he was sunshine

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I broke his heart 'cause he was nice
He was sunshine, I was midnight rain



26 Dicembre 2023

C'è odore di cannella e menta piperita nell'aria - che a Manuel risulta ancora strano il fatto che sia in grado effettivamente di riconoscere dei simili odori; fino ad un anno prima non se lo sarebbe mai immaginato.

Anzi, fino ad un anno prima, in realtà, non ha mai nemmeno festeggiato il Natale o vissuto in modo diverso il periodo tra Dicembre e Gennaio.

Sono sempre stati giorni vuoti, dove gli altri venivano inondati d'amore insieme a mamma e papà, mentre lui restava da solo a casa a cucinarsi i cordon-bleu da solo perché Anita, sua madre, era impegnata a turni extra in un ristorante per poter pagare l'affitto dell'appartamento per il mese successivo.

Quindi ecco.

Ora, invece, si inebria dell'odore di cannella, mentre indossa un maglione di lana che gli pizzica sul collo e una renna con un grosso naso rosso sul davanti.

È un regalo della signora Virginia e non ha avuto il coraggio di dirle che a lui quelle cose non piacciono - se l'è fatto piacere.

Regge in mano una tazza di ceramica bianca contenente della cioccolata calda che si è appena preparato quando varca la soglia del salotto, con i piedi ricoperti solo da un paio di calzini sottili.

Vive nella villa dei Balestra da qualche mese e ancora si deve abituare alla grandezza di tali ambienti - insomma, una sola stanza è al pari di tutto il suo precedente alloggio.

Il luogo dove ha fatto ingresso è addobbato per le feste, c'è anche l'albero di Natale illuminato da luci gialle e rosse, le uniche presenti a non rendere ogni cosa buia.

Ma ad attirare la sua attenzione non sono i festoni, le sagome di Babbo Natale attaccate alle pareti o qualche regalo rimasto ancora da scartare.

Lo fa piuttosto la figura di Simone al centro della stanza: ha le palpebre calate e le cuffie con il filo collegate al telefono che tiene tra le dita - questo perché ha perso le AirPods qualche settimana prima e nessuno ha pensato di regalargliene un paio nuovo in occasione delle festività.

Manuel lo osserva, piegando la testa su di un lato.

Non sa quale canzone stia ascoltando, ma lo vede oscillare sul posto, spostando il peso del corpo da un piede all'altro.

Un solo pensiero gli vortica nella testa: che spettacolo meraviglioso.

C'è Simone al centro del salotto, a piedi scalzi, con addosso dei pantaloni della tuta grigi e una maglietta in cotone a maniche corte blu scuro; le sue labbra sono schiuse e si muovono appena a sussurrare un ritornello che l'altro ragazzo non conosce.

Manuel continua a scrutarlo. Non ha il cellulare dietro - se lo avesse, scatterebbe una foto di quel momento, per intrappolare in pixel un frammento di realtà che vorrebbe dilatare nel tempo e nello spazio, per farlo durare per sempre.

Perché i momenti perfetti durano troppo poco.

È uno dei motivi per cui si cerca di immagazzinare quanti più istanti possibili.

Per non dimenticare.

Per non dimenticarsi.

Muove qualche passo lento e distratto nella sua direzione, ancora con la tazza fumante in mano, che è quella che posa sul tavolino rotondo e in legno che è posto accanto al divano.

Non vorrebbe interrompere quella scena - gli pare quasi un crimine - eppure riesce comunque a fare del rumore e allora Simone si accorge della sua presenza.

26 Dicembre (Midnight rain)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora