• Capitolo due.

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Draco ' s POV.

Ritornare ad Hogwarts non era stato affatto semplice, ovunque mi girassi avevo ricordi indelebili di una guerra che anche se finita in realtà nella mia testa era ancora in atto.

È totalmente assurdo che dei ragazzi della nostra età abbiano assistito ad una tale situazione, ancor prima di scoprire quale sarebbe stato il nostro futuro fuori da queste mura. Eppure adesso sembrava troppo inutile un pensiero del genere, quando decine di migliaia di persone hanno perso la vita combattendo contro gli stessi che una volta reputavano loro ideali.

Questo era ed è ancora tutt'ora lo stesso motivo per cui io, all'età di dieci anni supplicavo ai miei genitori, di non voler far parte di quella cosa, fin troppo grande per un bambino della mia età.
Nonostante sia stato sempre cresciuto ed educato con un certo livello di apprendimento diverso dagli altri.
Provengo da una famiglia di Purosanguisti da oltre un decennio, mio padre era l'ultimo erede dei Malfoy rimasto in vita quindi contava su di me per poter portare avanti il nome in alto e far parlare di sé per ancora un altro decennio.
Pensavo di volerlo anche io, all'inizio ma poi non riuscivo più ad identificarmi in quello che loro chiamavano ideologia.

Sono stanco di seguire un certo tipo di idee di persone pronte a fare fuoco amico anche a chi magari non avesse colpe di ciò che accadeva intorno a noi. Ero stanco di essere solo e sentirmi tale.

Eppure quella era la mia ancora di salvezza, se volevo ancora continuare aver a disposizione di ciò che un Malfoy poteva usufruire...cioè ovvero tutto quando e dove volevo io.

E se io non volessi più avere tutte queste cose a mia disposizione e dovessi lavorare per potermi permettere di dire fieramente di averne in possesso solo perché c'è stato in ballo il mio sudore?

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La McGranitt era stata fin troppo buona da volermi dare ancora un altra chance, solo per darmi la possibilità di redimermi in qualche modo.
Nonostante in passato non ho fatto altro che disprezzarla, lei non ha mai smesso di credere in me e di questo sono enormemente felice ma allo stesso tempo me ne vergogno. ma credo che quello a disprezzarsi alla fine sia io, quindi direi forse che me lo merito no?

ora mi trovavo nella stanza delle necessità, da solo

tra qualche ora avrebbe dovuto raggiungermi, Miranda, la ragazza
non sembrava tanto d'accordo sul compito che gli era stato da fare, supervisionarmi in generale da tutti i maghi presenti sarebbe stato strano e imbarazzante ma con una che neanche mi conosce, sarà stato meglio o forse anche peggio?

qualcuno bussò alla porta, immagino sia lei, mi schiarisco la voce per poter rispondere

"Entra pure"
dissi con un tono di voce cauto

sentii lo scricchiolio della porta di legno,per poi aprirsi sempre di più fino a farmi avere a qualche chilometro da me la sua sagoma

sembrava essere abbastanza contrariata dallo sguardo che aveva, come se avesse paura di venirmi accanto, o semplicemente infastidita di essere nella stessa stanza

"Vuoi che ti insegni come si fa a camminare o c'è la fai anche da sola?"
esclamai con tono sarcastico

sarò pure cambiato in alcune cose, ma il mio umorismo resterà per sempre
il che non mi dispiaceva, con tutto quello che mi passava per la mente in quel periodo avrei potuto perderla del tutto e invece no, mi sento quasi fortunato

la vidi roteare gli occhi al cielo per poi sbuffare e infine chiudersi la porta alle spalle

mi raggiunse dopodiché poggió la sua borsa al di sopra di una delle due sedie che erano poste ai lati

BITTER SWEET. @Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora