7~ Happy Ever After

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Leo Pov:

Una volta oltrepassata la soglia di quel cancello la mia vita andò avanti ed il tempo procedette con essa...

Il settembre successivo al mio diploma,assieme ad Izumi iniziai a lavorare all'Ensemble Square, io come compositore e lui principalmente come modello. L'estate successiva Ritsu ed Arashi ci raggiunsero.

Oggi è il dieci Giugno ed ho compiuto vent'anni da poco, in questo momento mi trovo ancora in ufficio a comporre e compilare diverse scartoffie con la sola compagnia delle mie cuffie

Chissà cosa starà facendo Tsukasa adesso?

Mi ritrovai a formulare questo pensiero come di consueto: durante questi due anni avevamo avuto veramente rarissime volte la possibilità di vederci o di sentirci anche solo per messaggio ed anche in quelle poche occasioni o io o lui venivamo chiamati per motivi di lavoro o di studio ritrovandoci costretti ad interrompere il nostro appuntamento

Sospirai mentre mi toglievo le cuffie che stavano iniziando a darmi il mal di testa per poi riporle in uno dei cassetti della scrivania, subito dopo appoggiai braccia e testa sulla superficie fredda del tavolo in legno,un momento dopo uno sbadiglio lasciò le mie labbra e gli occhi iniziarono a farsi sempre più pesanti fino a chiudersi quasi completamente

Leo:< Sono già le dieci e mezza di notte...mmmhh...> Mugugnai con tono stanco quando riuscii ad intravvedere l'ora segnata sullo schermo del computer

Tsukasa:< Non ti fa bene lavorare fino a tardi, lo sai>

Sentii la sua voce all'improvviso, poi le sue esili braccia stringermi ed il suo mento poggiarsi sulla mia spalla: fu un gesto molto semplice ma bastò a farmi sgranare gli occhi per lo stupore

Leo:< Tsukasa?? Non sto sognando vero??> Scattai subito in piedi per guardarlo meglio ed accertarmi di non star sognando

A fargli luce vi era solo l'illuminazione dello schermo ancora accesso del computer ma era sufficiente per permettermi di vederlo bene: in questi ultimi due anni non era diventato tanto più alto, invece la sua acconciatura si era fatta differente: ora aveva i capelli sul retro più corti che coprivano appena la zona del collo. Per quanto riguarda le ciocche laterali ,inevece, le aveva fatte crescere: quelle sul lato destro le aveva sistemate con cura dietro l'orecchio mentre quelle a sinistra gli ricadevano dolcemente sulla guancia, la sua fronte invece era coperta da una lunga frangia che arrivava quasi a solleticare l'occhio sinistro dato che era spostata nella medesima direzione. I suoi occhi erano però rimasti gli stessi: due bellissime gemme viola che erano in grado di brillavare anche durante una notte senza stelle né luna e che lasciavano trasparire dolcezza e purezza in ogni sua singola espressione, pure la sua voce melodiosa era rimasta quasi del tutto immutata. È tale e quale ad un bellissimo sogno, non saprei come altro descrivere tutto ciò

Tsukasa:< Tranquillo, è tutto vero, è tutto vero> Mi si avvicinò e mi abbracciò di nuovo non appena si accorse delle lacrime che minacciavano di scendere dal mio viso da un momento all'altro

Leo:< Mi sei mancato così tanto! > Esclamai stringendolo forte a me per poi lasciar scorrere le lacrime sul mio viso e versarle sulla sua spalla di conseguenza

Tsukasa:< Shhh, va tutto bene Senpai- cioè! Leo> Si corresse cercando di mantenere un tono dolce e rassicurante

Leo:< Va bene anche se mi chiami senpai, è un bel ricordo> Ridacchiai cercando di far cessare le lacrime

Tsukasa:< È che appena ti ho visto mi è sembrato di ritornare indietro nel tempo> Ammise ridacchiando leggermente rosso in viso

Leo:< Ora che ci sei tu a tenermi compagnia il tempo a me sembra sia stato congelato a due anni fa> Alzai finalmente il viso per poter accarezzare la sua morbida guancia e perdermi così nei magnifici specchi viola che sono i suoi occhi

How I met YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora