Presi con rabbia la penna e capii solo in quel momento che me lo aveva chiesto solo per la sua solita superficialità quindi decisa scrissi <<Scusa ma no.>>, un pò mi dispiaceva e scrissi quelle parole con fatica e mentre ho chiesto a Clary di passare il biglietto ad Alessandro mi si stava spezzando il cuore.
Mi girai verso di lui per vedere la sua espressione, eh si c'era rimasto una mezza schifezza, anzi direi piena, dalla sua faccia si capisce benissimo che quella non era la risposta che aspettava, ma è meglio così, odio i ragazzi superficiali, ora sicuramente dirà le stesse cose ad un altra ragazza e vivranno tutti felice e contenti, beh tranne me ovvio.
Avevo così tanti pensieri per la testa che non mi stavo neanche accorgendo che ero rimasta solo io in classe, erano già scesi per fare la foto.
Presi la giacca, la cravatta e li raggiunsi in fretta.
Fuori dalla porta c'era Clary che mi aspettava, prendemmo una rincorsa e iniziammo a correre per le scale, Clary inciampa come a suo solito e scoppiammo a ridere, è un imbranata ma le voglio un mondo di bene.
<<Ma perchè eri rimasta in classe?>>
<<Dopo ti racconto, è successo un casino con Alessandro.>>
<<Okay, Jess..li vedo eccoli>> disse Clary indicando la nostra classe.
<<Si andiamo.>>
<<MA DOVE ERAVATE?>> Ci chiese la prof con il suo sguardo maligno e minaccioso.
<<N-noi>>
<<SUSU FA NIENTE ANDATE A METTERVI IN POSIZIONE.>>
Io non la capisco questa prof, prima ci chiede una cosa e poi non ci fa rispondere, bah.
<<Siete tutti?>> chiese il fotografo irritato e frettoloso.
Odio le persone che fanno così perchè mi mettono troppa ansia.
Si okay forse vi sembro un pò strana e esigente ma ehi ho preso tutto da mia madre, non glielo dite miraccomando, shh.
Tutti in coro: <<SIIIIIII>>.
<<Allora dite tutti quanti: CHEESEEEEE UN BEL SORRISSOOO bravi avanti così un altra, un altra ancora, perfetto, apposto così.>>
Mi si stava bloccando la mascella per quanto era lento, e per quante foto ci ha fatto.
<<Perfetto ragazzi, ora potete andare a casa, a domani>> Disse la prof salutandoci con la mano.
Era l'una, prima di andare a casa io e Clary ci fermammo a mangiare qualcosa da Burger King, e così le raccontai tutto quello che era successo,durante l'ora di francese, con Alessandro.
Clary: Ma Jess lui potrebbe essere cambiato, dagli una possibilità.
<<Clary, no. Lui non è cambiato affatto, è solo un presuntuoso che appena una ragazza si mette un pò di trucco o si cambia pettinatura, cede e le chiede di uscire, e tu sai che odio i ragazzi superficiali Clary, non li sopporto e tu lo sai forse anche meglio di me.
<<Si lo so ma..>>
<<Ma che?>> La interruppi.
<<Potrebbe essere cambiato veramente.>>
<<Ma perfavore, sai perfettamente come è fatto Alessandro.>> Dissi ingogliando l'ultimo boccone.
<<Andiamo si è fatto un po tardi.>> Disse Clary.
<<Okay, dopo ci sentiamo su Skype okay?>>
<<Si okay>> Mi disse Clary abbbracciandomi.
<<Ahiahiahi>> Urlò Clary ridendo.
<<Clary sei un disatro>> Esclamai ridendo ancora più forte.
Le si era impigliato l'orecchino sul bottone della mia camicia, non ho parole.
<<Dai aiutami>> disse in modo esasperante ma sempre ridendo.
Quando ci sciogliemmo ci salutammo definitivamente.
<<Ciao, imbranata>> Dissi io in modo scherzoso, stavo ancora ridendo.
<<Ciao Simpaticona>> Rispose subito dopo facendomi una smorfia.>>
Mentre camminavo presi il cellulare, mi misi le cuffiette e iniziai ad ascoltare Demi Lovato, ha una voce stupenda, le sue canzoni mi fanno riflettere molto, e poi amo il suo detto ''Stay Strong'', è un po difficile, ma ci riuscirò prima o poi, lo giuro.
Per sbaglio incrociai una signora, era molto alta, era bellissima, aveva gli occhi del mio stesso colore e la struttura del viso come la mia, sembrava come di vedere me stessa ma adulta.
<<Mi scusi non volevo>> Esclamai io con la mia solita timidezza.
<<J-jessica?>> Pronunciò il mio nome con timore.
Non avevo idea di chi fosse, ma solo il fatto che mi conoscesse mi veniva la pelle d'oca, ero curiosa di sapere chi fosse quella misteriosa donna.
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Sorry but i'm not perfect.✋
Novela JuvenilJessica è una semplice ragazza di Torino. Lei era una ragazza chiusa,non amava raccontare a tutto il mondo la storia della sua vita,e facendo così non riusciva ad ammettere le sue emozioni neanche a se stessa, Jessica dice che non sta tanto male per...