Giovanni, Bianca ed il ritorno

163 14 2
                                    

Ok, ora non sto a raccontare come sono stata per tutti questi mesi; ho solo pianto molto e se sto a raccontare tutto,  sembro patetica.
Sono stata così male fino alla fine di maggio, esattamente fino al 26, in cui mi scrive "Ciao"
Ed io" Ciao"
-"come stai?"
-"non lo so, tu?"
-" vado avanti. O almeno ci provo"
-"ok. In effetti anche io sto provando ad andare avanti, perché non è che io stia proprio bene."
-" Neanche io. Hai trovato qualcuno migliore di me?"
-"No, è impossibile. Tu?"
-"nemmeno io piccolina, non credo di poter trovare nessuna migliore di te, ma credimi, io non ho nulla di buono."
-"non è vero"
-"Si, è verissimo. Io sono più grande di te ed ho paura che io possa fare qualcosa di male, che potrebbe cambiarti."
-"Lo so, però non riesco a stare senza di te; ti penso sempre."
-"Anche io, ma piccola, già te l'ho spiegato."
-"Come vuoi."
-"Mi manchi."
-"Anche tu."
-" Senti, ti andrebbe di uscire sabato prossimo? Magari andiamo al centro insieme."
-"Certo! Poi mi dici l'ora e dove ci vediamo e ci organizziamo meglio nei prossimi giorni."
-"Perfetto!"
-"Senti, io accetto qualunque cosa pur di stare con te, solo che prima mi dici di essere troppo grande per me, poi vuoi incontrarmi."
-"Infatti io vorrei solo rivederti, perché mi manchi."
-"Va bene..."
Il giorno dopo mi scrive di nuovo dicendomi se mi voglio rimettere con lui, io naturalmente dico di si, però prima volevo incontrarlo. L'uscita non viene confermata, perché deve andare a lavorare con il padre, il quale ha un negozio, nascosto, in cui vengono vendute pozioni per vampiri; ne organizziamo un'altra, per il sabato successivo, ma di nuovo deve lavorare.
Allora io mi arrabbio, gli dico che non gli manco così tanto se non riesce ad avere un po' di tempo anche per me, lui si offende allora iniziamo a litigare e, di nuovo, ci lasciamo dopo due settimane che ci siamo iniziati a risentire.
In quei giorni non mi importava molto se ci eravamo lasciati, non so perché, solo che due settimane dopo scopro che si sente con una vampira, bionda e bassa. Canta in un gruppo rock, formato da lei e due suoi amici. Tutti si sono stupiti, perché Giovanni si è messo con "Bianca" e dopo essersi fidanzato con me, a tutti sembrava strano sia per come era di fisico sia di carattere. Non se lo aspettavano e neanche io, sinceramente.
Provavo a dimenticarlo, ma non ci riuscivo. Quando vado in vacanza, a Luglio, conosco un nuovo ragazzo. Ci piacciamo entrambi, però decidiamo di rimanere amici, perché poi io sarei tornata a Roma e saremo stati lontani. Cerco Giovanni ad agosto; mi mancava troppo. Ancora è fidanzato, abbiamo fatto pace, ma rilitighiamo, perché inizia a fare battute. Ad ottobre è il suo compleanno, il 19. L'altr'anno ha fatto 18 anni, così lo chiamo, gli faccio gli auguri, mi dice che è felice e mi ringrazia. Non ci sentiamo per settimane. Io nel frattempo l'ho "dimenticato" e mi sono fidanzata con un'altra persona, con la quale mi lascio il 30 novembre. La stessa sera gli arriva la voce ed inizia a preoccuparsi per me. Mi sembrava troppo strano, pensavo non ci tenesse più così a me, perché non è che mi ha cercato solo quella sera, ma quasi ogni giorno. Infatti, mia cugina e la mia migliore amica dicevano "Dai, forse si è lasciato e gli piaci ancora." Per me, però, non era così, infatti arrivata al 20 di Dicembre, ho pensato "Avremo fatto un anno oggi..."

Il mio ragazzo è un vampiroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora