la casa dei sussurri urlati

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la sua ingenua risata echeggia nella casa abbandonata.
il vestito rosa fluttua come uno spirito,
i capelli ricci rimbalzano,
il legno cigola ad ogni suo passo,
il sole del tramonto colora d'oro la cameretta.
quella che una volta era sua,
quella che una volta era mia.

sui libri due dita di polvere,
ma ormai non servono più.
negli angoli regna la muffa e i ragni,
ma non è importante.
nel frigo c'è del cibo andato a male,
ma non fa niente.

nella casa dei sussurri urlati
tutto è scaduto,
ogni cosa non è più buona.

ciò che non si è sciupato è il corpo:
la piccolina giace ancora lì, per terra,
con il viso rigato da lacrime di sangue
e con un buco nel petto grosso quanto una voragine.

le è stato rubato ciò che più amava,
ciò che custodiva ardentemente,
ciò che nascondeva a molti.
un mostro le ha rubato l'animo dolce:

"non mi sento al sicuro con papà"

il silenzio del caosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora