Capitolo 14- Sensi di colpa

160 2 2
                                    

Bussarono alla porta, la porta si aprì.
Marcus: ciao.
Asha: che cosa vuoi?
Marcus: parlarti.
Asha: non mi va. *gli chiuse la porta in faccia*
Marcus: Asha!!

Nella stanza di Elizabeth
Stavo dormendo quando Niall entrò dal balcone, vide che dormivo ancora, così si sedette accanto a me. Mi guardava così dolcemente e mi accarezzava il viso. Si alzò e decise di preparami la colazione. Mi alzai dopo un po'.

Elizabeth: *Sbadigliando* Niall?
Niall: buon giorno
Elizabeth: come sei..?
Niall: hai lasciato il balcone aperto. Ieri sera non sono potuto venire ero ancora in Georgia.
Elizabeth: capisco, quindi per farti perdonare mi hai preparato la colazione?
Niall: si.
Elizabeth: e cosa ti dice che ti perdonerò?
Niall: beh perché sei buona con me.
Elizabeth: io non ti perdono. * mi alzai per andare in bagno*
Niall: come sarebbe? * mi dirissi in bagno e stavo per chiudere la porta ma lui me lo impedì *
Elizabeth: devo lavarmi.
Niall: come faccio a farmi perdonare?
Elizabeth: ti vuoi fare perdonare?
Niall: si.
Elizabeth: questa sera tutti insieme a vederci un film *chiusi la porta*.
Niall: consideralo fatto.

Nel frattempo nel laboratorio del settore 13
Isabelle: non riesco a crederci. *stava analizzando il liquido che aveva estratto dal corpo di quel ragazzo e vide che era un liquido assolutamente pericoloso per un normale essere umano e che all'interno avrebbe completamente ucciso la persona. La sua concentrazione venne interrotta improvvisamente*. Oh dio!
Calum: scusami, non volevo spaventarti .
Isabelle: beh però l'hai fatto.
Calum: hai ragione scusami.
Isabelle: sei scusato.
Calum: che..che stai facendo?
Isabelle: sto analizzando il liquido che ho estratto dal tuo morso.
Calum: capisco, cosa sarebbe?
Isabelle: un acido assolutamente pericoloso.
Calum: sai mi chiedevo,ma perché una bella ragazza come te e qui in questo laboratorio a perdere tempo dietro a stupidi acidi e stupidi esperimenti di..
Isabelle: hey non sono stupidi! *interruppe* io amo quello che faccio e se a te non sta bene è un tuo problema.
Calum: oh nono Miss Belle io dicevo così perché in realtà sono una frana nel poterla invitare fuori dal suo amato laboratorio.
Isabelle: invitarmi?

Ascoltatevi My heart is open dei Maroon 5

Marcus: avanti aprimi!
Asha: lasciami in pace!
Marcus: io rimarrò davanti alla tua porta fino a che non mi apri e non mi fai entrare.
Asha: fai pure allora!
Marcus: Asha, mi dispiace per quello che ti ho fatto. Ti chiedo scusa. Ero un ragazzino. Le persone sbagliano. Ti prego mettici una pietra sopra.
Asha: *aprì la porta* e poi cosa? Torni da me, fai il bravo per un po' e dopo mi pianti in asso?
Marcus: no torno da te e rimango con te sia nel bene che nel male.
Asha: ..

Marcus: sono stato un idiota, lo so. Voglio solo dirti che mi dispiace per quello che ti ho fatto, io ero un ragazzino. Io mi sono reso conto di aver sbagliato e sappi che io aspetterò il tuo ritorno perché insieme a te io sono completo. Insieme a te riesco ad essere felice, cioè chiunque potrebbe farmi felice, ma come lo faresti tu no. Ti dovevo dire solo questo *se ne andò e lei chiuse la porta*

Isabelle: dove siamo?
Calum: ora vedrai. Eccoci puoi aprire gli occhi.
Isabelle: wow che spettacolo ma è meraviglioso.
Calum: mai quanto te *sussurrò*
Isabelle: come?
Calum: no dicevo che ci sono altre città più belle di questa.
Isabelle: ah okay.
Calum: se vuoi potrei mostrarti altri posti.
Isabelle: sarebbe bello, davvero.
Calum: allora verresti?
Isabelle: no non verrei con te.
Calum: perché?
Isabelle: beh primo non ti conosco, secondo sei un umano, non dovresti conoscere il settore 13.
Calum: parli come se non fossi umana.
Isabelle: tecnicamente lo sono per metà.
Calum: perché metà? L'altra metà cosa sei??
Isabelle: un demone.
Calum: si ma tu sei un demone buono che vuole il bene nel mondo.
Isabelle: beh io sono particolare.
Calum: per questo mi piaci.
Isabelle: ti piaccio?
Calum: mi piaci come persona, come persona.
Isabelle: Ahahah , sei buffo.
Calum: buffo io?
Isabelle: mi piaci anche tu. Ovviamente come persona.
Calum: *sorrise*.

La Famiglia MarshallDove le storie prendono vita. Scoprilo ora