•𝑹𝒆𝒂𝒍•𝑭𝒓𝒊𝒆𝒏𝒅𝒔•

Gabriel

Era ormai passata una settimana da quando avevo iniziato la nuova scuola, e stranamente stava andando tutto bene. Stranamente perchè per me non è mai stato cosí...
Il giorno dell'uscita con le mie nuove amiche era arrivato. Durante la settimana abbiamo avuto l'occasione di parlare di piú e conoscerci meglio, ho scoperto che avevamo un sacco di cose in comune.
Finita le lezioni siamo andate a casa di Alice, lí c'erano sua madre e suo fratello Gabriel piú grande di qualche anno, insieme a lui abbiamo fatto alcune partite con la play, e dato che anche Gabriel era appassionato dal basket, e lo praticava, abbiamo visto la partita della sera prima, anche se abbiamo discusso perché le nostre squadre preferite erano l'una contro l'altra, ma mi sono davvero divertita con lui, sembrava quasi che avessi trovato un vero amico, quasi il mio migliore amico, okay forse sono parole grosse, ci conoscevamo da solo poche ore, ma io non sono mai stata così bene con un ragazzo in poco tempo, e con cui avevo anche molte cose in comune, non solo il basket, ma anche la lettura, la fotografia e le moto.  Il nostro gruppo si stava già allargando, da quattro siamo passati in cinque. Gabriel e io avevamo molte cose in comune, tipo guardare le partite di basket, i film horror, e le partite sulla play la sera tardi. Siamo subito diventati migliori amici.Fortunatamente a Laura e a Carol non dava fastidio la sua presenza, anche se Alice non era molto d'accordo ad avere suo fratello nel gruppo, ma poco dopo si è subito abituata.La sera dopo quella giornata io e Gabriel abbiamo parlato su Whatsapp fino alle 3:00, era dolce, simpatico, carino, e la cosa fondamentale è che sà ascoltare la gente, in qualsiasi ambito, tu potresti parlargli di qualsiasi cosa e lui ti ascolterebbe per tutto il tempo che vuoi. Ho scoperto che andava anche al piano superiore della nostra scuola, così ci siamo organizzati per tornare a casa insieme dopo le lezioni. Mi sentivo veramente felice con loro, finalmente dopo tanto tempo ero riuscita a trovare un gruppo di amici che non mi facevano sentire a disagio, con cui potevo divertirmi, e dove c'era trasparenza.