capitolo 1.

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Capitolo 1.

"Nuova notte che non prendo sonno,nuova canzone,le mie parole sono belle perché hanno il tuo sapore.."
Ecco la mia sveglia.
L'unico lato positivo della mia sveglia è la canzone,anche se mia madre rompe dicendo che è troppo rumorosa per essere una suoneria.
Ma che colpa ne ho se senza questa canzone non vivo?
Apparte i dettagli inutili,di solito nelle fan fiction la protagonista inizia le medie il liceo le elementari o robe simili,io invece sono a metà nel terzo anno di liceo linguistico.
Come al solito mi alzo,e a ritmo di "One last time" mi vesto.
Credo di essere la ragazza più semplice possibile immaginabile nel vestire,dato che ho un armadio con solo leggins e felpe giganti.
Si,faccio schifo nel campo della moda.
Poi ho le mie amate vans che allaccio respirando con Gli One direction,a ritmo di Strong.
E ora passiamo al trucco,e li si che c'è da ridere.
Come un rinoceronte in calore metto l'eye-liner,matita sotto e mascara.
E no,per chi se lo stesse chiedendo,non ho gli occhi blu grigi o verdi.
Sono dei semplicissimi,stupidissimi occhi marroni.
Finisco con un burrocacao e un pochino di fard per dare al mio viso pallido un po' di colore.
Infine mi pettino i miei lunghissimi capelli neri,con lo shatush blu.
Mentre esco dal bagno mi accorgo che la canzone sta finendo,quindi rimedio mettendo "Supereroi falliti" e penso a quanto ami la musica.
Scendo le scale e incrocio mia madre al computer,e iniziamo a litigare.
"Buongiorno mammina"
So che le da fastidio,ahaha.
"come sto?"
Lei mi guarda infastidita e si avvicina ispezionandomi gli occhi.
"Ma dai Madison! Come hai messo quell'eye-liner? Sembri una troia! Ma è mai possibile che non sai fare nemmeno quello?"
E inizia una discussione,evviva.
"Forse non sono brava a metterlo perché a differenza mia per gli altri c'è un cazzo di qualcuno che da consigli o anche un semplice aiuto!"
"Cos'ho sentito? Madison guai a te se ti sento parlare di nuovo così! Ma chi ti credi di essere? Fila subito a scuola. Esci che ne ho abbastanza."
Senza ribattere prendo il cellulare che avevo posato sul tavolo.
Non faccio in tempo a fare un passo che lanciandomi un'occhiata mi urla:
"Vedi te! Sempre con quel telefono di merda! Vedi di imparare l'educazione e ad impegnarti di più a scuola!"
Facendo finta di non aver sentito esco sbattendo la porta.
Perfetto,direi.
Ma perché deve finire sempre così,quando ci parlo?
Perché rovino sempre tutto? Non riesco a contenermi.
E no,non piango.
Non sono orgogliosa,penso semplicemente che non si merita le mie lacrime.
Ed essendo in super ritardo,a ritmo di "Scusate per il sangue" salgo sull'autobus e mi incollo al finestrino.

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