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ci svegliammo alle 9.52 da un tonfo, era bill che era caduto dal letto, io e tom tornando in camera ridemmo per tutto il tempo.

-tom io devo farmi una doccia, poi domani ricomincia la scuola, piuttosto, tu hai abbandonato o vai ancora?- dissi.

-io vado ancora, ho saputo che verrai in classe mia e di bill, con te la scuola sarà più divertente- mi rispose.

gli sorrisi e felicissima andai a fare una doccia, mi spogliai e guardandomi allo specchio notai di avere alcuni succhiotti molto visibili.

appena finita la doccia chiamai mio padre, ma non ricevetti risposta, quindi chiamai jhon

-oi jhon fra poco ritorno a casa, papà che fine ha fatto?

-va bene sorellina, papà è ubriaco fradicio e sta dormendo davanti alla tv- mi rispose con aria triste.

-oh, okay, cambio maglia e arrivo..-

ero affranta ma decisi comunque di darmi forza.

-amore io torno a casa, ci vediamo o dopo o domani a scuola.- gli dissi dandogli un bacio sulla guancia.

-vuoi che ti accompagni?- mi chiese.

-tranquillo, torno da sola- dissi sorridendo.

lui mi baciò e tornai a casa.

tom's pov

non la vidi molto sicura sul tornare da sola, quindi presi la macchina e la seguì.

menomale che l'ho fatto, si era fermata su un gradino a piangere fumando la sua marlboro.

parcheggiai la macchina lì vicino e andai ad abbracciarla.

-amore che succede?- le chiedi.

-mio padre continua ad ubriacarsi, quando lo è diventa molesto e fa commenti sgradevoli sul mio fisico, sulle mie forme, gradirei se entrassi con me, scusa se non ti ho detto niente- mi disse.

a quelle parole mi si spezzò il cuore, l'abbracciai con tutte le mie forze e le diedi un dolce bacino sul naso e poi sulla fronte.

-entro con te, forza, andiamo- le dissi con il braccio sulla sua spalla.

fine tom's pov

t/n's pov

-ciao belisma, come stai? non hai le tette un po' troppo in fuori? non dico che non sono belle però..boh- mi disse mio padre con un italiano tutto suo.

io non ci feci caso, salì in camera mia e presi la valigia che avevo preparato il giorno prima, il viaggio sarebbe iniziato dopo la fine della scuola, ma decisi comunque di portare la mia valigia in casa kaulitz così da poter stare a mio agio nei prossimi giorni.

mio fratello salutò tom e mi chiese -perché hai la valigia?-

-estate prossima starò credo tutti i mesi da loro in tour, quindi dato che passerò tanto tempo a casa loro me la porto con me- risposi.

mio fratello era triste che mi stavo allontanando per stare con bill e tom, ma non gli diedi tanto peso.

tornammo sotto per andare in cucina e notai mio padre che russava con la televisione a tutto volume, quindi spensi la tv, presi una coperta non troppo calda e gliela misi, lo facevo da ormai un anno.

intanto tom mi fissava con occhi pieni di tristezza, ma allo stesso tempo accattivanti.

ritornai in cucina e mentre preparavo un panino tom mi abbracciava da dietro senza lasciarmi mai.

fin quando mi chiese: -amore... noi cosa siamo?-

rimasi un attimo scioccata dalla domanda, ci pensai per un po' e poi gli risposi -allora... io ti amo, è da tanto che volevo dirtelo ma avevo paura che la cosa non fosse reciproca, io voglio solo il bene sia per me che per te, vorrei passare il resto della mia vita con te, da quando sei apparso nella mia schifosa vita io sto meglio, penso pochissimo a mia madre perché in tutto quello che facciamo dimentico le cose orrende che mi sono capitate... quindi io ti vorrei chiede di diventare...-

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 30, 2023 ⏰

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