Capitolo 1

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Strizzò gli occhi maledicendo le grandi finestre del proprio loft e maledicendo se stesso per non aver chiuso bene le tende alle spalle del proprio letto. Sbuffò, contrariato, coprendosi con il lenzuolo ed il piumone fin sopra la testa, rannicchiandosi per bene nella speranza di dormire ancora un po'. Ma la persona accanto a lui non sembrava essere della sua stessa idea e, con un colpo secco, tirò verso il basso le coperte scoprendo non solo Buck ma anche se stesso.
« Eddai, per una volta potremmo anche saltare la colazione e dormire altri cinque minuti. »
Borbottò, Buck, riprendendo le coperte per coprire tutti e due. Sembrava una caffettiera, si lamentò sottovoce scatenando la risata di Eddie. Quella risata che a Buck piaceva moltissimo specialmente se era lui la causa. Appena sveglio Eddie aveva la voce roca, moltissimo, e così anche la sua risatina molto bassa e incantevole. Poteva dire che fosse sexy... la risata, non Eddie. In realtà anche il vigile del fuoco lo era ma Buck non aveva alcuna intenzione di soffermarsi troppo su quel pensiero. Si voltò su un fianco mettendo un braccio sotto al cuscino e l'altro sopra di esso, stringendo quell'oggetto morbido nella mano. Eddie era steso a pancia in su con le mani poggiate al petto, la testa girata in direzione dell'amico. 
« Tu senza colazione? Impossibile. »
Nuovamente quella risatina che fece tremare Buck per un paio di secondi, o forse più di un paio. Lo osservò voltarsi con tutto il corpo in sua direzione e posizionarsi allo stesso modo di Buck, come se fossero l'uno il riflesso dell'altro. Rimasero in silenzio per un po', forse meno di un minuto, prima che Eddie potesse partire all'attacco e fare il solletico a Buck. Il vigile del fuoco scoppiò in una fragorosa risata, soffriva molto il solletico sulla pancia e Eddie lo sapeva, colpiva nel suo punto più vulnerabile fino a vincere costringendo Buck a scoprirsi del tutto e a mettersi seduto.
« Ho capito, ho capito! »
Disse, a voce alta, con il respiro corto a causa delle risate. Scosse il capo colpendo Eddie con un cuscino, proprio sulla faccia, prima di alzarsi e ricevere un piccolo calcio sul sedere. Guardò male l'amico, per finta ovviamente, prima di scendere e raggiungere la zona cucina per poter mettere nel tostapane dei waffle congelati, la sua specialità. Eddie lo raggiunse subito affiancandolo per poter preparare il caffè. Si dividevano la colazione, quando Buck restava a dormire a casa di Eddie si occupava lui della colazione mentre Buck preparava il caffè e il latte per Christopher. Il figlio di Eddie aveva passato la serata con Carla, i due vigili del fuoco avevano concluso il proprio turno la sera prima verso tarda ora e, per non svegliare il bambino, erano rimasti a casa di Buck troppo stanchi e bisognosi di ore di sonno. Il cellulare di Eddie squillò indicando l'arrivo di una videochiamata, rispose rapidamente con la felicità nello sguardo e nella voce. Chris stava per andare a scuola, accompagnato da Carla, ma non poteva farlo senza prima aver dato a suo padre il buon giorno e augurandogli buon lavoro. Così fece, riservando lo stesso saluto anche per Buck che, assieme ad Eddie, salutò Chris con un bacio volante prima di concludere la videochiamata. 
« Mi manca Christopher, e non lo vedo da un giorno, ti rendi conto?! »
Buck sembrava quasi sconcertato, si era affezionato così tanto a quel bambino fin da subito. Un amore a prima vista, non si era mai fatto problemi ad esternare il proprio affetto nei confronti del figlio di Eddie come in quell'esatto momento. Non vedeva il bambino da solo un giorno e ne sentiva la mancanza, Eddie gli sorrise in modo decisamente tenero poggiando la mano sulla sua spalla come a volerlo confortare. Dopo quel breve momento ripresero a fare colazione accomodandosi a tavola guardando da YouTube qualche video a caso, per ingannare il tempo. Sparecchiarono e a turno fecero una rapida doccia prima di vestirsi e recuperare le loro cose per recarsi all'auto di Buck e dirigersi alla caserma dei pompieri. 
« Buongiorno a tutti, necessito di caffè. »
Buck, con la sua ventata di aria fresca, salutò tutti gli amici e colleghi raggiungendo la cucina dove trovò Bobby, Chimney e Hen seduti al tavolo per una rapida seconda colazione, come loro solito. Dietro Buck c'era Eddie che non esitò a prendere posto al tavolo dopo aver chiesto al suo migliore amico la cortesia di portare anche a lui un'altra tazza di caffè, visto che il primo non era bastato a nessuno di tutti e due. Hen guardò Eddie con uno strano sorrisetto sul viso, da un po' di tempo aveva iniziato a fare così ogni volta che vedeva i due amici arrivare in caserma insieme. Il destro sopracciglio di Ed scattò verso l'alto chiedendo, silenziosamente, il perché di quello sguardo da parte del paramedico. Buck tornò nel giro di pochi secondi poggiando la tazza di caffè per Eddie sul tavolo mentre con la mano libera gli lasciava una carezza sulla spalla. A quel punto, mentre Eddie prendeva la tazza, poté notare nuovamente lo sguardo di Hen ed il sorriso che prontamente nascose dietro la sua tazza fingendo di leggere qualcosa al cellulare. Eddie si appuntò mentalmente di dover parlare con lei il prima possibile e Buck percepì qualcosa di strano nell'aria, era evidente che qualcosa stesse turbando il suo Eddie. Spalancò gli occhi quando si rese conto di aver formulato quel pensiero, non tanto per ciò che aveva pensato quanto per aver definito Eddie il "suo Eddie". Scosse il capo bevendo il proprio caffè, Bobby e Chimny scesero per sistemare i camion lasciando soli i due amici con il paramedico. Si schiarì la voce pronunciando il proprio pensiero, quello che le frullava nella testa da quando aveva visto tutti e due salire assieme, nello stesso momento.
« Anche oggi siete arrivati insieme a lavoro... Buck hai dormito da Eddie? Ma la serata cinema non era il venerdì? »
Parlò con tono calmo, non c'era malizia o altro tipo di emozione nella voce, solo sincera curiosità. Buck sollevò le spalle stendendo le labbra in un sorriso mentre Eddie terminava il suo caffè sentendo il proprio stomaco brontolare. Si alzò per recuperare tre muffin offrendo gli altri due ai suoi amici mentre Buck iniziava a staccare un pezzetto del proprio dolce.
« Ha dormito da me visto che ieri abbiamo staccato tutti tardi. » 
Muffin al cioccolato, il suo preferito. Hen annuì e, con metà dolcetto nella mano, si allontanò scendendo le scale per raggiungere Chimney e caricare l'ambulanza con le varie scorte. Eddie e Buck, rimasti soli, si guardarono per qualche secondo prima di ridacchiare... senza un vero motivo. Diaz avvicinò di più la sedia a Evan poggiando distrattamente il capo contro la spalla dell'amico, sbadigliando subito dopo. Era stanco, erano stanchi, il turno del giorno prima era stato massacrante e avevano sulle spalle sì e no quattro ore di sonno. Chiuse gli occhi rischiando di addormentarsi sulla spalla di Buck se non fosse stato per lo stesso Evan che, scuotendolo piano, lo invitò a svegliarsi e a raggiungere i divanetti per riposare un po'. Non se lo fece ripetere due volte, finito il muffin si alzò camminando verso la zona relax per sedersi e chiudere un po' gli occhi. Buck lo raggiunse qualche secondo dopo sedendosi al suo fianco e fu il suo turno di poggiare la testa contro la spalla di Eddie. Senza rendersene conto si addormentarono, tutti e due, Eddie con un braccio attorno alla vita di Buck e l'amico comodamente stretto al corpo di Eddie, il viso quasi nascosto contro il collo dell'ispanico. E Buck, completamente rilassato e cullato dal sonno, pensò di non poter più fare a meno di Eddie nella sua vita e che da un po' di tempo a questa parte dormire con lui rendeva, anche poche ore di sonno, speciali e uniche. Dormiva bene, si svegliava più rilassato e felice, anche quando a svegliarli erano delle emergenze e anche con un'ora di sonno sulle spalle. 
Quei pensieri iniziavano a spaventarlo, quella consapevolezza poteva essere un'arma a doppio taglio...



Hello!
Eccomi qui con il primo capitolo di questa storia firmata Buddie! Per chi non li conoscesse parlo di Eddie e Buck della serie tv 911. Il primo capitolo è solo un punto di partenza, più avanti nella storia verranno aggiunti sempre più particolari e, cosa più importante, cercheremo insieme di capire cosa lega per davvero questi due piccoli vigili del fuoco!
Vi mando un bacio, Claudia. 

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