mancanza della fonte del dolore ti risveglia da quello stato di panico in cui ti trovi. E i tuoi sensi riprendono a funzionare.

Lily era piegata in due, con gli occhi spalancati, incapace di muoversi. Nella sua mente si ripeteva la stessa scena: James che la allontana, James che le dice di scappare, James che viene trafitto da artigli di lupo mannaro. Aveva urlato, probabilmente, ma in quello stato di shock non riusciva a sentire nulla. Si svolgeva tutto a rallentatore. Remus stava indietreggiando di alcuni passi, lasciando il corpo di Ramoso a terra, inerme. Una parte di Lily sapeva che adesso il lupo mannaro l'avrebbe morso, condannandolo a subire la sua stessa maledizione. Tuttavia non lo fece. Anzi, si guardò le dita sporche di sangue e scappò via. Perché non lo aveva morso? Che fosse già morto?
No. No. James alzati. Alzati dannazione alzati.

Ma non si alzava. Lily vide Sirius che la scuoteva, dicendo qualcosa. Ma lei non sentiva. Black la fece alzare, guarandola con i suoi occhi argentati. Se James era morto davvero, perché Black perdeva tempo con lei?

-Lily..-

Lei incrociò il suo sguardo.

-È vivo, Lily devi aiutarlo. Ti prego. Ritorna in te Evans!-
È vivo. Lily si raddrizzò, correndo verso il corpo. James respirava a fatica, ma respirava.

-Oddio! Se muori ti uccido, Potter.-

Gli strappò la maglietta, muovendo poi la bacchetta -che aveva ritrovato nel trambusto- sulle ferite.

-Dov'è andato Remus?- domandò Peter, che si era avvicinato al fianco di Sirius.

-Perché non lo ha morso?- chiese Lily.

-Penso che tentare di uccidere il suo migliore amico abbia risvegliato la parte umana del lupo.- rispose Felpato.

-Dobbiamo cercarlo.- fece Peter.

Lily estrasse dalla tasca la boccetta con la pozione. -Prima di venire nella Foresta, ho creato questa. Può interrompere la trasformazione, è una medicina. Ma sarà molto debole, dovete portarlo in infermeria. Stare fuori potrebbe ucciderlo.- Sirius prese la pozione dalle mani sporche di sangue della ragazza. -Tu guarisci James. Ci vediamo al castello.-

-Black!-

-Dimmi, Evans.-

-Fa' attenzione.-

Sirius annuì, sparendo nel buio con Peter. Lily riprese a osservare James. Era più pallido e aveva la fronte madida di sudore. Tentò tutti gli incantesimi di guarigione che conosceva, ma, ogni volta, il sangue ritornava a sgorgare.

-James!- mormorò, con la voce spezzata.

Lui aprì gli occhi nocciola, sorridendo appena. Cercò di aprire la bocca, ma da essa scivolò una goccia di sangue.

-No, resta con me, Potter.-

Il ragazzo continuava a guardarla, con gli occhi che perdevano luminosità.

-Lily..- sussurrò, come se avesse paura di perderla. Come una preghiera a rimanere.

-Sono qui. So che dovrei dirti qualcosa tipo: vai tranquillo, lì non soffrirai. Ma..non andare, James. Okay?- lo implorò, ignorando le lacrime.

Solemnly SwearDove le storie prendono vita. Scoprilo ora