Capo, mi licenzio!

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 Capo, mi licenzio!

- Quando il capo è una drama queen

(Il confine tra fantasia e realtà è sempre molto labile quando scrivo queste cose. Alcune sono romanzate, altre lo sono meno. Il tutto, sempre per ridere.)

Ciao amica,

ebbene sì, sono ancora io.

Ciao sono ioooo...

Forse ti chiederai perché sono qui; magari pensi che il Refrattario si sia finalmente deciso a chiedermi in moglie.

Spoiler: NO.

Tuttavia, mentre i giorni scorrono con continui attentati al mio compagno di vita/chef all'ingrasso/cocciuto perenne, l'esistenza mi presenta altri conti da pagare.

Nella settimana che si è appena conclusa, mi sono licenziata. Anzi, pardon, mi sono dimessa.

Dopo notti insonni e l'ansia di una del segno dei pesci, mi sono presentata al cospetto del mio Capo.

«Capo, ti devo dire cosa».

«Dimmi tutto, sei un po' pallida».

«Lo so, non ho dormito... Comunque...»

«A chi lo dici...» Ecco.

«Capo, io devo andarmene».

Silenzio. Vuoto. Elettrocardiogramma piatto.

È qui che inizia questo spaccato di storia, amica. 

Quando ti dimetti non lo fai quasi mai a cuor leggero. In realtà, quando sei una pesci non fai praticamente nulla a cuor leggero, neanche mangiare un pacchetto di patatine.

Comunque, qualsiasi cosa ci sia al di là di un cambiamento ti lascia sempre in balia dell'ignoto.

Ebbene, al momento non mi posso preoccupare dell'ignoto. 

No, amica, perché ho a che fare con una drama queen.

Di chi parlo? Di Capo, amica.

Non mi aspettavo che facesse i salti di gioia eh, ma neanche che il nostro luogo di lavoro si trasformasse di una valle di lacrime.

Capo sta attraversando quelle che vengono definite le fasi del lutto e, sebbene ci sia del comico nel vederlo impazzire tra un cliente e l'altro, sentirlo parlare di me come se fossi già sotto terra ha un che di inquietante.

Ora, amica, ti narrerò quelle che sono le fasi di un lutto post licenziamento per il tuo Capo, semmai ti dovesse capitare di lavorare con un fan di Amleto.

FASE 1: L'AUTOCONVINCIMENTO

«Sono sincero, mi hai dato un brutto colpo. Però sono contento per te».

«Grazie, Capo».

«Sapevo che non saresti rimasta qui per sempre, è giusto che tu possa trovare il tuo posto nel mondo».

«Grazie, Capo...»

«Ma la posso fare anche io questa cosa che stai andando a fare tu?»

«...»

È iniziata così, mercoledì mattina, con la convinzione che la stesse prendendo meglio di quanto pensassi.

Ho sbagliato, amica. Alla grande.

FASE 2: LA NEGAZIONE

Mercoledì pomeriggio prosegue come se nulla fosse.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 16, 2023 ⏰

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