6 Capitolo

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Apro gli occhi attirata dalla luce solare, percepisco subito che questo non è il mio letto,e in un'attimo tutto il macigno di ricordi e consapevolezza mi viene addosso mozzandomi in respiro,devo alzarmi da questo letto o impazzirò!Devo organizzare la mia nuova vita,per prima cosa devo cercare un lavoro,una casa,e del cibo!

In questa catapecchia ho pagato solo il pernottamento senza pasti, perciò mi cambio,indosso un semplice jeans bianco con un body rosa e le converse bianche,e cerco un bar dove fare colazione,prendo il mio telefono e digito il numero dell'amico di Robert,dopo tre squilli mi risponde una voce profonda e rauca molto sensuale..Mi informa di avere due appartamenti arredati, e se ho capito bene non sono molto distanti dal locale di ieri sera,ci accordiamo per risentirci nel pomeriggio per l'immobile,stacco la chiamata e ripenso a quella voce,mi ha affascinato, chissà come sarà dal vivo..Abbandono questi pensieri scrivendo un messaggio a robert, per ringraziarlo del contatto che mi ha dato,e mi godo la colazione mentre mando varie candidature,ho deciso di mandarle a dei locali della zona,bar pub,tavole calde,compreso il locale dove sono andata ieri. Finito la colazione faccio un giro per trovare un supermarket e fare la spesa del pranzo e della cena,mangerò in camera,mi costerà meno e approfitterò per fare ricerche,mentre viaggio nelle corsie del negozio,mi arriva un messaggio da Ivan che mi conferma l'appuntamento alle 17,voglio vedere al più presto i due appartamenti,accetto e mi dirigo alla cassa con del pane per sandwich, prosciutto e formaggio, non avendo una cucina nella stanza d'albergo sono costretta a prendere cibo anche se preferisco cucinare.

Una volta arrivata in stanza dopo aver mangiato mi sono fatta una doccia e mi sto preparando cercando di fare al meglio con quei due stracci che ho..il risultato non è male ho indossato un Jeans skinny nero e un maglioncino beige, e scarponcini beige mascara e rossetto,mi spruzzo un po' di profumo e escoj.

Il luogo dell'incontro dista a due isolati da me quindi mi faccio una passeggiata anche per imparare ad orientarmi,non sono tanto distante da casa dei miei,ma non verrebbero mai a cercarmi qui,neanche io so perché sto cercando casa qui,la testa inizia a tornare a ieri sera,chissà mio padre..e soprattutto mia madre,magari è impasticcata di roba e non soffre,mio padre sarà nervoso perché non ha il controllo su di me,ma anche se tornassi non avrei il coraggio si affrontare la sua rabbia perciò,basta pensieri ormai è fatta! Sono appena arrivata sul luogo di incontro,ma non vedo nessuno,prendo il telefono guardo l'ora e sono in anticipo di 5 minuti, perciò aspetterò..

Ad un tratto sento schiarire una voce alle mie spalle, un profumo famigliare mi investe,ma dove l'ho già sentito? Mi giro e ciò che mi si para davanti e una creatura magnifica,alto largo di spalle con i capelli biondi scuro castano pettinati alla perfezione all'indietro, viso spigoloso e labbra morbide,ok Kendra riprenditi.

<Salve io sono Ivan Reed, ci siamo sentiti questa mattina> faccio un sorriso di circostanza e mi presento anche io <salve mi chiamo Kendra Moore piacere> allungo la mano e la stringe in una morsa calda neanche il tempo di capire che molla la presa come scottato,mi sembra una persona fredda, distaccata ma al contatto della sua mano calda mi viene un brivido,e incominciai ad immaginarmele addosso al mio corpo..Ma da quando faccio questi pensieri?! Rinsavisco e lo guardo con le sopracciglia corrugate,il suo gesto mi ha un po' infastidito, ma lo vedo procedere verso una direzione ignota inconsapevole della cosa,lo guardo senza muovermi,lui ferma un passo e mi dice <prego mi segua> cerco di farmi scivolare addosso il fastidio che prova ad essere qui e lo seguo verso il palazzo,appena lo vedo,penso di aver fatto una cazzata,come potrò permettermi di vivere in uno stabile del genere?! Per fortuna il signor Ivan era di spalle e non poteva notare la mia faccia che era diventata bianca come un lenzuolo.. continuai a camminare facendo finta di nulla,ad un certo punto Ivan si blocca davanti a una porta,digita un codice ed entriamo in questo appartamento pazzesco (vedi immagine a fine capitolo) arredato in maniera moderna sui toni chiari,un sogno! Mi guardo in torno e mi accorgo che ho gli occhi di Ivan puntati addosso, la domanda mi esce di getto <quanto costa l'affitto di questa casa?> Mi guarda con una faccia indecifrabile,pensava veramente che fossi Ricca? Si sta trattenendo dal rispondermi in maniera sgarbata,lo vedo..<l'appartamento visto che ha anche il terrazzo costa 3500 dollari al mese,mentre il prossimo appartamento sarà piccolo,adatto a una persona sola, il prezzo si aggira su i 1700 dollari al mese> la mia faccia penso sia cambiata di colore più volte durante il suo discorso,la cosa che mi rincuora è che 1700 dollari per ora li ho,ma se non avessi trovato un'occupazione avrei dovuto mollare tutto. <Direi di andare a vedere il prossimo appuntamento se non è un problema..> Ivan mi fa cenno con la mano di seguirlo e mi conduce ai piani più bassi del palazzo,arriviamo davanti a un'altra porta,Ivan si scosta per farmi passare e appena entro mi trovo una stanza luminosa con tutto ,cucina, letto, tavolo, TV,glavatrice tutto ridotto a una sola stanza..non sono abituata a questo tipo di abitazione,e per ora è tutto ciò che posso permettermi,perciò mi giro verso Ivan e gli chiedo<Per affittare questo appartamento è necessario avere per forza un contratto di lavoro in mano? > Ivan mi guarda stranito<fai sul serio? Come pagherai i prossimi affitti senza un lavoro?> Faccio un passo in dietro interdetta dalla rispostaa non mi lasciò demordere<ti ho posto questa domanda per attualmente non ho un lavoro e sto mandando candidature a un po' di locali della zona, attualmente posso pagarti subito la mensilità,ma se non trovo un'impiego al più presto, dovrò lasciare la casa,per ora ho del denaro da parte mi aiuterà nell'attesa di un lavoro stabile.> Ivan è incazzato e glielo si legge in faccia, sospira e mi guarda< proverò a parlare con il proprietario e vedrò cosa posso fare> mi aspettavo una sfuriata,ma non questo <grazie Ivan non so davvero come ringraziarti!>a mi blocca <Non le ho ancora confermato nulla.Le farò sapere signorina Moor> mi dà le spalle e si incammina verso l'uscita e io dietro,e se potessi mi prenderei a schiaffi da sola.. usciti dal palazzo si congeda velocemente e sparisce,mi sento stupida,

mi sono comportata da bambina e mi sono permessa di chiamarlo per nome come se fossimo in confidenza mentre da parte sua c'è sempre stato un muro dal primo sguardo che mi ha rivolto,non ho bisogno di persone così,se tutto va bene lo rivedrò solo per firmare il contratto e poi a mai più.

Con l'umore sotto ai piedi mi dirigo al motel, doccia sandwich e nanna.

Con l'umore sotto ai piedi mi dirigo al motel, doccia sandwich e nanna

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