Man I hate this part of Texas

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Man I hate this parte of Texas.

"Chissà come si sente lui quando ci guardiamo in questo modo?" si chiese Harry, anche se sapeva che non dovrebbe pensarle queste cose, perché era del suo migliore amico che stava parlando.
-Harry- lo richiamò Louis.
-Cosa?-
-La carta. Devi tirare o prendere una carta!- stavano giocando ad uno ed Harry era troppo confuso per continuare. Louis era una distrazione. Lo era davvero, soprattutto quando lo guardava con uno sguardo diverso dal solito.
Il riccio non sapeva cosa gli stava succedendo, ma in quei momenti capiva che dietro quella confusione c'erano anni di lotta contro se stesso.
Anni in cui si convinceva che Louis Tomlinson, il suo migliore amico da almeno dieci anni, non era l'amore della sua vita.
Non lo credeva nemmeno in quei momenti lì, in realtà, ma questo non lo fermava dal chiedersi se fosse così.

-Non voglio più giocare- lanciò le carte per terra e si alzò, lasciando Louis sulla moquette da solo.
-Oh, andiamo! Non puoi fare sempre così quando perdi-
-Beh, tu fai sempre così. Non capisco perché adesso mi vuoi fare una predica?-
-Harry ma che cazzo ti prende- Louis si alzò e seguì il riccio.
-Niente, non ho solamente voglia di giocare- incrociò le braccia al petto e sentì la mano di Louis sulla sua spalla.
-Sei un fottuto bambino capriccioso. Ogni volta fai così e...cazzo!- lo spinse piano ed Harry sbuffò.
-Stiamo litigando di nuovo? Veramente?- il riccio si girò verso Louis e l'altro alzò gli occhi al cielo. In quel periodo erano sempre arrabbiati l'uno verso l'altro senza un apparente motivo. O meglio, il motivo era abbastanza evidente agli occhi di Niall e Zayn, ma nessuno dei due era in grado di affrontarlo nel modo giusto.
-Sei tu che continui a comportarti in questo modo assurdo- disse Louis -È come se credessi che tutto deve sempre muoversi nel verso giusto-
-Louis, stavamo solamente giocando a carte! Qual è il tuo cazzo di problema?- il liscio aprì la bocca ma la richiuse prima che potesse uscire una singola parola.
-Sei prepotente, ecco cos'è-
-Prepotente solo perché ho detto che non voglio più giocare?-
-Sai cosa, vaffanculo. Torno a casa- afferrò il cappotto che era piegato sul divano e andò verso la porta.
-Louis- Harry lo richiamò, ma l'altro non si fermò. Girò la chiave per aprire ma il riccio gli mise la mano sul polso.

Harry arrossì notando la differenza di altezza tra i due. Louis era completamente avvolto dalla sua figura mentre Harry lo fermava dall'andare via -Smettila Lou- gli disse, per poi lasciare che la mano di Louis ricadesse sul suo fianco, accompagnandola con dolcezza -Mi dispiace. È solo che è un periodo complicato- disse Harry.
-Come se per me non lo fosse- sussurrò -L'abbiamo perso entrambi, Harry. Non si tratta solo di te- la mano del riccio scivolò su quella di Louis e quest'ultimo sospirò.
-Lo so, mi dispiace- gli baciò la nuca e Louis si abbandonò sul petto del riccio, poggiando l'orecchio sul punto in cui sentiva il cuore dell'altro battere.
-È che sei il mio migliore amico, Harry, e io ho bisogno di te. Ma così sembra che tu non ne abbia di me-
-Non è così- poggiò la guancia sulla testa di Louis -Io ho sempre bisogno di te. Sempre- le loro mani erano ancora strette e i loro respiri erano coordinati.

-Pensi che, se fossimo stati più presenti, le cose sarebbero state diverse?-
-Non lo so- sussurrò Harry -ma a volte vorrei sapere cosa gli era passato per la testa in quel momento. Forse avrei potuto aiutarlo- Louis alzò la testa e guardò Harry.
-Nel caso non fosse chiaro, ti voglio bene, e non vorrei mai tu facessi qualcosa di stupido. Anche se spesso litighiamo, questo non significa che io ci tenga di meno- Harry sorrise.
-Lo so. Per me vale lo stesso- gli occhi di Louis caddero sulle labbra di Harry, ed entrambi divennero seri in quel momento. Harry osservò nuovamente quello sguardo e voleva scomparire. Cosa voleva dire quel momento? Perché sembrava così intimo?
Ma prima di poter fare o dire qualcosa, Louis si era allontanato, e la loro stretta di mano si era sciolta.

-Andiamo a guardare un film?- chiese Harry.
-No- rispose subito il liscio -No, scusami è che...- si schiarì la voce -Vorrei tornare a casa. Mamma oggi è sola e mi dispiace non tornare per cena-
-Va bene- disse subito il riccio -Vai, salutami Jo e dille di passare a trovarci. Mia mamma non vede l'ora di vederla- Louis gli sorrise.
Aprì la porta, ma prima di poter uscire di girò nuovamente verso l'amico.
-Mi stai mandando via senza esitazione- il riccio lo guardò e sorrise.
-Lo faccio perché so quanto vuoi bene a tua mamma-
-Beh, anche tu vuoi bene alla mia, quindi perché non vieni tu da me. Così lascerei te da solo- gli sorrise ed Harry perse un battito -Almeno così non devo decidere-
Il riccio sorrise, alzando maggiormente la parte destra della bocca e mettendo in evidenza le fossette. Anche se il loro rapporto era incasinato, Louis rimaneva sempre l'unica persona alla quale teneva maggiormente dopo la sua famiglia.
Gli voleva bene, anche se spesso non lo dimostrava.
-Sì, certo- prese il cappotto dall'attaccapanni e mise le scarpe. Dopo pochi minuti erano sull'auto di Louis, diretti a casa di quest'ultimo.

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