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All'improvviso un rumore mi portò a girare la testa in direzione della porta che era rimasta socchiusa e lì capii che qualcuno aveva assistito a tutta la scena..

All'improvviso un rumore mi portò a girare la testa in direzione della porta che era rimasta socchiusa e lì capii che qualcuno aveva assistito a tutta la scena

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Spaventata salutai velocemente Hyunjin e uscimmo dalla sala, ma alla porte non trovammo nessuno.

Mi resi conto che l'ora di pranzo era finita da un po' e corsi subito nell'ufficio del mio capo per la riunione fissata quel giorno.

Bussai alla porta.
"A-avanti." venne pronunciato rovinosamente.

Quando entrai notai subito il mio CEO intento ad aggiustarsi la cravatta mentre dall'altra parte della scrivania si ricomponeva Karina.

Quanto odiavo quella gatta morta. Era sempre attorno al mio Minho, non che sia mio ma ero estremamente gelosa.

E per di più, chissà che cosa stavano facendo prima del mio arrivo.

La ragazza salutò timidamente e uscì dall'ufficio, non prima di avergli lanciato un'occhiataccia che avrebbe potuto ucciderla.

Non appena Karina uscì, Minho subito cominciò a parlare della riunione a cui avremmo dovuto partecipare ma con un tono molto serio e autorevole, non il solito dolce e gentile che aveva solo con me.

Ero sovrappensiero, ero triste di come si stesse rivolgendo a me non capendo se avessi fatto qualcosa e non mi resi conto di come lo stessi fissando.

Lui se ne accorse e ricambiò lo sguardo;
quegli occhi mi mandavano in confusione.

Cominciai ad agitarmi per l'imbarazzo e lui rise sotto i baffi. Gli lanciai un'occhiata fulminea e ritornammo a discutere sulla riunione.

I giorni passavano e Minho continuava ad essere freddo nei miei confronti e anche giù di morale, quindi decisi di rimandare tutte le sue riunioni e i suoi meeting per lasciargli un po' di tempo per riprendersi.

Nonostante sia il mio capo è pur sempre mio "amico" e cotta e ci tengo alla sua salute fisica e mentale.

Verso le 15:30 sento bussare alla
porta del mio ufficio violentemente.
Permetto di entrare ed entra proprio lui.
Minho:"Y/N SCUSA, SONO IN RITARDO, È GIÀ INIZIATA LA RIUNIONE?!" disse con il fiato corto per aver corso.
Io: "Tranquillo Minho, ho rimandato tutte le tue riunioni ai prossimi giorni, va anche a rilassarti." dissi con nonchalance.
Minho:"E perché?" chiese incredulo.
Io: "Ti ho visto molto giù di morale ultimamente, so quando si tratta di stress da lavoro e questo di certo non lo è."

Minho: "Oh, beh se la metti così allora direi che non posso perdere quest'occasione.." disse con un piccolo ghigno sul volto.
Lo guardai perplessa fino a che riprese parola.
Minho: "..che ne dici se uscissimo per pranzo a bere qualcosa?"

Il mio cuore stava facendo le capriole all'interno della mia cassa toracica, credevo di aver sentito male ma invece no. Minho mi aveva appena chiesto di uscire!!

Ovviamente non esultai molto poiché ero comunque sua dipendente e poteva semplicemente essere un'uscita lavorativa e non un appuntamento.

Accettai molto volentieri l'offerta e ci incamminammo verso l'uscita dell'enorme edificio per arrivare alla sua macchina.

ten years of ignoranceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora