Subito dopo aver urlato un bestemmione, presi la macchina ed incominciai ad inseguirli. Potevo fermarli da subito, ma volevo capire dove fossero diretti per eliminare il problema alla radice. Una volta arrivati, fui sia sorpreso che no.. Indovinate dove lo mandarono.
Io: Ma questa è l'agenzia di Jerry..
Esattamente, era la nuova agenzia in cui ero stato ammesso, bah. Comunque, mentre uno di loro era distratto, io stesi l'altro e mi travestii per stare accanto ad Arion e non farmi riconoscere.
Jerry: Ehy, prendi il ragazzo.
Io: Si.
Il poveretto (Arion) era svenuto, così lo portai in braccio. Mentre camminavamo, ero sempre più incuriosito dalla cosa, così provai a chiedere informazioni al nano.
Io: Emh.. Sembrerà imbarazzante, ma non ho capito che cosa dobbiamo fare col ragazzo, potresti ricordarmelo?
Jerry: Ti ricordo che non ci hanno dato i dettagli, ci hanno solo detto di portarlo a Darrel, il nostro superiore.
Io: Ah si, giusto.. Darrel. Non è che te Jerry Scotti?
Nano a caso: Cos-? No! Può essere..? Nah.
Io: Ok, se lo dici tu.
Dopo un po', arrivammo nella stanza del capo, Darrel. Lui era quello che mi aveva fatto unire a quest'agenzia dopo avermi salvato dall'aereo che precipitava.
Darrel: Oh, finalmente siete arrivati, i genitori vi hanno dato problemi?
Jerry: Nah, e anche poi c'era solo suo zio a quanto pare.
Io nel frattempo utilizzai il modificatore vocale per non farmi riconoscere.
Io: Aveva notato i ladri dietro e infatti li ha stesi, ma poi noi lo abbiamo preso mentre che era distratto.
Darrel: Eccellente.. Suo zio dovrebbe essere Jhon se non sbaglio.
Jerry: Non è quello che aveva assunto qualche giorno fa?
Darrel: Si ma.. Credo che gli lascerò un messaggino per fargli capire che d'ora in poi dovrà guardarsi sempre le spalle. Ha fatto male a fidarsi, di nuovo, di un agente, lo credevo più sveglio.
In quel momento mi guardò dritto negli occhi e gli altri iniziarono a girarsi verso di me. Capii che mi avevano riconosciuto, così incrociai le braccia ed attivai i guanti ad onda d'urto per respingere tutti gli agenti ai miei lati. Nel frattempo, quelli alle mie spalle si lanciarono all'attacco e io li respinsi con una testata all'indietro. Il combattimento durò per 4 minuti all'incirca, nel mentre cercavo di tenere Arion al sicuro. Appena stesi tutte le guardie, Darrel incominciò ad applaudirmi, le luci si accesero e dal tetto scesero coriandoli, stelle filanti e palloncini, con tanto di trombetta in sottofondo.
Io: E questo cosa significa?
Darrel: Che era tutta una prova! Non vi avremmo mai fatto niente, ma comunque ci avresti tranquillamente fermato come hai appena fatto.
Io: Oh..
Dissi guardando tutti gli agenti a terra intorno a me.
Io: PERCHÉ MI AVETE MESSO ALLA PROVA ALL'IMPROVVISO!? TI AVREI POTUTO AMMAZZARE!
Darrel: Calmati, era solo per capire se meritavi realmente il ruolo che ti ho dato, e si vede che te lo meriti.
Io: Oh.. Ok, ma non potevo essere avvisato?
Darrel: Non avresti dato il massimo se avessi saputo che fosse stato tutto programmato.
Io: Giusto, astuto Darrel, astuto.
Darrel: Bene, ora torna pure a casa.
Io: Si signore.. Spero di non riavere sorprese del genere in futuro.
Darrel: Non sperarci.
E così, tornai a casa con Arion.
Io: Naturalmente non diremmo nulla ai tuoi genitori, giusto?
Arion: Giusto!
Io: Scusami per l'accaduto, nemmeno io ne sapevo nulla..
Arion: Tranquillo zio, l'importante è che siamo ancora vivi ed in salute.
Io: Parole sagge amico mio, parole sagge.
Adesso, non ci rimaneva altro che aspettare Rosa e Paolo.
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JHOJ il babysitter
RandomIn questa storia, parlerò principalmente delle mie avventure da babysitter con Arion, il figlio dei miei amici: Rosa e Paolo.