Hjerte: Succede solo a me.

Capitolo VII

Quando aveva dieci anni, un paio di giorni prima di partire per Hogwarts, suo padre si sedette sul suo letto, diversamente da lui, e gli raccontò della relazione tra i Malfoy ei Veela.

Fu una grande sorpresa a dire il vero, qualcosa che cambiò l'idea che aveva della sua famiglia. Suo padre ne sembrava fiero, anche se l'unione tra un mago e una creatura non era molto apprezzata. Volendo riflettere l'orgoglio mostrato da suo padre, decise di indagare. Sarebbe la persona più preparata a ricevere la sua eredità nella storia di Hogwarts.

Quando arrivò il suo sedicesimo compleanno, era pronto. Non c'era niente che potesse sorprenderlo.

Veela prepotente. Questa è stata una sorpresa.

Ma dopo aver studiato i Veela, i loro comportamenti e le loro abilità, l'adattamento non ha rappresentato un grosso problema. Il suo candidato per Hjerte, sì, lo era.

Per anni, guidato per mano dalle storie romantiche che riempivano i libri di Veela, ha fantasticato di incontrare la sua Hjerte, la sua altra metà, l'amore della sua vita, la sua anima gemella e tutta quella banalità. All'inizio immaginò una ragazza carina, con i capelli biondi proprio come i suoi e gli occhi azzurri. Infatti, ora che ci pensava, i suoi primi pensieri sul compagno erano molto simili a quelli di sua madre.

Nel corso del tempo, è stata in grado di contemplare un uomo come possibile candidato nell'equazione, allo stesso tempo ha cambiato i suoi capelli biondi con uno più scuro e i suoi occhi azzurri con un po' più verdi; Doveva aver immaginato che il fatto che quegli occhi somigliassero sospettosamente a quelli di qualcuno che conosceva fosse un segno, ma lo scartò di fronte all'attesa sempre più stretta di incontrare il suo Hjerte.

Il colpo è stato fatale.

Passati i fastidiosi cambiamenti, sia fisici che magici, si rese conto dell'identità del suo Hjerte con un solo pensiero, lasciandolo sotto shock per circa un'ora, per proseguire con la negazione in tutte le sue forme, compresa, ovviamente, la tipico capriccio così inappropriato per un Malfoy.

Per accettarlo ci sono voluti, incredibilmente, due giorni. Verrebbe da pensare che non appena scopre il suo Hjerte, una Veela se ne innamora completamente, purtroppo la realtà era diversa, e Draco sapeva, vista la lunga lista di precedenti, che non poteva avere il suo nemico come Hjerte. Si sarebbero uccisi a vicenda in meno di cinque minuti.

L'idea di provare a ferire il suo Hjerte pose fine ai suoi dubbi, portandolo alla rassegnazione, seguita in meno di un giorno da un'amara accettazione.

Ora si chiedeva se non sarebbe stato meglio se il suo Hjerte fosse stato qualcun altro, preferibilmente qualcuno che potesse gestire o almeno qualcuno che non gli facesse venire il mal di testa.

Un profondo sospiro gli sfuggì dalle labbra, mentre cercava di prestare attenzione al suo libro di pozioni, invece di osservare ogni movimento del tavolo di fronte a lui.

"Smettila di farlo." Disse Theo senza alzare lo sguardo dai suoi appunti.

"Non può farne a meno, è innamorato." Sussurrò Blaise, imitando la voce di una ragazza.

"Zitto Blaise." Ordinò il biondo nascondendo il viso tra le pagine del suo libro.

"È colpa tua se sei così." Riprese Theo. "Se gli parlavi invece di limitarti a guardare, potevi concentrarti sui compiti."

"Parli con lui? Non ti ricordi che mi ha praticamente urlato di andarmene?... Per un attimo ho pensato che mi avrebbe fatto volare definitivamente." Esclamò angosciato alla sola idea

"Non credo sia possibile." Ribatté il castano.

"Oh no? Illuminami." Lo sfidò Malfoy.

"Prima di tutto: il solo fatto che non abbia rifiutato appena gli hai detto cosa stava succedendo è già un buon segno. Secondo: forse non hai notato come sembra che Potter rimanga misteriosamente nel tuo campo visivo o come abbia rifiutato la compagnia di più della metà del corpo studentesco. Terzo: mi sembra che ogni volta che sei abbastanza vicino, Potter sembra fare fatica a dire qualcosa, ma o non riesce a prendere una decisione, o non è sicuro di come dirlo perché finisce sempre per chiudere la sua bocca e guardandoti solo con gli occhi di un cucciolo smarrito, o dovrei dire di un gattino smarrito." Spiegò il ragazzo dagli occhi castani.