ɪ ʀɪɴɴᴇɢᴀᴛɪ, ᴘᴛ 1

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𝘊𝘦𝘯𝘵𝘳𝘢𝘭 𝘊𝘪𝘵𝘺, 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘤𝘩𝘦 𝘨𝘪𝘰𝘳𝘯𝘰 𝘥𝘰𝘱𝘰

Barry, Kara, Sophie, Wallace e Wally nei loro costumi erano davanti al museo di Central City, che era stato chiuso per gli ultimi tre mesi così che potesse essere modificato, e trasformato nel museo di Flash, prima dell'apertura una grande folla si era radunata lí davanti, tutti venuti per essere lí al primo giorno. La fila occupava oltre la piazza, fino alla fine della strada che portava al museo e dintorni, persone con addosso magliette, cappelli o capelli tagliati sui lati per fare la sagoma di un fulmine, vedendoli Barry sorrise, poggiandosi le mani sui fianchi, e quando il sindaco gli fece cenno salí sul piccolo palco portato lí per l'occasione, il velocista prese il microfono, venendo poi seguito dalla moglie, dalla figlia, da Wally e da Wallace

𝐅𝙻𝙰𝚂𝙷 🎤: si sente?

chiese dandoci due colpetti, e il rimbombo di quel piccolo colpetto si fece sentire

𝐅𝙻𝙰𝚂𝙷 🎤: credo si senta, perfetto, ciao a tutti!

disse felice, e venne salutato con un caloroso applaso dalla folla, lui sorrise, e aspettò che finissero per parlare

𝐅𝙻𝙰𝚂𝙷 🎤: grazie, grazie a tutti voi di essere qui nonostante il freddo di queste giornate. Undici anni fa la nostra città, le nostre vite, ogni cosa che conoscevamo è cambiata per sempre, ma abbiano camminato dritti in quella tempesta di cambiamento pronti ad affrontare ciò che ci fosse alla fine, ed è con gioia che posso dirvi che siamo arrivati fin qui, ed è grazie a voi se questo museo oggi esiste, grazie ai vostri voti e alle vostre richieste. Ci soffermiamo sempre a far notare quanto gli eroi siano in grado di far sentire bene e al sicuro le persone, ma vi siete mai chiesti se quello che le persone fanno fa stare bene gli eroi? Beh, se non ve lo siete chiesti, la risposta è sì. Vedere che siamo amati, apprezzati e rispettati per ciò che siamo ci fa stare bene, vedere che votate affinchè esista un museo dedicato a noi ci mettete il vostro impegno...non so come descriverlo, ma è una bellissima sensazione

disse, prendendo un momento di pausa per guardare la folla, e sorrise nuovamente nel vedere quanti erano

𝐅𝙻𝙰𝚂𝙷 🎤: ne abbiamo passate tante, ed è triste ricordare quante persone non siano più con noi oggi...quante vite innocenti sono state tolte in questi anni, non posso cambiare il passato, ma posso lottare per garantire a tutti quanti voi un futuro, e lo farò, continuerò a correre per tutti voi. Detto questo, prima che mi dilegui troppo

disse, e Wally fece vibrare la mano destra, tagliando il nastro rosso che bloccava l'entrata al museo

𝐅𝙻𝙰𝚂𝙷 🎤: il museo di Flash è ufficialmente aperto!

esclamò, e le successive ore le passarono lí dentro, tutti e cinque, facendo dei tour alle persone che venivano a visitare il museo, pieno di gadget, fumetti, repliche di costumi, ologrammi sofisticati creati da Cisco che mostravano alcune delle più grandi imprese della famiglia di Barry e Kara negli anni. Le varie stanze come quella dedicata alla famiglia in ordine cronologico, partendo da Jay con la sezione "Golden Age" fino a Wallace, ovviamente tutti i nomi erano rimasti segreti e c'erano i loro titoli da supereroi. La sala dei nemici con tutto ciò che serviva sapere su di loro. I cinque scattarono un sacco di foto e firmano un sacco di autografi, tra la folla c'era persino August Heart che venne come visitatore, pensò che era meglio far pensare che aveva perso i suoi poteri, avrebbe aiutato maggiormente a far riacquistare la fiducia in lui, e insieme a lui, in forma di visitatori arrivarono anche Avery e Jesse Quick, ma loro con i loro costumi. Sentendo il bisogno di prendere una pausa, il team andò verso una stanza a cui solo loro avevano accesso, Barry prese la mano di Kara e Sophie e le fece vibrare attraverso la parete, dove c'era una stanza segreta senza entrate, con una finestra all'angolo sinistro, lí si tolsero la maschera in sicurezza

Tʜᴇ Fʟᴀsʜ - sᴇᴀsᴏɴ 12Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora