Capitolo 1

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Oggi è lunedì e, come al solito, è una giornaata pesante nella mia università.. Dato che, come per tutti, è il primo giorno di scuola dopo il weekend ed è una cosa odiosa doversi alzare così presto per andare a fare una cosa che nemmeno ci piace.
Lunica cosa che mi spinge ad andare a scuola è il mio migliore amico, Lorenzo Ostuni, o, come da tutti conosciuto, Favij. Essi, proprio lui, è da ben 12 anni che lo conosco ed è sempre stato un ragazzo stupendo con me, tanto da diventare il mio migiore amico. Da due anni ormai lo siamo ed io e lui siamo molto felici di questa amicizia. Siamo molto simili e grazie a YouTube ci siamo avvicinati ancora di più, al tal punto di diventare migliori amici, ma ora non mi sembra il caso di raccontarvi della "Storia della nostra amicizia" voglio solo riuscire a trovare le forze per alzarmi dal letto, vestirmi e fare colazione.
La sveglia continua interrottamnete a suonare, dopo una decina di minuti a fissare il soffitto mi decido di spegnerla e di alzaarmi. Metto le mie ciabatte e rifaccio il letto, cosa strana dato che non lo faccio spesso, prendo i vestiti che avevo preparato la sera prima sulla mia sedia girevole e mi dirigo in bagno.
Mi faccio una doccia veloce. Dopo una quindicina di minuti ho finito, esco, mi asciugo e metto un asciugamano sui capelli per mettermi i vestiti, prendo i vestiti e me li infilo. La sera prrima avevo scelto dei jeans neri strappati, una canottiera bianca semplice, una felpa blu e, come a solito, la mia collana dei doni della morte che non tolgo mai.
Mi asciugo i miei lunghi capelli marroni e mi precipito giù da basso per fare colazione. Noto che sono perfettamnte in orario e mi complimento con me stessa dato che succede raramente.
Quando arrivon giù trovo mia mamma.
-"Ciao tesoro"-
-"Ciao mamma"-
-Eccoti la colazione, muoviti che tra un pò arriva Lorenzo"- Dice lei con fare scherzoso
-"Certo, non è un problema mangiare per me... E lo sai.."-
-"Io non mi spiego ancora come tun faccia ad essere così magra e mangi come un bufalo"-
-"Eee...I segreti del mestiere non si svelano"- Dico io ridendo e consegnandole la mia tazza, ormai vuota, e il piatto.
Ovviamente non c'è nessun trucco è solo una questione di costituzione..Credo.. Non lo so... Va bhe, io non me ne intendo.
Vado in soggiorno e mi metto le mie vans nere. Faccio in tempo a sedermi per allacciarmi le stringhe che sento suonare il citofono.
E' Lorenzo.
M i alzo e vado ad aprire.
-"Buoongiorno"- Mi saluta lui dandomi un bacio sulla guancia ed un abbraccio come tutte le mattine
-"Giorno"-Ricambio io
-"Andiamo?"- Chiede lui
-"Si, ma.. Guido io, tu sei una frana"- Gli faccio la smorfian sventolandogli le chiavi davanti alla faccia
-"Pff..Non è vero..E' solo che ho solo qualche problema ad accenderla, a cambiare le marcie e a farla funzionare"- Continua ridendo
-"Dai andiaamo va"- Dico io ridendo mentre apro la porta

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Arrivti a scuola io e Lorenzo ci dobbiamo dividere come sempre, dato che lui è un anno più grande di me, e, prima di andarsene ci fermiamo sulla panchina nel giardino della scuola a parlare un pò, dato che siamo arrivati presto.
-"Ti devo dire una cosa"- Dice lui
Io annuisco per fargli capire che può parlare.
-"Mi hanno chiamato per andare a fare un raduno di tre giorni a Roma e mi hanno detto che pagheranno tutto loro, mi hanno dato un posto in più, vuoi venire?"-
Sa che ci tengo tantissimo a andare Roma, è la mia città preferita in Italia e non ci andavo da una vita, per di più avrei riincontrato Matteo e Lorenzo, quanto mi mancano quei ragazzi.
-"Certo che venngo"- Gli dico io gettandomi tra le sue barraccia e ringraziandolo miliardi di volte
-"Felice"-
-"Me lo chiedi pure?! Rivedrò anche Matteo e Lorenzo che non vedo da una vita, sono troppo felice"-
-"Mi fa piacere, ma adesso dobbiamo entrare in classe, faresti il piacere di staccarti dal mio collo?!?"-Dice lui continuando a prendermi in giro
-"Smettila stupido"-
Ci alziamo ed andiamo nelle nostre classe.

La mia vita in un canaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora