1 Capitolo

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Mi presento sono Richy Rossi ho sei anni vivo con i miei genitori in Francia a Saint Paul de Vence.
I mie genitori sono sempre occupati e hanno poco tempo per me infatti da quando sono nato passo la maggior parte del tempo con la mia tata.
Non frequento la scuola pubblica ma ho diversi maestri che si occupano della mia educazione scolastica.
I miei unici amici sono i miei cani Dylan e Alaska, nel tempo libero passo molto tempo con loro a giocare nel grande giardino di famiglia.
I bambini che vedo in giro quando esco quelle poche volte con i miei genitori mi invidiano perché sono ricco, posso avere tutto ciò che voglio in un istante ma non sanno che nella vita i soldi non fanno la felicità.
Non mi manca nulla di materiale ma bensì l’amore, non posso dire che i miei genitori non mi vogliono bene ma vorrei passare più tempo con loro.
Oggi per me è una giornata come altre, la mattina mi sveglio sempre alle 6:00 in punto, devo fare una passeggiata fino alle 7:30 arrivato a casa un bagno caldo e vestito scendo verso il grande salone per fare colazione, l’unico momento della giornata dove incontro sempre i miei genitori… Dopo aver fatto colazione mi aspetta un lunga lezione di latino e greco, alle 10:00 lezione di inglese, alle 11:00 lezione di lingua russa, alle 12:00 ripasso della lingua francese.
Dalle 13:00 in poi si susseguono le altre materie scolastiche, ad esempio: “Matematica, Storia, Geografia ecc…”
I miei genitori sono molto severi per quanto riguarda la mia educazione, guadi se salto una sola lezione di qualsiasi  materia.
Un distacco da tutte le materie mi è concesso solo nel momento in cui non sto bene.
In questo momento sto scendendo le scale per la colazione e sento discutere i miei genitori.
So che non si deve fare ma dalle scale origlio.
Per i miei genitori è arrivato il momento di mandarmi in Canada per frequentare un prestigioso college per molto tempo.
Non sono sorpreso della loro scelta, per come sono fatti immaginavo già cosa avrebbero avuto in mente per il mio futuro e in non mi oppongo.
Non sarò solo mi permetteranno di avere Dylan e Alaska, nel college non accettano animali ma per me hanno fatto un eccezione.
Avrò una stanza tutta mia e non avrò la scocciatura di condividerla con altri, sinceramente non ho tutta quella voglia di avere amici della mia età almeno per il momento.
La mia permanenza in Canada sarà molto lunga perciò credo per molti anni, lo so che finirà così.
Non so neanche se vedrò i miei genitori o se li sentirò soltanto telefonicamente, in un certo senso non provo rancore e rabbia nei loro confronti perché in fondo far cambiare idea ai miei genitori quando di mettono una cosa in testa non è affatto facile.
Dunque durante la mia permanenza in Canada avrò tutto quello di tutto ciò di cui avrò bisogno e se vorrò potrò seguire anche le lezioni dalla mia stanza.
Partirò domani di mattina presto, hanno già fatto tutto e la mia tata di occupa della preparazione delle mie valigie a partire da adesso.
Terminano di parlare e scendo le scale facendo finta di niente, saluto i miei genitori come ho sempre fatto e mi accomodo a tavola ho una fame da lupi.
I miei genitori iniziano a parlare spiegandomi tutto ciò che in realtà so già.
Da domani per me inizierà una “nuova” avventura.

La volpe rossa e il bambino Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora