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Accettai molto volentieri l'offerta e ci incamminammo verso l'uscita dell'enorme edificio per arrivare alla sua macchina.

Accettai molto volentieri l'offerta e ci incamminammo verso l'uscita dell'enorme edificio per arrivare alla sua macchina

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Una volta saliti in macchina, una bella Maserati nera come la notte, ci dirigemmo verso un piccolo caffè lì vicino.

Una volta entrati un ragazzo molto carino sulla ventina ci fece accomodare ad un tavolo vicino alla finestra che dava sulla strada principale della città.

Dopo qualche minuto il ragazzo tornò per le ordinazioni: io optai per un Bloody Mary mentre Minho un Moscow Mule.

Barista:"Ecco a voi i vostri ordini."
Io:"Grazie mille." risposi educatamente
Barista:"Ehm...io sono Jeongin, mi piacerebbe conoscerti, ti andrebbe se ci scambiassimo i numeri?" chiese il ragazzo timidamente.
Subito dopo quella parole Minho mi prese la mano che avevo appoggiato sul tavolo.
Minho:"Scusa caro, non vedi che è già impegnata?" disse con uno tono molto serio cercando di fargli notare anche la sua presenza, perché sembrava proprio non averlo visto.
Jeongin:"Ooh, mi dispiace molto. Buon proseguimento di serata." disse il piccoletto andando via come un piccolo cagnolino bastonato.
Minho faceva davvero paura quando era serio.

Allontanai velocemente la mia mano dalla sua per l'imbarazzo e cercai di non farci caso.

Cominciammo a bere e Minho sembrò totalmente diverso dagli ultimi giorni, adesso era di nuovo gentile e dolce come prima e poi quel tocco...che cosa gli sarà successo?

Sfacciata com'ero decisi di chiedere spiegazioni.
Io:"Allora, cosa è successo ultimamente?"
Minho: "Ma nulla in particolare, ero solo frustrato.." disse evitando il mio sguardo.
Io:"Per..?" continuai.
Minho: "Se non avessi intenzione di dirlo insisteresti lo stesso, vero?" sbuffò rassegnato.
Io:"Già!" dissi fiera.
Minho:"E va bene, allora.." disse per poi alzarsi dal suo posto e avvicinarsi a me.

Io:"M-Minho, che c-cosa stai facendo?" chiesi imbarazzata dalla troppa vicinanza del viola.
Minho: "Volevi sapere il motivo per il quale ero così abbattuto in questi giorni? Bene, ti accontento subito."

Neanche il tempo di poter ribattere che mi ritrovai le sue labbra a contatto con le mie. Inizialmente non ricambiai a causa della confusione ma dopo pochi attimi mi godetti quei minuti di dolcezza e passione che mi scombussolarono la mente e lo stomaco.

Quando Minho si stacco mi guardò con degli occhi pieni di desiderio, la faccia arrossata dall'alcol e le labbra gonfie per il bacio.
Una scena davvero appagante.

Probabilmente l'alcol mi aveva dato alla testa poiché senza pensare lo presi per il colletto della camicia e ricollegai le nostre labbra in un bacio più frenetico e confusionario.

Nel frattempo ci trovavamo entrambi in piedi affianco al tavolo e lui non perse l'occasione di posare le mani sui miei fianchi e stringerli forte mentre io gli stringevo con forza le spalle mentre i nostri respiri si univano sempre più.

Stavo benedicendo l'effetto dell'alcol perché mi avrebbe permesso di fare cose che da sobria non avrei neanche pensato di fare.

Dopo un'altra manciata di minuti ci staccammo per mancanza di fiato e il maggiore mi guardò negli occhi. Allora presi parola.
Io:"Ho già capito le tue intenzioni Lee Know~, va a pagare, ti aspetto in macchina" dissi per poi avviarmi verso l'uscita.

Minho mi fisso attonito. Amava quel soprannome e con quell'atmosfera lo esaltava ancora di più.

Arrivò in macchina, mise in moto e in meno di 15 minuti eravamo già fuori al cancello di villa Lee...

ten years of ignoranceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora