Capitolo 13|| Alla fine...

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Il mio nome è Bella Evans o Bella Benson, non so quale bene usare per potermi presentare, ma questa è la lettera in cui spiegherò tutto ciò che farò.

Crudele che sia è la cosa giusta.

Sangue chiama sangue, non parlo di una frase detta tanto per dire, ma ciò che accadrà.

Come può l'essere umano credere di essere felice se fa del male, se uccide, se toglie la voglia di vivere agli altri, se li piega da dentro, li fa sentire inutili, non abbastanza...

È passato 1 mese da quando ci hanno salvati, me Blaise e Pansy.

Noi siamo stati fortunati se così si può dire, c'è l'abbiamo fatta, ma Mattheo? No lui no, è ancora prigioniero a causa di mio padre.

Edoardo Evans, grifondoro, colui che si reputa  buono, ma chi è che può definire se uno è buono o no, chi è senza peccato che può giudicare? Nessuno...tutti hanno fatto qualcosa di cui si pentono.

Qual'è la differenza tra bene o male? Tra buono o cattivo? Tra un salvatore o una causa persa?
E se tutto dipendesse da chi racconta la storia?

Una persona non è solo buona o cattiva, dentro di sé si terrà sempre qualcosa una parte di sé che non vuole mostrare forse la peggiore o la migliore.

Noi serpi, si mi definisco una serpe perché lo sono, non mi definisco una grifondoro, non sento di farne parte.

Ma nei serpeverde mi sono sentita casa, ma ora tutto è diverso, la guerra cambia tutto, cambia le persone, il modo di vedere le cose.

Questa guerra non è solo tra noi interessati, ma risucchia tutto il mondo magico, per colpa di mio padre tutti rischiano di morire o di perdere qualcuno che ama.

Persa tra i miei pensieri e a scrivere la lettera non mi resi conto di chi fosse entrato nella stanza.

"Non ti farà sentire meglio chiedere scusa"

Mi alzai dalla sedia e mi girai per guardare in faccia colei che dovrebbe essere dalla mia parte.

Sorrisi guardandola dritta negli occhi e scandii bene ciò "Madre io lo ucciderò e tu non potrai farci niente"

"È tuo padre Bel" ribatté lei sconvolta.

Mi misi a ridere, ma non dalla felicità, ma da quanto quella parola mi desse fastidio e ribrezzo.

Smisi di sorridere di scatto e dissi "Lui ha Mattheo cazzo, l'unica persona che è riuscita a farmi ridere veramente, a farmi stare bene anche quando il mio intento era di spiarlo, lui lo sapeva eppure mi ha aiutato nei miei momenti difficili, quando ne avevo bisogno!"

Presi la lettera che avevo appena scritto e la strappai in mille pezzi.

"Hai ragione sai? Non serve una lettera, dirò ciò che devo dire faccia a faccia" dissi con ghigno in volto per poi andare verso di lei e superarla per uscire dalla stanza.

Stavo scendendo le scalinate quando sentii dire "Suo figlio signore, l'abbiamo trovato"

Mattheo!

Corsi giù entrando nel salone, tutti mi guardavano come se fossi un fantasma.

"Dov'è?!" dissi andando verso dei mangiamorte.

"Lo stanno portando al ministero per condannarlo all'ergastolo ad Azkaban" disse un uomo.

Mi smateralizzai immediatamente.

Arrivata al ministero, guardai tra la folla, iniziai a camminare velocemente quando sentii qualcuno afferarmi il braccio.

Serpeverde||Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora