(David Evans)
Natalie venne a svegliarlo la mattina alle sette precise. La puntualità era un suo punto forte, non era mai in ritardo, a differenza di David, e si risparmiava l'ansia di arrivare in ritardo con lei in casa. La Royal Oxford Academy distava solo venti minuti a piedi da casa sua, otto minuti in macchina tra il traffico mattutino e se non pioveva gli piaceva prendere dell'aria fresca la mattina.
Si stropicciò gli occhi e tirò le tende, illuminando la sua stanza. Era in ordine, a parte il borsone con i vestiti da lavare dal weekend, con i vestiti in ordine nell'armadio, le mensole straripanti di medaglie, piccoli trofei e foto di lui e dei suoi compagni in divisa. C'erano un paio di quadri ai muri, poster delle sue band preferite, Aereosmith e ACDC, e la ricerca di storia abbandonata sulla scrivania.
L'aria all'esterno era umida, fredda e dall'odore pareva aver piovuto durante la notte. Il giardino era bagnato, Tequila era nella sua cuccia a dormire e l'auto di suo padre ancora parcheggiata nel vialetto d'ingresso. Aveva una splendida Alfa Romeo bianca, da quando Joe l'aveva graffiata sulla fiancata non lo faceva più guidare e, se gli andava bene, Natalie lo accompagnava in giro, dandogli delle dritte al volante.
Si vestì al volo e scese di sotto. Come ogni mattina trovò Natalie indaffarata fra il cercapersone e i suoi impegni di lavoro, suo padre gli tagliò la strada in un soffocato "buongiorno", con il naso pigiato su un libro di diritto civile.
Sophie era seduta nell'isoletta di legno in cucina, su uno degli sgabelli alti e le sue gambe corte penzolavano. Indossava l'uniforme della suola primaria, la maglietta con il fiocco rosso e una gonnellina blu scuro. Con la mano inforcava la forchetta nei cereali e nell'altra teneva una delle bacchette con cui Joseph suonava la batteria, scandendo il ritmo della musica dei cartoni animati in TV.
«Soph, diamine, ti ho detto un milione di volte di non prendere le mie cose. Queste sono delicate!» tuonò furioso, rubandole dalla mano il bastoncino di legno.
«Io ti do sempre le mie bambole.»
«Non le voglio le tue brutte bambole.»
«Voi due» li riprese Natalie con gli occhi gonfi, segno di una brutta nottata. Soffriva di insonnia e prendeva delle pillole per l'ansia. «Potete di prima mattina evitare di discutere? Soph, Joe ha ragione, smettila di prendere le sue cose e, Joe...»
«Lo so» fece eco stizzito, prendendo dal piatto nel bancone un toast e sedendosi di fianco alla sorella.
Prese il telecomando e cambiò canale sul telegiornale nel primo canale, uno dei primi a mandare in onda le notizie aggiornate del giorno prima. Sophie si lagnò, volendo finire le avventure di Lady Oscar e moriva dalla voglia di dirle che era la storia più scontata del mondo, del fatto che il re e la regina morissero dopo la Rivoluzione e che il popolo avrebbe vinto sui reali. Sophie però era entusiasta della sua nuova eroina e Natalie lo incendiava con lo sguardo ogni qualvolta accennasse ad una ghigliottina.
«Stavo guardando io! Sei davvero cattivo» piagnucolò lei, tirandogli un pugno sul braccio.
«Sentite qui!» esclamò Joseph, alzando il volume.
«La vincita delle nazionali scolastiche per il quinto anno di fila la aggiudica nuovamente la Royal Oxford Academy, stabilendo così un nuovo record per il torneo. La partita si è svolta nello stadio City Groud tra la R.O.A. e il Nottingham; entrambe le squadre si sono classificate nelle sedici tra le trentadue scuole partecipanti ed è stata vinta dai campioni per uno a zero» narrò il giornalista, leggendo i fogli tra le mani e, alle sue spalle, scorreva il riassunto veloce della partita, le azioni più importanti, come il goal di Nick o il passaggio del Nottingham in area di rigore. «Tom Blake rimane come istruttore invariato della squadra, conosciuto per aver allenato figure quali Hawke e Ryder, vincitore del Pallone d'oro.»
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Imperial wolver I
FantasyI LIBRO DELLA TRILOGIA - ARCADIA ARC Joseph McKingsley ha una vita perfetta, è l'affascinante portiere della più famosa squadra di calcio U-20 inglese, la Royal Oxford Academy, e ha davanti a sé un brillante futuro. Insieme ai suoi compagni di squad...