Capitolo 3

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Sono appena arrivata a casa,sempre se si puo definire cosi.

C'e' una piscina enorme,un giardino molto curato pieno di fiori,con precisione ci sono delle rose rosse ed alcune bianchi. Non andavo matta per i fiori,pero per le rose avevo un debole.

Vidi una donna,alta ,capelli lunghi,alzai lo sguardo e vidi lei. Lei è bella anche se caratterialmente faceva schifo. Ha dei occhi verdi che non ti permettevano di andare a vedere oltre. Di lei so poco,veramente molto poco,ma credo sia meglio cosi.

<< Finalmente !>> disse continuando a venire verso la mia direzione. << Non vedevo l'ora di rivederti,è passato cosi tanto tempo,ed Oh ! come sei cresciuta >>     avrei voluto dirgli che era troppo vicina a me che quelle sue mani viscide addosso non le volevo pero mi tratteni,anche perchè quel pizzico di speranza c'e' l'ho ancora.

<< Vieni di sopra cara cosi ti presento tuo fratello,sai gli abbiamo parlato molto di te >>
Buono a sapersi pensai

Io lui non lo conoscevo proprio anche perché ero venuta a conoscenza di ciò 30 minuti fa.

Mentre salivo le scale notai che un gatto nero mi stava guardando da un po'. Un sorriso mi spunto sul viso,beh,almeno so con chi parlare. Nathalie apri la porta ed entrai sempre con il mio sguardo serio. Ed ad essere sincera,sono rimasta incantata,il salotto era enorme ed era anche una casa a due piani,ringraziai Dio che dentro faceva fresco,poichè fuori fa molto caldo

<< Vieni cara, prima di farti conoscere Travis ti mostro la tua camera>>

Dopo aver fatto un'altro piano di scale ,vidi la mia camera. Aveva le pareti tutte colorate di rosa,mi stava venendo la nausea.

 Sembra una caramella alla fragola più che una camera.

Quando mi girai di spalle vidi lei chiudere la porta o meglio sbattere la porta ,poi si volto verso di me e mi punto il dito contro. << Sappi che qua dentro sono io a decidere cosa si fa e quando si fa>> mi stava sputando in faccia praticamente.

<< Ah! e mi farebbe molto piacere essere chiamata mamma da te >>

<< io,chiamare te mamma? Stai scherzando,spero>>

Se ne andò via rivolgendomi uno sguardo tenebroso,dopodichè chiusi la porta a chiave. Già non ce la facevo piu.  

Dalla nebbia al soleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora