Due occhi

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Di corsa raggiunge la finestra. Aveva sentito il rumore dei bagagli e delle valigie trasportate all'entrata della casa che presto sarebbe stata occupata. Una ragazza estroversa come Ashley, non poteva non precipitarsi a conoscere i nuovi vicini. Pettinò i capelli, infilò le scarpe e raggiunse i suoi genitori, già pronti ad accogliere la famiglia. Un uomo abbastanza alto scese dall'auto che aveva parcheggiato nel garage appena ristrutturato in occasione del loro atteso arrivo. Era tutto come Ashley si aspettava. Il vento primaverile smuoveva le foglie dall'albero e i suoi lunghi capelli biondi. Solo ad un tratto, il suo sguardo si incrociò con quello di Harvey, un ragazzo dagli occhi marroni, alto e apparentemente presuntuoso. Avvicinandosi, allungò la mano.
"Tu devi essere Ashley?"
"Si, sono io..."
Ashley era nell'imbarazzo più totale. Rimase estasiata da quello sguardo, ma percepiva a pelle che non avrebbe apprezzato i suoi comportamenti.
"Quanti anni hai? Dodici per caso?"
"Ne ho diciotto"
"Con questa faccia da bambina non l'avrei mai detto"
Le sue risposte erano gelide, sembrava fossero di ghiaccio. Mentre provava ad inquadrare Harvey...
"Vedo che avete già fatto conoscenza"
"Già, in realtà noi siamo amici di vecchia, vecchia data, non è così amico mio?"
-"COSA?" esclamarono contemporaneamente Harvey e Ashley sorpresi da questa notizia.
In realtà il signor Rail, padre di Harvey e il signor Chase, padre di Ashley erano compagni di liceo e furono compagni di università. Gli occhi dei due ragazzi si spalancarono. Non credevano neppure loro a ciò che avevano sentito.
Probabilmente avranno visto l'uno il padre dell'altro su delle foto ricordo sbiadite nella soffitta. Infatti, era proprio quello il luogo preferito di Ashley. Amava trascorrere del tempo lì. Spesso vi si recava per scrivere sul suo diario, studiare o semplicemente per ascoltare la musica.
"Potresti mostrarmi la mia camera?"
"Volentieri".
Harvey era il classico ragazzo tutto fumo e niente arrosto.
O meno, quella era la parvenza che dava. Agli occhi di Ashley sembrava un ragazzo in cerca di uno spazio dove poter brillare di luce propria.
"Questa è la tua camera"
"No, no, nonono, mi stai dicendo che la mia camera si affaccia alla tua?"
"C'è qualche problema?"
"Figoo, così potrò sfotterti anche dalla finestra".
Dopo un'ora, il suo livello di sopportazione era già brutalmente calato.
Il signor Rail bussa alla porta e la conversazione viene quindi interrotta.
"Cosa ne pensate se questa sera ceniamo insieme? Tutti quanti, come una gran bella famiglia"
"Per me non ci sono problemi" Esclamò Harvey.
"Nemmeno per me". Disse Ashley guardando intimorita Harvey.
Sistemarono gli zaini, riposero i vesiti nell'armadio e appesero le ultime foto al muro. La cena era servita.
Seduti uno di fronte all'altro...Ashley e Harvey si lanciarono sguardi per tutta la serata, come se si conoscessero da una vita. Vi erano sorrisi e volti contenti. Ashley non credeva di incontrare Harvey e Harvey non credeva di incontrare Ashley. Tutto fu casuale, ma leggendo dentro i loro occhi capirono che avevano bisogno l'un dell'altro...

La ragazza della finestra.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora