Una nuova vita.

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Siamo arrivati, finalmente.

Mi guardo attorno, la villa sembra essere molto spaziosa all'interno, il giardino è tutt'attorno l'abitazione, anche questo, immenso; è cosparso di rose, e l'erba -che è molto curata, e di un verde scuro quasi ipnotizzante- è spruzzata qua e là di piccoli fiorellini che variano dall'angosciante indaco, al vivace giallo.

"Oliver, la tua stanza è al secondo piano, seguici!"

Alzo lo sguardo verso il richiamo di mia madre, proviene dall'interno, lo seguo. Una volta arrivato non sembra vero che quell'immensa stanza sia dedicata solo a me, io e me, mentre la mia sorellina, Elizabeth, avrà anche lei una propria stanza. Incredibile quanto sia costata poco questa villa, è vecchia, non ne sappiamo la storia. Tuttavia pur essendo vecchia, non cede nulla; magari qualche macchia di muffa, o lo scaldabagno arrugginito ma comunque funzionante.

La mia stanza oltre ad essere davvero molto spaziosa, ha una grande finestra, posta sul lato centrale della parete, ho deciso di mettere il letto che affaccia ad essa, dato che la sua vista è davvero bellissima: vicino la nostra villa vi è un laghetto, circondato da sassolini, l'acqua limpida, cristallina, e avvolte qualche pesciolino vi nuota all'interno, alle "spalle" del laghetto c'è un bosco, anche se buio e a dir poco inquietante, è affascinante da vedere, sembrano quelli dove io e mio cugino Felix andavamo a prendere i funghi o avvolte le more, o le fragole in Svezia, comunque un altro motivo per cui ho deciso di postare qui il nuovo letto è anche perché la notte non amo il buio totale, dunque il chiaro di luna, mi aiuterebbe a dormire -avvolte ho dei seri problemi di insonnia- .

Le pareti sono per ora ancora bianche, rovinate, la vernice si toglie a tocchi e cade, spero non succeda durante la notte! Il pavimento è di legno, ma pare che resista ancora, insomma, si spera anche.

Per ora la mia nuova stanza è completamente vuota, a parte il letto, che era qui da quando siamo arrivati, è un letto parecchio spazioso però... Comunque non dormirò lì, neanche sotto tortura.

Decido di passeggiare e vedere un po' tutte le stanze, quando girandomi vedo un libro, appoggiato pesantemente sotto il letto, mi chino e lo prendo. Diamine, è così impolverato... Mi lascia scappare qualche starnuto quando tolgo la polvere sulla copertina nera di pelle, ma poi mi rendo conto che ciò che ho in mano non è altro che un album fotografico. Quasi sicuramente dei proprietari precedenti. Aprendolo noto il panneggio dei soggetti immortalati con dei dolci sorrisi, e mi rendo conto che questa casa sia più vecchia di ciò che credevo, speravo che tutto avesse retto. Iniziai ad aver paura. Le loro vesti parevano di un epoca molto prima ad oggi -gli anni '50-, non ero un genio a scuola ad essere sinceri, soprattutto in storia. Comunque, le vesti della donna -sicuramente la madre di famiglia- erano lunghe, nere, e con le maniche ed il colletto lunghi, portava i capelli che parevano esser chiari, essendo la foto in bianco e nero, raccolti in una "cipolla", e una specie di retina posta sopra la testa, come la accarezzasse.

Girai la pagina dedicata alla coppia sposata, e rabbrividii alla vista di un piccolo bambino, il piccolo unico figlio della coppia, la sua espressione pur volendola nascondere con un sorriso, come ha fatto probabilmente per la foto, si vedeva comunque che era angosciata...

Comunque, sospirai, e chiamai i miei genitori e la sorellina, per la scoperta che feci.

C'è molto da scoprire su questa casa, coloro che vi abitavano in precedenza, ed anche le stanze! Chissà se vi è qualche stanza nascosta...

Dopo aver visto con i miei genitori le foto, con le pagine ammuffite e che puzzavano di antico... Mi alzai, era sera oramai, ma in tal caso girai la maniglia della porta che scricchiolava non appena la spostai per uscire e con fare avventuroso "esplorare" la mia nuova villa.

Iniziai una nuova vita in Inghilterra.

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