Oceano, no, non è una distesa d'acqua enorme, misteriosa ed enigmatica, ma un mio amico, il mio amico. Conserva le stesse caratteristiche, e il soprannome deriva dagli occhi blu, freddi come la sua timida essenza al primo incontro.
Tutti si complimentano con lui, osannano la bellezza del suo sguardo, tanto che se una sconosciuta un po' consumata dalla vita osasse complimentarsi, Oceano, dall'alto del suo sorriso egocentrico risponderebbe con un presuntuoso “lo so”.
Cade, spesso, nel riflesso dello specchio di casa e, ancor più spesso, lotta contro la sua idea narcisistica della sua superiorità sull'animo degli altri. Ormai riconosco i suoi sentimenti ancor prima che si palesino, e, dopo tanto tempo, ho imparato come decifrare la miriade di pensieri filosofici che sbocciano dal ramo della sua ragione.
La sua vita è soggetta a un continuo fuso orario, è complicato per lui rispettare l'orario di un appuntamento. È imperfetto, felicemente imperfetto.
È un idolo per me, e come un cristiano osanna il nome di Gesù, io idolatro la sua persona, ne son consapevole. E anche lui lo sa bene, gli sarò fedele, e andrò a messa tutte le domeniche.
Crede di essere egoista, apre la sua mente a turbe che non gli appartengono, e con facilità ammaina le vele lanciandosi nel mare di riflessioni in tempesta. Accende una sigaretta e lascia alla sua mente una serie di interrogatori apparentemente senza risposta.
Beh, mi sento estremamente simile a Oceano, e non sono mancate occasioni in cui riflettere è diventato un gioco di coppia. Una domanda profonda fa, solitamente, da sfondo alla ricerca della serenità personale. Chi meglio di un amico vero può ascoltarmi?
Pomeriggi bagnati dall'alcol di birre amare, salvano la nostra mente dal dramma adolescenziale, dalla paura del mondo responsabile. Urliamo un “vaffanculo” al sistema trappola, commentiamo un pantalone strappato e ci sentiamo liberi entrando mezzi nudi in un supermercato. Ancora potrei raccontare velocemente troppi altri momenti di felicità che ho vissuto con "l'egocentrico che non è in grado di amare".
Forse la domanda non trova risposta, perché non esiste.
Non scegliamo di amare o voler bene, avvenimenti formano il nostro pensiero, e la parte irrazionale di noi abbraccia quella di qualcun altro. Vorresti avere le persone al tuo fianco per piacere personale? Non è egoista, non è crudele.
Non è un danno come crede. È per me l'amicizia, è stato salvezza, e gli voglio bene.
Continuerò a parlare di lui alle persone, a raccontagli quanto sia speciale nella sua imperfezione.
Oceano, o Tyler, scegli tu il nome che preferisci, sei colore in un mondo dipinto in bianco e nero.