Beatrice

Capitolo 1

Sono le 7:20 esatte, e mio fratello inizia già a gridare di prima mattina, preoccupato per il suo primo giorno di scuola, ah, no, giusto, il nostro primo giorno di scuola.

-BEA!!!Alzati!!Non ci tengo a fare tardi per colpa tua,che impressione darò ai miei nuovi compagni?!-
-Darai l'impressione di un normalissimo ragazzo sedicenne!-
-Si, certo,come vuoi- rispose sbuffando

Io amo mio fratello, mi butterei sotto un auto per lui, ma giuro che se non la finisce lo butto io sotto l'auto.

Mi alzo controvoglia come tutti i santi giorni, e mi dirigo dritta all'armadio, dove decido cosa indossare questa mattina.
Non mi interessa per niente della prima impressione, quindi prendo i soliti Jeans e una maglietta di due taglie in più della mia, con su scritto una frase che mi rappresenta:

"sono fatta per il 99% di menefreghismo"

Mi vesto con una lentezza soprannaturale e mi dirigo verso il bagno, quando, prima che io possa fare qualsiasi altro movimento, mio fratello corre verso il bagno, chiude la porta a chiave e conclude il tutto con un :

-TROPPO LENTA MIA CARA!-
-il "mia cara" te lo ficco su per il.....
-Tesoro!
-Mamma!
-oh
-perchè quel "oh"?
-No, niente, è che ti potevi vestire più femminile per il tuo primo giorno,non trovi?-

-Che cos'ha che non va, è comodo!- esclamo scendendo le scale che portano al piano di sotto, mentre mia madre mi rincorre.

-Ci sono ragazze che si mettono la minigonna e tu vai così, in questo stato, io ti darei dodici anni non quindici, non ti noti nemmeno-
-non mi noto?!-
-si- rispose lei fissandomi attentamente
-bene!-

-Lasciala stare mà! Se la scaricatrice di porto vuole vestirsi così, che lo facesse, tanto non si notava lo stesso-
-MAMMA!!!-
-Ok, Dante, finiscila di fare il bambino , e tu, vatti a cambiare che non ci vai con il pigiama a scuola, soprattutto oggi, è chiaro?!-
-va bene- rispondiamo all'unisono io e Dante, che di Dante non ha proprio niente
Mia madre ritorna di sopra e poi riscende per andare a lavoro, apre la porta principale e fa per andarsene, quando...
-Mi raccomando, io ritornerò pomeriggio per prepararvi la cena, quindi non ci sarò per tutto il giorno. Ah, Dante, se mi chiamano il primo giorno perché hai saltato qualche lezione o cose del genere giuro che il tuo telefono lo vedrai con il binocolo, capito?-
-va bene Laura-dice mio fratello,riferendosi a mia madre
-per te, Dante,sono mamma.

*Certo che mio fratello se le va a cercare *

E mentre mia madre apre bocca per rimproverare mio fratello, io la interrompo,dicendo:
-Non devi andare a lavoro?-
Lei guarda me, poi l'orologio che porta al polso, e poi grida:
-ODDIO SONO IN RITARDO!-
Poi esce da casa in tutta fretta.
Guardo Dante, che è impegnato a vedere lo splendore che non c'è allo specchio, poi sale di sopra lasciandomi completamente da sola, che bello il silenzio.

Allora decido di fare colazione, successivamente lavo i denti, mi metto le mie Nike e mi avvio verso la porta, quando Dante mi grida:

-ASPETTA!Non ti cambi???-
-Si, certo, la speranza è l'ultima a morire mio caro- lo prendo in giro con il nomignolo che mi ha dato stamattina.

🐧🧊

Mentre aspetto il bus, penso a come potrei farmi degli amici, oppure non potrei farmeli, così sarò la ragazza misteriosa, oppure la ragazza sfigata, in entrambi i casi, non mi parlerà nessuno, quindi, magari, questo è il mio piano B....
Il suono di un clacson mi sveglia dai miei pensieri per farmi tornare alla realtà. Prendo le cuffie, il biglietto e il cellulare, porgo
il biglietto appena estratto dalla borsa al bigliettaio, che mi fa cenno di salire.
Oddio, mi stanno fissando tutti, PERCHÉ MI STANNO FISSANDO TUTTI?! NON HO NIENTE DI SPECIALE, SARÀ PER I CAPELLI ROSSI, SAPEVO CHE DOVEVO TINGERLI....ok, Beatrice, calmati, è una cosa normale, credo.
Mi faccio largo tra i posti, mi siedo, apro Spotify e mi metto le cuffie.
Per circa cinque minuti nessuno ha fiatato, ma ad un tratto, una ragazza dai capelli lunghi biondi e vestita con un top e una minigonna, inizia ad urlare come un'oca: