Parte 2 - E dal punto di vista di Clarissa?

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Clarissa's pov: 

Stamattina ho deciso di andare a lavoro con mio padre dato che non sarei dovuta andare a scuola e sinceramente non mi va di restare a casa da sola ad annoiarmi.

Faccio colazione di fretta e furia dato che sono in ritardo, come al solito, e non mi va di sentirmi papà nelle orecchie; mi lavo e mi vesto in cinque minuti e subito siamo già in macchina. Diretti allo studio dei Tokio Hotel, la band che sta spopolando di più in Germania in questi ultimi tempi. 

Io non ne vado pazza, al massimo conosco una canzone, ed è strano dato che mio padre è il loro manager, però è così, sono sempre stata un pò stravagante e diversa da tutti gli altri e mi piace essere cosi. Però conosco i ragazzi della band, o almeno li conosco per sentito dire, ci sono i gemelli: Bill e Tom, che sono anche i più acclamati dalla folla (specialmente dalle galline) e poi ci sono Gustav e Georg. Credo siano dei bravi ragazzi e sono certa del fatto che sanno come divertirsi, in tutti i sensi... 

Quello che mi incuriosisce maggiormente è Tom, ma non perché mi interessi, non sono una di quelle oche giulive che gli vanno dietro, ma perché voglio capire il motivo per cui ha tutta questa fama con le ragazze, ci sa fare così tanto? Capisco che sia bello, anzi.. è davvero bello, ma non è questo il punto. 

Quello che voglio capire è: davvero è uno stronzo senza sentimenti che pensa solo a scopare e al divertimento come tutti dicono, o infondo anche lui ha dei sentimenti? 

Comunque sia, una volta arrivati allo studio decido di mettermi in disparte a disegnare un pò; il disegno è sempre stata la mia passione e mi aiuta a non pensare alle cose negative, soprattutto da quando la mia mamma è venuta a mancare.

 Proprio mentre penso che questi ragazzi siano più ritardatari di me, eccoli entrare. 

Alzo lo sguardo e vedo già due occhi che mi si erano puntati addosso, chi poteva mai essere? Ovviamente Tom, chi altro sennò. Quindi decido di tornare a disegnare e proprio mentre stavo per posare la punta della matita sul foglio e ricominciare a disegnare, sento la voce di mio padre che mi chiama.

Una volta raggiunto decide di presentarmi ai ragazzi, che io saluto con un semplice "ciao" molto tranquillamente. Dopodichè loro vanno a lavorare e io torno nel mio mondo. 


Erano già le quattro, wow non mi ero proprio accorta dell'orario, avevo anche saltato il pranzo, ma tra il disegno e la musica non ci avevo proprio pensato. 

Una volta fuori dallo studio vengo fermata dai quattro ragazzi che mi chiedono di andare con loro dal cinese, io ovviamente accetto, non li conoscevo ma mi sarebbe piaciuto farlo, quindi vado volentieri. 

Una volta al ristorante cominciamo a parlare, io faccio domande a loro e loro fanno domande a me, e ok.. me li aspettavo diversi, del tipo strafottenti ma invece sono davvero simpatici e il tempo con loro è volato subito.Mi sono ricreduta molto su di loro. Bill, per esempio, è molto estroverso e mi piace parlare con lui, è davvero simpatico e disponibile, al contrario del fratello gemello che ha detto due parole al massimo e per il resto era intento a fissarmi, cosa che mi ha particolarmente infastidita ma che non voglio far vedere. Ho notato anche che si è seduto accanto a me, e inoltre per fargli capire che mi ero accorta del fatto che mi stesse fissando da tutto il tempo gli ho fatto un sorrisetto, giusto per stuzzicarlo. Ma ciò non toglie che sia un vero puttaniere e che il suo modo di comportarsi mi ha incuriosita abbastanza, chissà cosa gli girava in quella testa. 

Comunque una volta finito andiamo in macchina e i ragazzi mi accompagnano davanti casa dove sulla soglia troviamo mio padre che raggiungo immediatamente dopo aver salutato la band e che con un gesto della mano saluta i ragazzi fuori dal vialetto. 

Una volta a casa vado a farmi una bella doccia e a mettermi comoda, poi scendo in salotto da papà per vedere un film insieme, e verso le dieci, una volta finito il film, papà mi fissa incuriosito, alche io gli chiedo ridendo: "Che cos'è quello sguardo papà?"

Luke: "Ma niente, volevo sapere com'è andata la serata con quegli scalmanati"

Clarissa: "Papà innanzi tutto era un pomeriggio e non una serata, comunque è andata molto bene, mi stanno simpatici anche se Tom non ha parlato quasi mai, ma il resto dei ragazzi sono bravi, abbiamo anche deciso di uscire assieme qualche volta, così gli presento anche le mie amiche"

Luke: "E come sei precisina, sii un pomeriggio non una serata scusami... comunque menomale dai, sono contento che vi siate conosciuti. Però si Tom è diverso dagli altri, io conosco questi ragazzi come conosco le mie tasche, e se ti dico che sono tutti e quattro magnifici e hanno un cuore d'oro, compreso Tom, devi credermi. Anche se ha il vizio delle donne e altri vizietti non tanto carini ma penso che tu lo sappia già, perciò mi raccomando, allerta." dice papà scherzando su quest'ultima frase. 

Dopo poco vado in camera e resto un pò lì a disegnare per poi addormentarmi. Nel frattempo mi chiedevo quando li avrei rivisti e continuavo a pensare perché Tom era così misterioso. 

Ma avrò tempo per scoprirlo, spero... 


-Buonaseraaaa, eccovi il secondo capitolo. Spero vi sia piaciuto e che non annoi, in caso mettete una stellina e se volete commentate fatemi sapere cosa ne pensate. 

Mi scuso per eventuali errori e niente, un bacio ragazzi, ci vediamo al prossimo capitolo. 


𝙒𝙝𝙖𝙩 𝙞𝙨 𝙡𝙤𝙫𝙚? -Tom KaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora