Piccola premessa, faccio riferimento ai film perché i libri non me li ricordo.
Uccidimi Tommy uccidimi quelle parole continuavano a trapanargli il cervello. Le continuava a sentire sempre più forti nella sua testa, mischiandosi alle altre fastidiose voci che lo torturavano da quando aveva contratto il virus.
Aprì gli occhi. Le voci cessarono. La sua mente era sgombra. Si guardò le braccia, le vene erano tornate al loro posto, il sangue era tornato di un colore normale, il viso era di nuovo il suo. Provò improvvisamente una pura gioia seguita poi da una fitta di senso di colpa e vergogna. Fece due respiri profondi prima di convincersi a rialzarsi. Non poteva più farci niente. Ora era lì e avrebbe dovuto accettare l'idea velocemente se non aveva intenzione di passare l'eternità a piangersi addosso. Sapeva però che avrebbe passato il resto della sua esistenza con impresso nella mente lo sguardo di Thomas mentre premeva il grilletto.<<tutto bene?>> Una ragazza bionda lo guardava. I cappelli corti le solleticavano la fronte, non sorrideva ma il suo sguardo era rassicurante.
<<si>> si avvicinò di più incerto <<sono Newt>> lei accennò ad un sorriso che però non si sviluppò del tutto.
<<Tris>> fece lei e Newt le sorrise.
<<da quanto tempo sei qui?>>
<<bella domanda. Il tempo qui è diverso, non so spiegarlo, a volte sembra non passare mai altre non ti accorgi dei secondi che corrono. Da poco credo comunque>> Newt non sapeva cosa dire, era quello che voleva, stava meglio, ma cosa ne era di quelli rimasti in vita? Il solo pensiero di aver ferito Thomas lo uccideva (per quanto si possa uccidere un morto) avrebbe preferito continuare a vivere nella sofferenza che costringerlo ad ucciderlo eppure aveva ceduto e gliel'aveva chiesto. Era stato così egoista da macchiare l'amico con quella richiesta. Il suo Thomas, il suo purissimo Thomas, non riusciva a sopportare l'idea che fosse toccato proprio a lui ucciderlo.
<<hai lasciato qualche conto in sospeso là sotto? Quelle sui fantasmi sono tutte cavolate, a nessuno frega niente se non hai avuto il tempo di risolvere i tuoi problemi.>> Newt si immaginò da fantasma, costretto sulla terra per sempre senza poter interagire. Non l'avrebbe sopportato.
<<meglio così, non avrei sopportato vedere il risultato dei miei casini>>
<<Cosa hai fatto di tanto grave?>> chiese la ragazza. Newt sentì le lacrime accumularsi sulla superficie degli occhi, se solo avesse sbattuto le palpebre sarebbero cadute, ma non poteva permetterlo.
<<ho...ho chiesto al mio migliore amico di uccidermi. C'era un virus mortale, dove vengo io, ti cambiava completamente, facendoti perdere la ragione e portandoti ad attaccare anche i tuoi più cari amici. Non ero più io. Era come se giorno dopo giorno perdessi il controllo di me stesso. Io...l'avrei ucciso...avrei ucciso la persona alla quale tengo di più al mondo così ho ripreso le redini e l'ho...l'ho implorato di uccidermi>> spiegò cercando di mantenere regolare il respiro.
<<mio dio>> fece lei, l'espressione che aveva in volto era indecifrabile, un misto di disgusto e amarezza che spaventarono il ragazzo. Le era sucesso qualcosa, pensò all'istante, qualcosa di altrettanto brutto, il mondo era stato crudele anche con lei, glielo leggeva negli occhi.
<<e tu?>>
<<Ho creduto troppo in me stessa. Serviva qualcuno che si sacrificasse e non potevo permettere che toccasse a mio fratello. Pensavo di potercela fare. Lo credevo davvero sai. Mi sono sopravvalutata ma non me ne pento>> Newt la guardò con ammirazione e il primo pensiero che ebbe fu che assomigliava a Thomas, lui avrebbe fatto la stessa cosa, lui si sarebbe sacrificato per chiunque, era un aspetto di lui che lo terrorizzava. Aveva sempre la costante paura di perderlo, di perderlo per qualcosa di impulsivo e stupido.
<<certo molto più eroico>> disse Newt affranto.
<<Se fossi così coraggiosa avrei avuto le palle di guardare di sotto, di vedere cosa è sucesso dopo che me n'è sono andata. Si può, ma non credo che lo farò mai.>>
<<vuoi parlarmi di lui?>> chiese lui gentilmente, lei sorrise.
<<litighiamo...litigavamo spesso. È stato il primo che ho amato. Una delle persone migliori che si possano incontrare, al contratrario di me. E tu? Vuoi parlarmi di lui?>> Newt sorrise, questa ragazza, poteva essere sincero con lei, aveva già perso tutto, niente poteva distruggerlo più di quanto lo fosse già però poteva ricordare, ricordare ciò che lo teneva insieme, chi lo teneva insieme.
<<La prima volta che lo vidi era solo un ragazzino spaventato che non sapeva cosa gli stesse succedendo, vivevamo dentro ad un esperimento del governo, un'enorme prateria circondata da un labirinto pieno di mostri. Ci testavano perchè la nostra generazione era la sola che soppraviveva al virus, bhe non proprio tutti. Non ricordavano niente di quello che eravamo prima e ci eravamo rassegnati a vivere lì per sempre. Ma Thomas no. Lui è arrivato e ha sconvolto tutto. Era così...non so spiegartelo...coinvolgente. L'avrei seguito ovunque. Avrei fatto qualsiasi cosa mi avesse chiesto e questo mi spaventava perché avevo sempre seguito la ragione. Quando c'era lui la ragione andava a farsi fottere L'ho seguito dentro al labirinto e ci ha fatti uscire. E ci ha liberati ancora quando il governo ci teneva prigionieri. È la persona più tenace e testarda che abbia mai conosciuto.>> sorrise poi si morse le labbra e continuò <<Non provava quello che provavo io. Ma credo mi bastasse anche solo averlo vicino. Mi bastava anche solo guardarlo da lontano, respirare la sua stessa aria, fargli da spalla. Sono patetico.>>
<<Solo un po'>>
<<Hey!>> rise lui.
<<Sai, la mia storia è simile, anche noi eravamo un esperimento, un'intera città divisa in base a tratti dominanti del carattere dovuti a delle mutazioni genetiche che in passato avevano portato ad una guerra devastante...>>Chiaccherarono per ore, della vita di lei, della vita di lui, rivivendole entrambe, scordandosi di essere morti.
<<Newt, c'è una tipa che ti fissa>> lui si voltò lentamente e si ritrovò faccia a faccia con Teresa.
<<No! tu non dovresti essere quì! Lui ha bisogno di te!>> strillò lui alzandosi e correndole incontro.
<<mi dispiace Newt, è tutta colpa mia, è tutta colpa mia, sono stata una stupida...>>
<<No! Non venire a lagnarti da me ora! Hai fatto quello che hai fatto perchè credevi fosse la cosa giusta da fare, certo che sei stata stupida, certo che ti sbagliavi, almeno questo l'hai capito. Thomas sapeva che avresti capito, era l'unico che credeva ancora in te e tu...tu.>> si mise le mani nei capelli <<Non ha più nessuno. Tu dovevi...>>
<<Non volevo certo morire e sono sicura che non lo volevi neanche tu ma è così che è andata. Lui è forte e ha tutti gli altri.>>
<<Parli come se lo conoscessi! come se non ci avessi tradito per complottare con quelli che ci hanno usato come cavie da laboratorio!>>
<<Io lo conosco! Lo conosco da tutta la vita lo sai che è così, noi ci apparteniamo>>
<<Conoscerai pure il Thomas che lavorava con te ma non conosci questo Thomas, è più sicuro, più determinato ma anche più altruista è sensibile. Non hai visto com'era quando pensava di averti ritrovata e posso solo immaginare come sia ora che ti ha perso>> Tersa si sedette accanto lui, Tris decise di andarsene.
<<Mi dai troppa importanza. Il suo mondo non gira intorno a me, anche se mi piace crederlo. Starà meglio senza di me. Gli facevo solo male, cazzo quanto mi costa ametterlo. Lo amo così tanto. Newt mi dispiace davvero, per tutto.>> gli brillarono gli occhi. << ma non ha più importanza. Lui starà bene, altri si occuperanno di lui, non è così?>> Newt sorrise.
<<il giorno in cui Thmas si lascerà aiutare i pianeti si allinieranno>>Non divenne amico di Teresa. Parlavano raramente, Newt si era messo in testa un compito, avrebbe aiutato quanti più possibili ad andare avanti. Questo sarebbe stato il suo compito e magari un giorno sarebbe riuscito ad andare avanti anche lui. Un giorno magari sarebbe riuscito a guardare di sotto e vederlo felice. Un giorno, molto lontano magari si sarebbero anche rivisti e Newt gli avrebbe confessato il suo amore o forse no, forse lo avrebbe solo guardato e i suoi occhi avrebbero parlato per lui.
N.A.
-halfalive era in bozza da una vita, l'ho rispolverata, anzi più che rispolverata l'ho proprio lavata con i secchi di lacrime che ho riempito. Sei mesi d'attesa ma eccoci qui.
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my fictional heaven
Nouvellessiete tristi per la morte di un personaggio? Bhe, probabilmente dopo lo sarete ancora di più. Mi rifiuto di credere che la morte sia la fine per ogni personaggio che ho amato. Qua riposano tutti i personaggi che ci hanno spezzato il cuore con la lor...